Senigallia si "tinge" di giallo con il festival letterario Ventimilarighesottoimari

L'emergenza globale non ferma Ventimilarighesottoimari inGiallo, il festival del noir e del giallo civile che si prepara ad alzare il sipario sulla sua nona edizione, in programma nella cornice di Senigallia dal 19 al 26 agosto. Organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la letteratura popolare, la kermesse si svolgerà in piazza Garibaldi e nei Giardini della scuola Pascoli, dando voce ad alcuni grandi nomi del panorama letterario italiano.Quest'anno i riflettori saranno puntati, in particolare, sul racconto di alcuni capitoli chiave della storia nostrana, che animeranno gli incontri e le presentazioni connessi al giallo civile. Il 19 agosto Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei Parenti delle vittime della strage di Ustica, affronterà una delle più grandi, e misteriose, tragedie italiane recenti, mentre il 26 Federica Angeli descriverà la sua vita sotto scorta a seguito delle inchieste condotte sul clan Spada.<h2>I PROTAGONISTI DEL FESTIVAL</h2>La sezione riservata al giallo storico, invece, vedrà protagonisti i due storici francesi Jean Claude Maire Vigueur ed Elisabeth Crouzet Pavan, autori del libro a quattro mani intitolato Decapitate. Tre donne nell’Italia del Rinascimento, esito di una affascinante ricerca sulle mogli di alcuni importanti signori dell’Italia dell'epoca, ingiustamente condannate a morte dai loro mariti per adulterio, ma in realtà punite per aver contribuito alle innovazioni culturali e politiche di allora.Sul confine tra giallo e noir prenderanno forma, tra gli altri, gli interventi di Sandrone Dazieri e Alessandro Robecchi, Piergiorgio Pulixi, Paola Barbato, Luca Crovi e Bruno Morchio, mentre la consueta mostra sarà sostituita da una iniziativa virtuale: per tutta la durata del festival, sarà pubblicata sul sito della rassegna una serie di video realizzati dalla Fondazione Rosellini per la letteratura popolare e incentrati sulla storia del genere giallo durante il regime fascista.[Immagine in apertura: Senigallia, Piazza Garibaldi, photo Claudio Stanco]

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Un'esperienza di "immaginazione urbana" nel quartiere Giambellino di Milano

Sono stati ben quaranta i ragazzi e le ragazze fra i 14 e 20 anni che hanno preso parte al progetto partecipato Immaginare Piazza Tirana. Curato da BASE Milano e Bepart – con il contributo e patrocinio del Comune di Milano e con la collaborazione di Codici Ricerca e Intervento, cooperativa sociale Comunità del Giambellino, Guerrilla Spam e Ideas-Bit Factory –, è stato reso possibile grazie al contributo di artisti e operatori culturali e ha avuto come oggetto il quartiere Giambellino. A prendere forma è il cosiddetto Monumento all’Immaginazione, concepito come luogo di aggregazione del quartiere ed espressione del lavoro e dell'impegno dei giovani locali.Vincitore del Bando Quartieri 2019, il progetto è stato strutturato nella forma di un percorso di "ricerca-azione tra esplorazioni urbane, laboratori artistici e interventi in strada", articolato in più fasi. La prima tra queste ha previsto la progettazione della nuova identità visiva del locale campo da basket. Il questo caso, il laboratorio è stato curato dal collettivo Guerrilla Spam, che ha interpretato il pavimento del campetto (nell'immagine in apertura: Copyright Tullio Iaria) come un "tappeto nomade".<h2>I RISULTATI DEI LABORATORI</h2>I successivi passaggi dell'esperienza hanno previsto un "contatto diretto" con la realtà aumentata: nel workshop coordinato da Bepart, specializzata in installazioni artistiche fisiche e digitali site specific, è stata sviluppata l'app Bepart. Inquadrando il "tappeto nomade" con il proprio smartphone, sorprendenti animazioni artistiche, legate al tema dell'accoglienza e alla peculiare capacità aggregativa dello sport, si rivelano all'occhio dell'osservatore.Infine, Immaginare Piazza Tirana ha incluso il laboratorio curato da Ideas-Bit Factory, finalizzato alla realizzazione di un'installazione di arredo urbano a tema green. Per costruirla è stato necessario ritagliare circa un migliaio di fogli di cartone biodegradabile, impiegati come strutture di contenimento per blocchi di terra e semenze.

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