Omaggio a Federico Fellini nelle terme dove venne girato “8½”

Non tutti conoscono la passione di Federico Fellini per le Terme di Chianciano. Qui, nel noto centro per il benessere in provincia di Siena, il grande regista amava spendere il suo tempo libero con la moglie Giulietta Masina, recuperando le energie e prendendosi cura del proprio corpo lontano dagli impegni della macchina da presa. Un amore, quello di Fellini per la località termale, sancito nel 1963 con il film 8½: storia di un regista in crisi che proprio qui venne ambientata, con la partecipazione di un indimenticabile Marcello Mastroianni.A ricambiare l'affetto del regista, e a celebrare quella meravigliosa pellicola – considerata ancora oggi uno dei massimi capolavori cinematografici di tutti i tempi –, è lo stesso centro termale, con un progetto espositivo a cielo aperto in cui rivivere le ambientazioni oniriche e le suggestioni poetiche del grande direttore. Stiamo parlando di Chianciano, le Terme nella magia del cinema di Fellini, una raccolta di cinquanta riproduzioni fotografiche esposte negli spazi verdi della struttura toscana.<h2>FEDERICO FELLINI “TORNA” A CHIANCIANO</h2>Realizzata in collaborazione con Ansa, e aperta al pubblico per tutta l'estate, la rassegna presenta una selezione di scatti in bianco e nero realizzati durante le riprese del film. In ognuno di essi il regista appare nel pieno della sua attività: seduto dietro la macchina da presa o in dialogo con gli attori protagonisti della pellicola, il maestro è immortalato negli spazi di Chianciano, trasformati per l'occasione in una grande scenografia. La riproposizione di queste immagini all'interno della stessa location, oggi, a quasi sessant'anni di distanza, offre al visitatore nuove corrispondenze tra passato e presente, fornendo inediti indizi e punti di vista sul film.Ma non è tutto. L'evento espositivo è infatti solo il primo di una serie di attività organizzate dal sito termale in omaggio a Federico Fellini, nell'anno che celebra i cento anni dalla nascita dell' "inventore" della Dolce Vita. Musica, proiezioni all'aperto, incontri pubblici e spettacoli di ballo si susseguiranno nel corso delle prossime settimane. Insomma, se siete in cerca di una vacanza in grado di coniugare benessere e cultura vi suggeriamo di dare uno sguardo al <a href="https://www.termechianciano.it/it/blog/chianciano-le-terme-nella-magia-del-cinema-di-fellini-1509" target="_blank" rel="noopener">sito della struttura</a>.[Immagine in apertura: una delle immagini in mostra. Courtesy Ansa]

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A Ferrara il nuovo spazio che omaggia il regista Antonioni

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Da Banksy a Blu: i “paladini” della Street Art in mostra a Milano

Amata e odiata, adorata e demonizzata, la Street Art continua imperterrita la sua scalata alla conquista dei musei e delle gallerie più prestigiose del globo. Dopo le recenti esposizioni al PAN di Napoli e al Palazzo Ducale di Genova, l'arte urbana e i suoi protagonisti tornano a riempire gli spazi di un importante luogo istituzionale della Penisola, questa volta a Milano: stiamo parlando del Teatro degli Arcimboldi, eccezionalmente trasformato in un “tempio dei graffiti” grazie alla mostra Unknown.Curata da Lacryma Lisnic – e aperta fino al prossimo 13 dicembre –, la rassegna alza il sipario sulla storia del movimento artistico, partito dalla strada con le prime incursioni creative nella New York anni Sessanta e attestatosi nell'ultimo decennio come fenomeno universale d'immensa portata. A far luce sul percorso evolutivo di questa forma di espressione sono oltre cento opere, realizzate da alcuni tra i nomi più amati della bomboletta a spray.<h2>NON SOLO BANKSY</h2>Protagonista assoluto del tragitto espositivo è Banksy, l'artista misterioso, presente con alcune delle sue opere più iconiche: fra le altre Girl with Baloon (nell'immagine in apertura), Flying Ghetto Rat e Painted Louis Sign. Un “circo” politicamente (s)corretto, quello dello street artist britannico, accompagnato dalle opere di altri “paladini” dell'arte urbana, come Blu – presente con la stampa Headquarters –, Phase 2, Kayone e Robert Del Naja – il cantante dei Massive Attack spesso indicato come possibile mente creativa dietro il fenomeno Banksy. Una parata di artisti conosciuti in tutto il mondo e che hanno contribuito ad arricchire le nostre città di nuovo valore, ironia e messaggi di resistenza.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Omaggio a Federico Fellini nelle terme dove venne girato “8½”

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