Il rarissimo dipinto di Van Gogh ambientato nel quartiere bohémien di Parigi

È piuttosto raro che dai meandri del passato spunti un'opera inedita di un artista fortemente conosciuto e studiato come Vincent van Gogh. E proprio questa rarità rende il dipinto in questione assai eccezionale. Stiamo parlando di Scène de rue à Montmartre, la veduta del famoso quartiere parigino realizzata su tela dal pittore olandese nel 1887 – durante il suo soggiorno in rue Lepic, presso la casa del fratello Theo.Nonostante l'"artista dei girasoli" spese nella capitale francese circa due anni (dal 1886 al 1888), lasciandosi ispirare dalle avanguardie del tempo e dallo stile bohèmien tanto in voga in quegli anni, poco o nulla ci rimane di quella parentesi creativa, passata in secondo piano rispetto alla ben più famosa produzione di Arles.<h2>IL QUARTIERE DI MONTMARTRE VISTO DA VAN GOGH</h2>Comprato da un collezionista francese nel 1920 e rimasto nell'archivio della stessa famiglia per oltre un secolo, il dipinto – un olio su tela grande circa 46 x 61 cm – rappresenta uno dei più famosi luoghi di ritrovo della Parigi di fine Ottocento: il Moulin de la Galette, l'iconico locale tanto in voga tra gli artisti e gli intellettuali dell'epoca, già immortalato in altri celebri capolavori di Renoir, Toulouse-Lautrec, Pablo Picasso e dello stesso Van Gogh (che al soggetto dedicò più di un'opera). Il luogo è raffigurato dall'esterno, circondato da una serie di lanterne decorative, staccionate in legno e alberi di varia natura che donano alla scena un aspetto bucolico, di calma apparente.Mai esposto al pubblico sin dalla sua produzione, Scène de rue à Montmartre sarà offerto al miglior acquirente il prossimo 25 marzo, durante l'asta parigina di Sotheby's dedicata all'arte impressionista. Il costo dell'opera dovrebbe oscillare tra i cinque e gli otto milioni di euro. Prima della sua vendita, il dipinto sarà esposto ad Amsterdam (dal 1° al 3 marzo), a Hong Kong (dal 9 al 12 marzo) e all'Hôtel Drouot di Parigi (dal 16 al 18 marzo): occasioni di breve durata per conoscere uno dei dipinti più rari del leggendario artista olandese.[Immagine in apertura: Sotheby’s and Mirabaud Mercier. Impressionist &amp; Modern Art. Sotheby’s Paris, 25 March 2021. Private Collection, France. Vincent van Gogh, Scène de rue à Montmartre (Impasse des Deux Frères et le Moulin à Poivre), 1887. Oil on canvas, 46.1 x 61.3cm; 18⅛ x 24⅛ in. Estimate: €5,000,000 – 8,000,000 © Sotheby’s / ArtDigital Studio]

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La bella e la bestia oltre i limiti della fiaba

Siamo in Francia, alla corte di Enrico II, è il 1547. Un gruppo di corsari francesi ha portato un dono per il re, è qualcosa di speciale, che hanno rubato da una nave diretta verso i Paesi Bassi. Adesso il dono è davanti al sovrano, che lo guarda con un misto di stupore e curiosità.Si tratta di un bambino di dieci anni, ma non è un bambino come tutti gli altri. È completamente ricoperto di peli, su tutto il corpo, sulla testa, sul volto. Solo gli occhi, la bocca e le orecchie non lo sono. Il bambino si chiama Pedro, e il re, che all’inizio lo tratta come uno dei suoi cani da compagnia, scopre presto che è dotato di un’intelligenza brillante, così lo fa studiare e lo tiene con sé per quarantaquattro anni.A 36 anni a Pedro viene data in sposa la bellissima figlia di una domestica di Caterina de’ Medici. La ragazza, la prima volta che se lo trova davanti, sviene per la paura. In molti sono convinti che la regina con questo matrimonio abbia voluto ricreare la favola della Bella e la Bestia. Anche qui, infatti, la bellissima Belle si trova davanti un mostro ricoperto di peli che piano piano, però, la farà innamorare. Ma quella di Pedro Gonsalvus non è una fiaba e lui non si trasformerà in un principe.Attinge ancora una volta dalla cronaca l’episodio della serie di In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe in onda su Sky Arte lunedì 1° marzo. Anche stavolta Carlo Lucarelli approfondisce i risvolti meno noti di una celeberrima favola, mettendone in risalto gli aspetti più oscuri.

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