Le fantasie pop di Elena Xausa a Bassano del Grappa

La città di Bassano del Grappa accoglie Elena Xausa – artista e illustratrice marosticense che ha trascorso i suoi ultimi dieci anni tra Berlino e New York –, dedicandole una mostra antologica che ne ripercorre la carriera. Coming home è per l’appunto il titolo dell’esposizione, a cura di Melania Gazzotti e allestita fino al 20 settembre all’interno del Museo Civico di Bassano: un’occasione particolare per ammirare lo stile inconfondibile di un’autrice talentuosa.<h2>LO STILE DI ELENA XAUSA</h2> Classe 1984, Elena Xausa si è formata a Venezia dove ha potuto sia frequentare l’Università IUAV (che l’ha vista laurearsi nel 2007 in Design del Prodotto) che vincere una residenza artistica presso la Fondazione Bevilacqua La Masa. Quest’ultima esperienza le ha dato modo di costituire il collettivo Tankboys, con il quale ha poi fondato la casa editrice Automatic Books e organizzato la prima edizione della fiera di editoria indipendente The Book Affair (svoltasi nel 2010). Con l’intenzione di affinare maggiormente la sua tecnica, nel 2012 si sposta a Berlino (dove si è stabilita per cinque anni) per poi raggiungere New York e affermarsi a livello internazionale nel campo della grafica e dell’illustrazione. Grazie alla sua capacità di rappresentare situazioni ironiche nelle quali si muovono personaggi buffi caratterizzati da forme molto morbide e colorate, il suo stile ha conquistato il cuore di importanti aziende e realtà editoriali come Le Monde, Rivista Studio, The New Yorker e The Washington Post, giusto per citarne alcune. <h2>LE OPERE IN MOSTRA</h2> Realizzata in un’ottica ecosostenibile che ha previsto l’utilizzo di materiali ecologici e riciclabili, la mostra all’interno della prima sala del Museo Civico di Bassano offre non solo una selezione di circa settanta illustrazione, ma anche alcune sculture in grado di traslare l’immaginario della Xausa nella terza dimensione. A completare l’esibizione un trittico inedito voluto dall’amministrazion di Bassano del Grappa per celebrare il termine del lungo restauro del Ponte Vecchio (o “Ponte degli Alpini”), simbolo storico della città. Come afferma la sindaca di Bassano, Elena Pavan: “Compito di un museo, soprattutto se Civico, è di dare spazio anche alle espressioni creative del territorio, promuovendo e sostenendo le manifestazioni più interessanti della scena artistica contemporanea locale. Con 'Coming Home' i Musei Civici di Bassano del Grappa offrono ad Elena Xausa, artista nativa della vicina Marostica, l’occasione di riportare in città il ricco bagaglio di esperienze maturato all’estero”. [Immagine in apertura: Elena Xausa. Notifications, 2019. The New York Times, illustrazione digitale]

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Le eroine di Giacomo Puccini conquistano le saracinesche di Lucca

Il grande compositore Giacomo Puccini viene celebrato da Lucca, sua città natale, attraverso un’iniziativa che mette insieme musica lirica, educazione artistica ed esercizi commerciali. L’evento, che è parte integrante del progetto Puccini On – dell’associazione locale Club La Bohème – è stato concepito dalla cantante lirica, nonché presidente dell’associazione stessa, Silvana Froli, in collaborazione con sei studenti della terza e della quarta classe del Liceo Artistico Passaglia della città toscana. <h2>LE DONNE NELLE OPERE DI PUCCINI</h2> Le donne di Puccini, sentinelle di Lucca – questo il titolo dell’iniziativa –, tornano a "vivere" per il centro storico di Lucca abbellendo dodici saracinesche (tante quante le opere pucciniane) di alcuni negozi dislocati tra via S. Paolino, via Poggio e piazza della Cittadella. Personaggi come Fidelia, la Tosca e Suzuki (rispettivamente provenienti dalle opere Edgar, La Bohème e Madame Butterfly) raccontano così le loro storie grazie alla creatività di sei artisti in erba accompagnati da altrettanti street artist quali Giada “Gammaphi” Fedeli, Marco Fine (direttore artistico del progetto), Maria “Rosmunda” Bressan, Giulia “oblo” Bernini, Rick Rojnic, e il collettivo tutto al femminile Am’l rum da me. [Immagine in apertura: opera realizzata da Marco Fine. Foto di Lavinia Andreini]

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