Il bando che promuove le iniziative culturali per i 1600 anni di Venezia

Secondo diverse fonti storiche il primo insediamento a Venezia risalirebbe al 25 marzo del 421, con la consacrazione della chiesa di San Giacomo di Rialto. Questa data è ancora oggi considerata simbolica, e a essa si fa corrispondere la fondazione stessa della città.In occasione del 1600esimo anniversario della “nascita” della Serenissima, l'amministrazione comunale del capoluogo veneto ha indetto un programma di eventi e manifestazioni diffusi: mostre, percorsi museali, conferenze e seminari mirati a festeggiare questo storico traguardo. Per tali ragioni, il Comune ha inaugurato un nuovo bando pubblico con l'obiettivo di raccogliere proposte per possibili azioni artistiche e culturali da inserire nel calendario ufficiale.<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2>L'avviso – disponibile sull'<a href="https://1600.venezia.it/avviso-presentazione-iniziative-progetti-1600-venezia-421-2021" target="_blank" rel="noopener noreferrer">apposita pagina web</a> – invita enti pubblici e privati, associazioni e singoli cittadini, a sottoporre le loro proposte: eventi celebrativi, conferenze, webinar, letture, mostre e concerti da svolgersi nell'arco di tempo tra il 25 marzo 2021 e il 25 marzo 2022 su tutto il territorio nazionale e oltre.Vagliate da un Comitato Scientifico nominato dal sindaco di Venezia, le proposte dovranno ribadire il legame storico e culturale con la città lagunare, celebrandone la tradizione e le peculiarità paesaggistico-culturali. La partecipazione è gratuita. I progetti selezionati saranno inclusi nel programma ufficiale di 1600 Venezia 421-2021.[Immagine in apertura: Venezia, photo Arianna Testino]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Le grandi fumettiste americane presto in mostra a Roma

Quali sono le fumettiste che hanno maggiormente segnato la storia della nona arte americana? Per conoscere la risposta a questa domanda basterà aspettare il 1° giugno, quando approderà al Palazzo Merulana di Roma la grande rassegna Women in Comics: la mostra dedicata alle “eroine” del fumetto d'oltreoceano.Già presentata lo scorso anno presso la Society of Illustrators di New York, e mai prima d'oggi esposta oltre i confini americani, la mostra – curata da Kim Munson e Trina Robbins – offrirà al pubblico italiano un'ampia ricognizione sulle evoluzioni dei comics americani e, soprattutto, sulle imprese artistiche di 22 autrici che si sono maggiormente distinte nel corso di questa lunga parabola: dal fumetto vintage degli anni Cinquanta alla scena contemporanea, passando attraverso la psichedelia degli anni Settanta e i grandi classici Marvel e DC Comics.<h2>LE FUMETTISTE IN MOSTRA</h2>In totale saranno novanta le tavole offerte agli sguardi del pubblico. Tra queste i disegni originali di Trina Robbins – vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista –, le copertine di Afua Richardson e Alitha Martinez, e le straordinarie opere su carta di Emil Ferris, autrice del premiatissimo graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri. “Questa mostra”, ha ribadito la curatrice Kim Munson, “è una rappresentazione dell'ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, dalle memorie personali alle storie per bambini, dal graphic journalism alla grafica editoriale”.<h2>GLI INCONTRI IN STREAMING</h2>Oltre al percorso espositivo, visibile fino al 13 luglio, l'evento sarà preceduto da una serie di incontri online che metteranno alcune delle protagoniste di Women in Comics – in diretta dagli Stati Uniti – a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane.Al centro del cartellone, curato da Rita Petruccioli e Francesca Torre, ci saranno tematiche di grande rilevanza socio-culturale, questioni legate ai movimenti femministi e all’arte militante, al corpo della donna e alla sua rappresentazione (come nel caso del primo incontro, con Trina Robbins e Silvia Ziche, in streaming il 18 marzo). Insomma, il fumetto diventerà, per tutte queste ragioni, il “pretesto” per una riflessione più ampia sul rapporto tra generi e identità nell'ambito della nona arte, regalando al pubblico più di un'occasione per meditare sui grandi temi del presente.[Immagine in apertura: courtesy of Trina Robbins]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il bando che promuove le iniziative culturali per i 1600 anni di Venezia

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