Il cinema documentario torna protagonista a Milano

Mancano ormai pochi giorni all'avvio della settima edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, la kermesse meneghina che punta lo sguardo sul cinema del reale. Dal 16 al 19 settembre, Il Teatro Litta e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci accoglieranno il pubblico in maniera gratuita, per sancire la ripartenza della rassegna sia dal vivo sia online, grazie alla <a href="http://www.visionidalmondo.it/" target="_blank">piattaforma </a>ufficiale del festival. Il tema dell'imminente edizione, diretta da Maurizio Nichetti, è Smascherare il presente per costruire un futuro migliore, nel solco di un approccio che trova nel cinema documentario un efficace strumento di interpretazione della realtà. Sostenibilità, ambiente, Intelligenza Artificiale, globalizzazione, immigrazione e diversità sono solo alcuni degli argomenti da cui traggono ispirazione i 38 documentari che animano la kermesse, suddivisa in diverse sezioni.<h2>GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL</h2> Il concorso dedicato ai cineasti italiani vedrà sfidarsi lungometraggi e cortometraggi, suddivisi nelle apposite categorie, così come le 23 pellicole in lizza in anteprima mondiale e in anteprima italiana. Le produzioni indipendenti straniere, presentate in anteprima nazionale, gareggeranno per conquistare il Visioni dal Mondo 2021 Best International Feature Documentary Award, mentre la sezione Panorama Italiano e Internazionale Fuori Concorso offre la proiezione dei più significativi film documentari realizzati in questa stagione o in anteprima assoluta. Infine la sezione industry del festival, Visioni Incontra, consolida il dialogo fra gli addetti del settore anche attraverso workshop e tavole rotonde. A inaugurare la kermesse, giovedì 16 settembre alle 20:30, sarà la pellicola Last Man Standing: Suge Knight and the Murders of Biggie & Tupac di Nick Broomfield, pluripremiato regista britannico ospite d'onore della rassegna, che gli renderà omaggio anche con la proiezione di My Father and Me (nell'immagine in apertura). Inoltre Broomfield terrà una Masterclass dal titolo Emotion in Documentary, in calendario venerdì 17 settembre al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, e riceverà il Lifetime Achievement Award Visioni dal Mondo 2021.

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La storia di David Bowie prima di diventare leggenda

“David era un uomo fantasioso, incredibilmente creativo, già a metà degli anni Sessanta, quando ancora cercava disperatamente un sound e uno stile che fossero tutti suoi”. A pronunciare queste parole non è una persona qualunque, ma un musicista che il Duca Bianco lo ha conosciuto davvero. Stiamo parlando di Phil Lancaster, batterista dei Lower Third, il gruppo mod (oggi dimenticato) che per la prima volta accompagnò sul palco un giovanissimo e ancora inesperto David Jones (vero nome della leggenda inglese). 
Compagno di avventure di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-gennaio-david-bowie" target="_blank">David Bowie</a> nella Londra degli anni Sessanta, e spettatore d'eccezione di quella “metamorfosi” che presto avrebbe consacrato il musicista nell'olimpo delle rockstar, Phil Lancaster ha deciso di "svuotare il cassetto" dei ricordi, raccontando quelle prime fasi artistiche turbolente e il successivo debutto di Bowie nel mondo della musica che conta. 
<h2>GLI INIZI DI DAVID BOWIE</h2> Recentemente pubblicato da Bur/Rizzoli, Bowie prima di Bowie. La storia dell’uomo che divenne leggenda (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) è il racconto della nascita dell'amata rockstar (scomparsa prematuramente nel 2016, a pochi giorni di distanza dal debutto del suo ultimo gioiello discografico: Blackstar). 
Attraverso le parole di Lancaster ci immergiamo nella Londra degli anni Sessanta per osservare da vicino un David Jones alle prime armi, ancora in cerca di uno stile riconoscibile ma pronto per lanciarsi in una carriera stellare. 
<h2>I RICORDI DI PHIL LANCASTER </h2> Dalla prima tournée a bordo di una vecchia ambulanza ai primi approcci sperimentali alla scrittura dei testi, dalla scoperta della bisessualità al desiderio del cantante di sperimentare con il trucco per avere più impatto sul palco. E poi ancora la nascita dello pseudonimo David Bowie, le prime incursioni nelle droghe e lo scioglimento dei Lower Third, a partire dal quale Bowie darà ufficialmente il via alla sua luminosissima carriera. Una galassia di storie, aneddoti e riflessioni che regalano un nuovo sguardo su una leggenda immortale della musica.

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