La app che consente di percorrere il Cammino di Santiago in maniera virtuale

Sono tante le ragioni che ogni anno spingono centinaia di migliaia di persone a intraprendere il famoso <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/pellegrinaggio-santiago-de-compostela-di-un-violoncellista" target="_blank">Cammino di Santiago de Compostela</a>. Che sia animata da motivazioni religiose, dalla ricerca di sé stessi o da pura curiosità, la scelta di percorrere l'itinerario di pellegrinaggio più antico d'Europa richiede senza dubbio tenacia, forza di volontà e resistenza. 
Risalente al Medioevo, il Cammino di Santiago de Compostela viene ancora oggi intrapreso da un numero straordinario di uomini e donne provenienti da tutto il mondo – tanto che parte della sua rete di strade è stata dichiarata nel 1993 patrimonio <a href="https://arte.sky.it/news/porto-liverpool-unesco-venezia" target="_blank">Unesco</a>. Sono attualmente oltre duecentottanta i sentieri registrati, per un totale di circa 83mila chilometri che coinvolgono in totale ventinove nazioni. Tutti, ovviamente, hanno una comune destinazione: la Cattedrale di Santiago di Compostela, in Galizia, la grande chiesa nella quale si troverebbero le reliquie dell’apostolo San Giacomo il Maggiore. 
<h2>IL CAMMINO DI SANTIAGO ONLINE</h2> Con l'obiettivo di promuovere la sua conoscenza, ma anche la storia, gli aneddoti e le bellezze naturalistiche e culturali “disseminate” lungo i vari percorsi, <a href="https://arte.sky.it/news/klimt-dipinti-google-arts-culture" target="_blank">Google Arts & Culture</a> ha recentemente sviluppato una nuova applicazione. Stiamo parlando di ¡Buen Camino!, il <a href="https://artsandculture.google.com/project/caminos-de-santiago" target="_blank">portale online</a> nel quale vivere, attraverso tour virtuali ed esperienze immersive, il famoso viaggio. 
<h2>IL PORTALE DI GOOGLE ARTS & CULTURE</h2> Creato in coincidenza con l'Anno Giubilare e per commemorare l'Anno Santo Giacobeo del 2021-2022, il sito è disponibile in undici lingue e raccoglie mostre interattive, fotografie e percorsi virtuali per esplorare alcuni dei principali itinerari. 
Non mancano ovviamente le sezioni dedicate ai luoghi simbolo del cammino – come le mura romane di Lugo, la Torre di Ercole e l’Ostello dei pellegrini di Vigo – e approfondimenti tematici utili sia a coloro che devono affrontare il viaggio (e che dunque vogliono informarsi al meglio prima della partenza), sia a coloro che per qualsiasi ragione non possono intraprenderlo (ma sono altrettanto curiosi di vivere, seppure a distanza, questa magica esperienza). 
[Immagine in apertura: Photo by Jorge Luis Ojeda Flota on Unsplash]

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Louvre, Versailles e Centre Pompidou rendono omaggio a Christian Boltanski

Scomparso lo scorso mese di luglio, all'età di 76 anni, l'artista concettuale francese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/mostra-christian-boltanski-bologna" target="_blank">Christian Boltanski </a>ha indagato e raccontato, con i suoi intensi e poetici lavori, alcune delle più ricorrenti e complesse condizioni ed emozioni dell'essere umano. Maestro della memoria, attraverso il ricorso a un corpus eterogeneo di media e all'uso sofisticato della luce ha firmato installazioni, video, opere fotografiche e pittoriche, film. Celebrato in vita dalla retrospettiva Christian Boltanski : Faire son temps, ospitata negli spazi del Centre Pompidou nel 2020, sarà presto al centro di un progetto culturale diffuso, che intende rendere omaggio alla sua parabola artistica e umana. Proprio la città di Parigi farà da teatro all'operazione, la cui eco arriverà fino alla Reggia di Versailles: all'interno della sua Chapelle Royale, infatti, dal 12 ottobre al 6 novembre, sarà allestita L’Horloge Parlante (2003). Già presentata nella cornice del Duomo di Salisburgo, nel 2009, questa installazione sonora prevede l'ascolto da parte dei visitatori di una voce che scandisce i secondi, i minuti e le ore, incentivando una riflessione sull'inesorabile fluire del tempo. <h2>GLI EVENTI PARIGINI IN RICORDO DI BOLTANSKI</h2> Il parcheggio del Centre Pompidou si prepara poi a un grande ritorno. Dopo il debutto avvenuto nel gennaio 2020, in collaborazione con l’Opéra Comique, il 12 ottobre sarà infatti riproposta Fosse, l'opera concepita da Boltanski, Jean Kalman e Franck Krawczyk e realizzata da un coro, accompagnato da sei musicisti al pianoforte e da tredici al violoncello. Dal giorno successivo e fino al 13 aprile 2022, tre gallerie del Centre Pompidou accoglieranno invece le opere selezionate per la mostra La vie impossible de Christian Boltanski. A scandire il percorso espositivo sarà anche l'emozionante The Heart (2005), intervento nel quale la registrazione del battito cardiaco di Boltanski è associata allo sfarfallio sincrono delle lampadine. <h2>BOLTANSKI AL LOUVRE </h2>
Anche il Louvre, infine, prenderà parte a questo omaggio corale e commosso: dal 13 ottobre al 10 gennaio 2022 nella Grande Galerie del museo parigino sarà esposta l'installazione Les Archives de Christian Boltanski 1965-1988. Proveniente dalla collezione del Centre Pompidou, comprende 646 scatole di biscotti contenenti 1200 fotografie e 800 documenti relativi alla vita dell'artista. Un'opera che consente di scavare a fondo nella sua storia personale e nel suo approccio al quotidiano. [ Immagine in apertura: Portrait de Christian Boltanski dans sa rétrospective Faire son temps au Centre Pompidou, 2020 © Hervé Veronese, Centre Pompidou ]

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