Carmen Consoli presto in concerto a Milano

Era il 2015 quando la celebre Carmen Consoli pubblicava il suo ottavo album, L’abitudine di tornare. A distanza di sei anni, l’amata cantantessa ritorna finalmente alla ribalta con un nuovo lavoro discografico: un’opera tanto attesa che aggiunge lustro a una prestigiosa carriera cominciata negli anni Novanta. Dal titolo Volevo fare la rockstar, quest’ultimo disco si compone di dieci tracce inedite caratterizzate dall’inconfondibile voce della cantautrice. Brani come L’aquilone, o i singoli Una domenica al mare e Qualcosa di me che non ti aspetti, ne sono esempio. Uscito lo scorso 24 settembre, Volevo fare la rockstar è finalmente pronto per essere accolto dal grande pubblico attraverso un <a href="https://www.carmenconsoli.it/it/" target="_blank">tour</a> che raggiungerà numerose località italiane. Da Trento a Palermo, sono ben 24 le tappe della attesa tournée intrapresa dall’artista catanese. 


<h2>IL NUOVO TOUR DI CARMEN CONSOLI</h2>
 Dopo uno stop obbligato di circa due anni, Carmen Consoli torna finalmente ad animare teatri ed auditorium della nostra penisola con il suo nuovo tour. Dopo le esibizioni inaugurali di Assisi e Parma (presso il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/07/giuseppe-verdi-libro-illustrato-teatro-regio-parma" target="_blank">Teatro Regio</a>), la musicista raggiungerà presto Milano. A ospitare prossimamente la cantautrice sarà infatti il <a href="https://arte.sky.it/news/incontro-sergei-polunin-teatro-arcimboldi-milano" target="_blank">Teatro Arcimboldi</a> con due date previste per giovedì 25 e venerdì 26 novembre. Attualmente programmata fino ai primi giorni del 2022, la tournée toccherà città quali Taranto (3 dicembre), Padova (11 dicembre) e Roma (26 e 27 dicembre) prima di concludersi con tre appuntamenti in Sardegna: il 6 e il 7 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari, e l’8 gennaio presso il Teatro Comunale di Sassari. Non rimane allora che prenotare il proprio posto in poltrona per ascoltare uno dei talenti più fulgidi del panorama musicale contemporaneo, acclamato in tutto il mondo.

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Le anticipazioni della mostra-evento di Anish Kapoor a Venezia

Si preannuncia una delle mostre clou della settimana inaugurale della <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-arte-venezia-2022-titolo-temi-cecilia-alemani" target="_blank">Biennale Arte 2022</a>, posticipata a causa della pandemia. A rendere l'attesa ancora più trepidante hanno contribuito le novità annunciate da Anish Kapoor e dal curatore Taco Dibbits durante la conferenza stampa ospitata dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che faranno da cornice alla poderosa personale dell'artista originario di Mumbai. Ma non saranno le sole. Ad accogliere gli interventi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/mostra-anish-kapoor-gallerie-accademia-venezia" target="_blank">Anish Kapoor</a>, dal 20 aprile al 9 ottobre 2022, sarà infatti anche <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/venezia-palazzo-manfrin-anish-kapoor" target="_blank">Palazzo Manfrin</a>, storico edificio lagunare scelto dall'artista come futura "dimora" della sua Fondazione. Il dialogo che si innescherà tra le <a href="https://arte.sky.it/foto/nuovi-saloni-gallerie-accademia-venezia" target="_blank">Gallerie dell'Accademia</a> e il palazzo attualmente sottoposto a restauro nel sestiere di Cannaregio, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, riporta in vita un legame antico, una sorta di fil rouge teso fra le due sedi.<h2>LA MOSTRA DI KAPOOR A VENEZIA</h2> Acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, dedito al commercio di tabacco, il palazzo divenne ben presto custode della sua oculata collezione di opere d'arte, strutturata con la consulenza di esperti del settore e studiosi. Dopo la morte del conte, gli eredi decisero di mettere in vendita, attorno alla metà dell'Ottocento, la quadreria e, per volere del governo austriaco, ventuno dipinti ‒ tra cui La Vecchia e La Tempesta di Giorgione ‒ confluirono nella raccolta delle Gallerie dell'Accademia, dove si trovano tuttora. La mostra di Kapoor, che affiancherà opere storiche e interventi inediti e recenti, alcuni dei quali ottenuti ricorrendo al nero assoluto ‒ un pigmento ad alto tasso tecnologico capace di azzerare la percezione dei supporti che lo accolgono e di cui l'artista detiene l'esclusiva ‒, prenderà quindi forma in un gioco di corrispondenze tra passato e futuro, usando la città di Venezia come bussola per guardare alle future attività della sua Fondazione. [Immagine in apertura: Anish Kapoor, Symphony for a Beloved Sun, 2013. Stainless steel, wax, conveyor belts. Dimensions variable. Photograph Dave Morgan © AnishKapoor. All rights reserved SIAE, 2021]

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