Presto un libro e un doc sull'ultimo periodo dei Beatles

Ci sono band di cui probabilmente non si smetterà mai di parlare. Tra queste, i Beatles occupano senza dubbio un posto di primo piano, non solo grazie alla loro musica rivoluzionaria, ma anche alle tormentate vicende di amore e odio fra i membri del gruppo. Un nuovo volume, presto in uscita, si sofferma sulle ultime fasi della formazione, promettendo di rivelare dettagli inediti sul periodo di attività conclusivo dei Fab Four.<h2>IL “RITORNO” DEI BEATLES</h2>Stiamo parlando di The Beatles: Get Back, il primo libro ufficiale dedicato alla band nell'arco dell'ultimo ventennio. Pubblicato dalla Apple Corps – la storica azienda fondata nel gennaio del 1968 da Paul McCartney e soci –, il volume si sofferma sulle vicende legate a Let It Be, l’ultimo album della band, pubblicato nel 1970. Prodotto da George Martin e Phil Spector, e ritenuto ancora oggi uno dei dischi più riusciti della musica moderna, il lavoro simboleggia le crescenti tensioni fra i membri della band. Le stesse che ne avrebbero decretato lo scioglimento qualche mese dopo la pubblicazione.In uscita nell'agosto 2021 – e accompagnato dall'omonimo documentario di Peter Jackson –, il volume riunisce decine e decine di immagini inedite, come quelle scattate da Linda McCartney e Ethan A. Russell. Ma a rendere preziosa l'uscita editoriale sono soprattutto i commenti e le dichiarazioni – mai pubblicati prima – dei componenti del gruppo. Si tratta di oltre 120 ore di conversazioni “catturate” e trascritte dallo stesso Jackson, e che nascondono le tensioni e i malumori di quel periodo. L'introduzione al volume, infine, è curata da Hanif Kureishi, mentre una sezione consistente del libro è dedicata al famoso concerto sul tetto degli Apple Studios, ultima esibizione pubblica della band di Liverpool.

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Dal Louvre al cinema: in arrivo il docu-film sulla mostra di Leonardo da Vinci

È un documentario speciale a riaprire, dopo il lockdown, la stagione della Grande Arte al Cinema, l'originale ed esclusivo progetto di Nexo Digital: solo nelle giornate del 21, 22 e 23 settembre, nelle sale cinematografiche italiane sarà infatti possibile assistere a Una notte al Louvre: Leonardo da Vinci. Diretto da Pierre-Hubert Martin e appositamente girato per il cinema, con camere 5K, il docu-film fa rivivere sul grande schermo la mostra dei record che il prestigioso museo parigino ha dedicato a Leonardo nel cinquecentenario della scomparsa.Dopo aver raccolto oltre un milione di visitatori, la retrospettiva senza precedenti curata da Vincent Delieuvin e Louis Frank sarà ora raccontata a un pubblico ancora più vasto e in tutto il mondo: Una notte al Louvre: Leonardo da Vinci verrà infatti proiettato nei cinema di oltre 60 paesi, con traduzioni in 30 lingue. Girata nell'arco di quattro notti di riprese, con un'equipe formata da 30 tecnici, l'opera condurrà gli spettatori nel cuore della produzione artistica del geniale Leonardo, invitandoli a prendere parte a eccezionale tour notturno nelle sale della mostra. Un evento reso ancor più straordinario anche dal fatto che mai prima d'ora il Museo del Louvre era stato al centro di un film documentario destinato alle sale cinematografiche.<h2>LEONARDO AL CINEMA</h2>Ad accompagnare gli spettatori saranno propri i curatori della mostra, tra i massimi esperti di Leonardo da Vinci a livello globale. Nel progetto espositivo, oltre a esaminare il lavoro di Leonardo nella sua totalità, hanno scelto di soffermarsi sul ruolo della pittura o, come lo stesso artista l'aveva definita, della "scienza della pittura". Con loro l'attrice Coraly Zahonero, membro della Comédie-Française, cui è stata affidata l'intera narrazione, basata su testi di Catherine Sauvat e Pierre-Hubert Martin, supervisionati dal team curatoriale. Prodotto da Pathé Live, in associazione con il Museo del Louvre e Bel Air Media, il film si propone anche come opera per gli studenti: gli insegnanti potranno organizzare speciali matinée di proiezioni nei cinema più vicini e, su richiesta, avranno a disposizione in forma gratuita il kit didattico realizzato dal Museo del Louvre."Questa mostra è stata un successo e molte persone non hanno avuto la possibilità di godersela di persona. La proiezione cinematografica amplierà il lavoro straordinario e affascinante realizzato dai curatori della mostra nonché il suo impatto sul grande pubblico di tutto il mondo", ha dichiarato Thierry Fontaine, Presidente di Pathé Live. A fargli eco Jean-Luc Martinez, Presidente e Direttore del Louvre, sottolineando come alla chiusura della mostra, alla fine di febbraio 2020, "tutti abbiamo provato un pizzico di emozione. (...) La missione principale dei musei è di incoraggiare gli incontri dal vivo con le opere, ma nostro compito è anche quello di preparare e prolungare le visite, incoraggiare le persone ad approfondire le loro conoscenze e imparare a guardare l'arte. Questo film lo rende possibile."

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