Marche, il borgo di Mondolfo diventa una galleria d'arte all'aperto

La pandemia ha causato modifiche ai palinsesti culturali in tutto il mondo, con molte cancellazioni di mostre, spettacoli e altre iniziative; in parallelo ha imposto il ripensamento dei formati di numerosi appuntamenti, con riflessi percepibili alla piccola così come nella grande scala di intervento. Da alcuni anni il borgo marchigiano di Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino, ospita il Synesthesia Festival, una kermesse multisensoriale, unica nel suo genere, che punta a stimolare tutti i sensi grazie a una pluralità di sollecitazioni e di eventi.Con la direzione artistica di Filippo Sorcinelli e la curatela dell’Associazione PAM - Pro Arte Mondolfo, il festival quest'anno "cambia pelle", senza tradire la propria mission. A prendere il posto della successione di performance, concerti, degustazioni, mostre, incontri e dibattiti che aveva caratterizzato il palinsesto nelle precedenti edizioni, è un progetto ambizioso, appositamente concepito per lo spazio pubblico. L'intero centro storico è stato infatti trasformato in un museo diffuso e a cielo aperto, grazie al programma di arte urbana permanente denominato Mondolfo Galleria Senza Soffitto.<h2>MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO</h2>A partire dal 7 agosto, sette giorni su sette e 24 ore al giorno, strade e piazze nel cuore di Mondolfo sveleranno qualcosa di inedito, tanto ai residenti quanto ai visitatori che sceglieranno di raggiungere il borgo. Una selezione di scatti del grande fotografo e artista marchigiano Mario Giacomelli, scomparso esattamente venti anni fa, sono state stampate in grande formato e collocate in vari spazi della città: il risultato è un percorso urbano scandito da fotografie e poesie, che intendono connettersi sinesteticamente al luogo di inserimento."Prima di ogni scatto c’è uno scambio silenzioso tra oggetto e anima, c’è un accordo perché la realtà non esca come da una fotocopiatrice, ma venga bloccata in un tempo senza tempo per sviluppare all’infinito la poesia dello sguardo che è per me forma e segno dell’inconscio", come sosteneva lo stesso Giacomelli.<h2>MONDOLFO, TRA FOTOGRAFIA E STREET ART</h2>Alla fotografia d'autore si affianca la Street Art. Grazie al coinvolgimento di nomi di punta del panorama italiano e internazionale, a Mondolfo sono state installate opere che testimoniano le tante anime e correnti di una delle più feconde espressioni artistiche della nostra epoca, tra nuovi media e recupero di materiali e tecniche della tradizione. Ai lavori già ultimati di Loreprod, Matteo Pignataro, Francesco Diotallevi, Luisa Fuligni, Yuri Kolesnikow, Simone Travaglini, Gaetano Bigi “el gae”, Enrico Ferrari e Nerodecò - Creative for change, si uniranno Mindshapes, Andrea Sata e altri autori. Sono attesi dal 24 agosto prossimo a Mondolfo, per accrescere questo nuovo circuito artistico, ancora tutto da scoprire e destinato ad arricchirsi nel prossimo futuro.[Immagine in apertura: Un'opera di Mario Giacomelli e il paesaggio di Mondolfo (PU). Photo Franco Simoncini]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Aprirà a Londra il più grande centro al mondo per l'illustrazione

È un progetto senza precedenti quello annunciato nei giorni scorsi dalla House of Illustration di Londra. L'istituzione, l'unica del Regno Unito attiva negli ambiti dell'illustrazione e della grafica, si appresta infatti a intraprendere una storica evoluzione, che porterà alla nascita del nuovo Quentin Blake Center for Illustration. L'ambizioso piano prevede un investimento di 8 milioni di sterline ed è finalizzato alla riqualificazione di uno storico complesso architettonico nel borgo londinese di Islington, destinato a ospitare il più grande spazio al mondo dedicato all'illustrazione.L'attuale sede della House of Illustration, in King's Cross, chiusa dallo scorso mese di marzo a causa della pandemia da Covid-19 non riaprirà; in questo modo, tutte le risorse saranno indirizzate verso l'operazione che porterà allo sviluppo del Quentin Blake Center for Illustration. Dato che i tempi dell'intervento architettonico si preannunciano lunghi – l'obiettivo è inaugurare nell'autunno 2022 –, l'istituzione inglese porterà intanto avanti il proprio programma educativo online, promuoverà programmi di sensibilizzazione nelle scuole di Londra e presenterà progetti espositivi itineranti, che saranno fruibili in tutto il Regno Unito.<h2>ESPOSTA LA COLLEZIONE DI SIR QUENTIN BLAKE</h2>La struttura scelta per il centro è il New River Head, un vasto complesso risalente nel XVII secolo, che comprende anche l'unico mulino a vento sopravvissuto nell'intera città di Londra, una spettacolare sala macchine del XIX secolo ed edifici industriali di diverse epoche. Rimasto in larga parte immutato per quasi 400 anni, è stato oggetto di un concorso di progettazione internazionale al quale hanno preso parte circa tra duecento team. A imporsi è stato lo studio Tim Ronalds Architects, che prevede di avviare il cantiere nel giugno 2021; saranno inclusi vari spazi espositivi e per eventi, un centro educativo, un'area commerciale, che includerà un ristorante.A commentare il progetto è stato lo stesso Sir Quentin Blake, celebre disegnatore, illustratore e scrittore britannico, classe 1932: il centro sarà intitolato a lui e diventerà  sede permanente del suo sterminato archivio. "Sono enormemente orgoglioso di avere il mio nome associato a questa casa internazionale per l'arte che conosco e amo. Sarà fantastico", ha affermato. Al momento la House of Illustration ha già raccolto oltre 3 milioni di sterline; ulteriori fondi sono attesi da donazioni individuali, da parte di fondazioni o altri soggetti e tramite una campagna di raccolta fondi.[Immagine in apertura: Prospective Gallery - Quentin Blake Centre for Illustration, Tim Ronalds Architects. Courtesy House of Illustration]

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Marche, il borgo di Mondolfo diventa una galleria d'arte all'aperto

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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