In mostra a Piacenza il ritratto di Klimt rubato e ritrovato

Si conclude con un lieto fine, è proprio il caso di dirlo, la rocambolesca vicenda del Ritratto di Signora dipinto da Klimt e sottratto alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997. Dopo l'incredibile ritrovamento avvenuto lo scorso dicembre ‒ l'opera non avrebbe mai lasciato la sua "dimora", ma sarebbe stata nascosta dai ladri, presumibilmente in fuga, in una intercapedine dell'edificio ‒, il ritratto farà ufficialmente ritorno "a casa", accogliendo finalmente il pubblico a distanza di oltre vent'anni.Dal 28 novembre, infatti, la Galleria Ricci Oddi metterà in mostra il dipinto in un contesto davvero suggestivo, riservandogli l'intero ambiente del Salone d’Onore e collocandolo all'interno di un allestimento ad hoc, pronto a custodire la teca di sicurezza che protegge il quadro. Supporti espositivi digitali chiariranno la storia dell'opera e le sue peculiarità, approfondite anche dagli incontri e dai focus pensati per i prossimi mesi.<h2>IL PROGETTO KLIMT</h2>L'iniziativa, che non deluderà le attese dei visitatori, appartiene a una rassegna di più ampio respiro, il cosiddetto Progetto Klimt, curato da Elena Pontiggia e strutturato in quattro tappe, programmate fino al 2022. L'obiettivo è dare risalto alla poetica di Klimt, innescando una serie di confronti e rimandi con gli altri artisti presenti nella raccolta Ricci Oddi, ma anche analizzando i poco noti legami fra Klimt e l'Italia. L'ultimo capitolo, invece, calerà l'esperienza klimtiana nella cornice della Secessione Viennese, di cui l'artista fu innegabile caposaldo.Fino al 28 marzo, dunque, il Ritratto di Signora, scintilla di accensione di un percorso biennale, catalizzerà l'interesse non solo sullo stile di Klimt e sulle sue scelte formali e cromatiche, ma anche sulle vicende della collezione cui appartiene e sul museo nella quale è conservata, che nel 2021 celebrerà il 90esimo anniversario della sua inaugurazione.[Immagine in apertura: ® Politecnico di Milano ‒ Allestimento del Ritratto di Signora di Gutav Klimt alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, courtesy Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Clara e le ombre: un fumetto per combattere il bullismo

Siamo a Brattleboro, negli Stati Uniti. È il 1988 e al cinema proiettano S.O.S. Fantasmi, la divertente commedia con Bill Murray girata da Richard Donner. Spinte dall'arrivo dei primi fiocchi di neve, le famiglie si preparano alla festa di Halloween: i vialoni si riempiono di cumuli di foglie secche e zucche intagliate, trasformando la cittadina di provincia in una metafora perfetta dell'autunno "made in USA".In questo contesto pittoresco – e nondimeno inquietante –, una ragazzina di nome Clara prova a trovare la sua dimensione nel mondo. Trasferitasi insieme al padre da New York, e abbandonata dalla madre, la protagonista di questa storia soffre di una leggera epilessia, passa le sue giornate nella morsa della solitudine e odia profondamente la sua nuova vita. Una situazione complicata, resa ancora più difficile dagli episodi di bullismo di cui diventa vittima sin dal primo giorno di scuola.<h2>LA TRAMA DEL LIBRO</h2>Sono queste le premesse di Clara e le ombre, il nuovo graphic novel scritto da Andrea Fontana – voce nota del fumetto nazionale – e Claudia Petrazzi – apprezzata illustratrice per l’infanzia. Portato sugli scaffali dalla casa editrice Il Castoro, il volume racconta l'esperienza della ragazzina, vittima di un gruppo di teppistelli che si prendono gioco di lei e dei suoi “demoni”. Ogni notte, infatti, Clara viene assalita dalle paure: spettri neri che affiorano dal nulla e rendono impossibile vivere una vita normale.Eppure qualcosa cambia nel momento meno atteso: un manipolo di giovani si avvicina alla ragazza. Vittime degli stessi pensieri negativi, e succubi delle stesse violenze, Clara, Robert, John, Anthony e Alex decidono di unire le loro forze sfidando insicurezze e difficoltà. Giocata tra metafora e fiaba nera, la storia raccontata in questo volume viaggia rapida, ricca di suspense e risvolti narrativi. Nulla è lasciato al caso: i disegni morbidi e colorati della Petrazzi fanno da ottima spalla alla sceneggiatura di Fontana, conducendo il lettore – adulto o giovane poco importa – all'interno di una delle pubblicazioni più interessanti di questo anno editoriale.[Immagine in apertura: Andrea Fontana &amp; Claudia Petrazzi – Clara e le ombre (Il Castoro, Milano 2020)]

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