Scoperta in Egitto una città perduta risalente a 3000 anni fa

C'è fermento nel mondo dell'archeologia in seguito all'annuncio del ritrovamento di Aten, l'antica città egizia risalente a circa 3000 anni fa riaffiorata dal sottosuolo nei pressi di Luxor e a lungo ritenuta perduta. A pochi giorni dall'eccentrica parata delle mummie di alcuni faraoni per le strade del Cairo, organizzata per celebrare l'apertura del Museo Nazionale della Civiltà Egizia, l'attenzione internazionale torna a concentrarsi sul Paese grazie alla notizia degli esiti di una campagna di scavo che, come ha sottolineato l'archeologo ed ex ministro per le Antichità Zahi Hawass, era stata promossa con altre finalità.Avviata nei mesi scorsi e concentrata nell'area tra il tempio di Ramses III a Medinet Habu e il tempio di Amenhotep III a Memnon, la ricerca era stata infatti promossa per riportare alla luce il tempio funerario di Tutankhamon. Eppure, come spesso avviene in ambito archeologico, i risultati conseguiti hanno finito per sorprendere gli specialisti coinvolti nell'operazione.<h2>ECCO COM'ERA LA CITTÀ PERDUTA DELL'ANTICO EGITTO</h2>Il faraone Amenhotep III, guida dell'Egitto dal 1391 al 1352 a.C., sarebbe stato l'artefice della fondazione di Aten, destinata a imporsi tra i principali centri amministrativi del regno. A conferma di questa datazione ci sarebbero numerosi reperti archeologici, fra cui anelli, scarabei, vasi di ceramica colorata e mattoni di fango identificati da un sigillo inequivocabile. La città si presenta oggi in un buono stato di conservazione, con aree ancora provviste di mura e di porzioni di abitazioni, al cui interno sono stati rinvenuti strumenti e utensili legati alla vita quotidiana. Ed è probabilmente questo aspetto a suscitare il maggior interesse da parte degli archeologici: con ogni probabilità, la scoperta di questa "città perduta" consentirà di estendere lo sguardo sulle attività e sulle abitudini che scandivano le giornate dell'antica civiltà egizia, conosciuta ovunque nel mondo per la peculiare interpretazione dell'esistenza dopo la morte e per le monumentali architetture funerarie.[Immagine in apertura: Photo by Hana El Zohiry on Unsplash]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Una "camera oscura urbana" vince la nuova edizione dell'Antepavilion

Archiviata l'edizione del 2020, vinta dagli “squali parlanti” di Jaimie Shorten, l’Antepavilion torna a scaldare la primavera londinese, grazie alle sue provocanti installazioni architettoniche nello spazio cittadino. Giunta alla sua quinta edizione, l’iniziativa – promossa da The Architecture Foundation e Shiva Ltd, e finalizzata alla realizzazione di un padiglione site specific lungo i pontili del Regents Canal – ha il suo progetto vincitore, scelto da una rosa di studi di architettura internazionali.A piazzarsi sul gradino più alto del podio è stata l'installazione AnteChamber, la grande “camera oscura” progettata da Nima Sardar dello studioN. Così come già nelle occasioni passate, l'opera sarà costruita nel corso dell'estate nel quartiere di Hackney, utilizzando fasci di legno e materiale recuperato dal Potemkin Theatre di Maich Swift Architects, vincitore del 2019. L'obiettivo, ancora una volta, è dar vita a un'installazione immersiva e giocosa, in grado di relazionarsi alla storia e all'architettura locale, incoraggiando la partecipazione dei cittadini attraverso appuntamenti culturali ed educativi di varia natura.<h2>LA NOVITÀ DI ANTEPAVILION 2021</h2>Per la prima volta nella storia della competizione, inoltre, la giuria dell'Antepavilion ha annunciato la proclamazione di un vincitore “speciale”. Si tratta di All Along the Watch Tower, la grande installazione di Morgan Trowland ispirata agli ideali di Extinction Rebellion – il movimento socio-politico nonviolento che da anni si batte contro il collasso ecologico e sociale del mondo.Scelti da una rosa di sette finalisti – fra gli altri la “finta” stazione metropolitana di Mark Cunningham e l'opera False Negative di Daniel Coley e Wei Guo –, i progetti vincitori saranno allestiti nei prossimi mesi, ravvivando una delle aree periferiche più interessanti della capitale britannica.[Immagine in apertura:  AnteChamber by Studio Nima Sardar. Progetto vincitore di Antepavilion 2021]

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Scoperta in Egitto una città perduta risalente a 3000 anni fa

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Ancora novità per la Domus Aurea a Roma

Il lato oscuro di Babbo Natale

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