Mantova si veste di luce con la Biennale Light Art

Tutto pronto, a Mantova, per la nuova edizione della Biennale Light Art, la rassegna che, dal 26 settembre al 31 dicembre, illuminerà due fra gli edifici più iconici della città lombarda, la Casa di Andrea Mantegna e il Tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti, figure chiave della storia culturale italiana fra il Quattrocento e il Cinquecento.La kermesse si ispira quest'anno al tema dell'Elogio della luce tra destrutturazione e ricostruzione degli spazi, innescando così un dialogo con il tessuto urbanistico e architettonico di Mantova. Le due sezioni che la animeranno ‒ Light Art, curata da Vittorio Erlindo, e black light, curata da Gisella Gellini e Gaetano Corica ‒ vedranno 34 artisti nostrani e internazionali misurarsi con le potenzialità dell'elemento luminoso attraverso poetiche e linguaggi diversi.<h2>ARTE E LUCE A MANTOVA</h2>In particolare, le luci di wood e le luci degli interventi messi a punto dagli artisti sostituiranno interamente le fonti luminose della Casa di Mantegna, regalandole un nuovo volto e, al contempo, mettendone in risalto le peculiarità. Le superfici della Casa e del Tempio di Alberti cambiano pelle e si trasformano in "supporti" destinati ad accogliere la progettualità contemporanea degli artisti invitati.Come sottolineato dal curatore Erlindo, la Biennale mantovana ha risposto all'emergenza sanitaria sfruttando le strumentazioni digitali: "Il Covid 19 ci ha spaventati, ma non ci ha vinti. Non sapendo, fino a quattro mesi fa, se la Biennale si sarebbe potuta fisicamente realizzare, abbiamo ricostruito in Cinema4D la Casa del Mantegna e il Tempio di San Sebastiano e nei loro ambienti abbiamo collocato le opere e le interviste degli artisti. Non è come vedere dal vivo la Biennale, ma è certamente una opportunità che la realtà virtuale oggi offre a quanti non la potranno vedere e visitare Mantova, uno tra i più belli e armoniosi capoluoghi italiani. Ma se potranno venire, la Biennale, a ingresso libero, è aperta, e la città di Virgilio darà loro il benvenuto".[Immagine in apertura: Paolo Scirpa, Moebius cube, 40 x 40 x 40 cm. Vetro e tubi neon colorati, 2020. Courtesy l'artista]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La tragedia greca è “pop”. È questo il sunto, estremamente semplificato, del nuovo libro per ragazzi scritto da Giuseppe Zanetto – insegnante di Letteratura greca alla Statale di Milano ed esperto di cultura ellenistica. Stiamo parlando di Miti di ieri, storie di oggi, un appassionante “viaggio” tra i personaggi simbolo della cultura arcaica.<h2>I MITI GRECI TRA PASSATO E PRESENTE</h2>Edito da Feltrinelli, il volume (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) è un racconto che ripercorre i temi e i protagonisti simbolo della letteratura greca: da Filottete – figlio di Peante e Demonassa – ad Agamennone, da Odisseo a Ermes a Medea. Le storie affascinanti di questi, e di moltissimi altri protagonisti, sono però descritte con l'obiettivo di farne cogliere l'attualità, mettendo in risalto le corrispondenze fra l'universo mitologico e il mondo dei nostri giorni.È così che i singoli personaggi, e le vicende che si nascondono dietro il loro mito, vengono collegati in modo sapiente ai temi cardine della società moderna. Il risultato è un racconto che attualizza con leggerezza le avventure degli eroi antichi, dimostrandone la forza simbolica e narrativa a millenni di distanza.

Segui su Sky Arte Gli eroi della mitologia in chiave pop

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