A Sansepolcro il laboratorio di Olivier Grossetête, l'artista del cartone

Conosciuta nel mondo per aver dato i natali a Piero della Francesca, Sansepolcro vanta un rapporto d'elezione con l'arte, l'artigianato e la creatività. Tra le esperienze artistiche attive nella cittadina aretina, CasermArcheologica è una delle più interessanti: è nata su impulso di nove giovani professionisti della Valtiberina, che a partire del 2013 hanno avviato il recupero della dismessa caserma dei Carabinieri ospitata nel cinquecentesco Palazzo Muglioni, nel centro storico. Rinata a nuova vita, questa sede ospita regolarmente mostre e iniziative dedicate all'arte contemporanea, alcune delle quali a carattere sperimentale come l'imminente laboratorio artistico Monumental Constructions. Condotto dall'artista parigino Olivier Grossetête, classe 1973, è aperto a partecipanti di tutte le età – previa prenotazione via mail acasermarcheologica@gmail.com; entro il 28 agosto – desiderosi di prendere parte a un sorprendente percorso artistico.<h2>IL LABORATORIO DI CASERMARCHEOLOGICA</h2>Conosciuto su scala globale per le monumentali costruzioni in cartone, Grossetête coordina imponenti imprese partecipative, nel corso delle quali il pubblico ha la possibilità di esplorare in forma condivisa lo spazio urbano. Si tratta di processi che stimolano a riflettere sul ruolo della disciplina architettonica, sul significato dei monumenti simbolici e sull'azione stessa del "costruire", intesa come percorso attivo al quale ciascuno contribuisce. L'obiettivo delle esperienze da lui guidate è la realizzazione di strutture temporanee che prendono forma con materiali effimeri: anche nel caso del laboratorio di Sansepolcro, i partecipanti avranno a disposizione cartone e nastro ed eseguiranno manualmente le diverse azioni necessarie, senza l'ausilio di macchinari o altri dispositivi.Due i "momenti" previsti nell'ambito di Monumental Constructions, che è sostenuto dal MiBACT attraverso il bando Creative Living Lab. Dal 2 al 4 settembre, verrà infatti eretto un monumento in cartone, alto oltre 10 metri, che sarà esposto nel chiostro di CasermArcheologica fino al 12 settembre. Dal 5 all'8 settembre sarà quindi la volta del secondo e conclusivo laboratorio, finalizzato sia alla progettazione sia alla realizzazione  di una serie di stanze utopiche in cartone che occuperanno il medesimo luogo.[Immagine in apertura: Photo credits Terni Festival Internazionale della Creazione]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La vita di Salvatore Ferragamo, il calzolaio delle star

"Sono nato per fare il calzolaio. Lo so e l’ho sempre saputo". In queste parole Salvatore Ferragamo condensa tutto l'amore per una professione che, grazie a un talento impareggiabile, contribuì a renderlo noto a tutte le latitudini. Oggi l'imminente volume pubblicato da Electa ripercorre la carriera di un artista della calzatura amato dalle star del cinema e dagli appassionati di moda, attratti da lavorazioni artigianali che hanno fatto storia.Salvatore Ferragamo. Il calzolaio dei sogni, in uscita a settembre, racchiude la nuova edizione dell'autobiografia del couturier calzaturiero, nato nel 1898 e scomparso nel 1960, che narra in prima persona i capitoli chiave della sua affascinante esistenza.<h2>SALVATORE FERRAGAMO E L'AMORE PER LE SCARPE</h2>Da apprendista ciabattino a Bonito, in provincia di Avellino, fino alla conquista del successo come calzolaio delle star di Hollywood ‒ da Marilyn Monroe a Audrey Hepburn a Greta Garbo e Sophia Loren ‒, Ferragamo descrive le proprie imprese con toni quasi fiabeschi, parlando del suo lavoro come una "vocazione irrinunciabile" e dichiarando: "La vita mi ha insegnato che la Natura ci dona piedi perfetti. Se si rovinano è perché le scarpe sono difettose. Ma non è necessario sottoporsi a una simile tortura, neanche in nome della vanità. Tutti possiamo camminare felici avendo ai piedi calzature comode, raffinate, splendide".Il libro ha ispirato il film di Luca Guadagnino Salvatore ‒ Shoemaker of Dreams, pellicola Fuori Concorso alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia: un documentario che approfondisce non solo la carriera dell'artista, ma anche il suo percorso umano, compiuto fra l'Italia e l'America.[Immagine in apertura: Sophia Loren e Salvatore Ferragamo fotografati insieme durante la serata presso l'Open Gate Club di Roma, organizzata per celebrare il suo nuovo brevetto della pelle di leopardo marino, 28 febbraio 1955. Ferragamo prova una scarpa in merletto all'attrice. © Museo Salvatore Ferragamo]

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A Sansepolcro il laboratorio di Olivier Grossetête, l'artista del cartone

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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