L’eros e il mito di Pompei al cinema per tre giorni

<p>Scoperta solo nel 1748, quando re Carlo III di Borbone diede il via ai primi scavi ufficiali nell’antico territorio campano, la città di <a href="https://arte.sky.it/news/festival-street-art-pompei" target="_blank">Pompei</a> custodisce ancora oggi un fascino ineguagliabile, che la porta a essere il sito archeologico più visitato al mondo. Un luogo così suggestivo che solo a nominarlo evoca pensieri e fantasie destinate a portarci indietro nel tempo. Nell’ottica di celebrare il mito di Pompei, il regista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/film-cinema-julian-schnabel-pappi-corsicato" target="_blank">Pappi Corsicato</a> firma il documentario che intende fare luce su alcuni dei suoi misteri. Intitolata <em>Pompei. Eros e mito</em>, l’ultima fatica di Corsicato raggiungerà le sale cinematografiche del nostro Paese esclusivamente dal 29 novembre al 1° dicembre.</p>
<p><h2>IL FILM DOCUMENTARIO SUL MITO DI POMPEI   </h2></p>
<p>Realizzato in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/parco-pompei-fotografia-luigi-spina" target="_blank">Parco Archeologico di Pompei </a>e il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il film offre un viaggio inedito fra personaggi e leggende che hanno contribuito ad alimentare la gloria dell’antica città campana. Dalla fisicità dei <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-mann-napoli-gladiatori" target="_blank">gladiatori</a> passando per l’ambigua relazione tra Leda e il Cigno, e la storia d’amore fra Bacco e Arianna, sono numerosi i racconti intrisi di erotismo che vengono presi in esame.</p> <p>A tenere le fila della narrazione è la pluripremiata Isabella Rossellini. L’attrice percorre le strade di Pompei per soffermarsi su quei reperti che tanto hanno influenzato artisti e musicisti del calibro di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/libro-mozart-infanzia" target="_blank">Wolfgang Amadeus Mozart </a>o <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/mostre-picasso-2021" target="_blank">Pablo Picasso</a>. Le molteplici connessioni tra arte e storia sono inoltre evidenziate dalle rievocazioni in chiave contemporanea di alcuni celebri miti: un espediente ideato sempre da Pappi Corsicato con l’obiettivo di mostrare l’eredità di Pompei nel nostro presente.</p>
<p><h2>I CONTRIBUTI SPECIALI DEL FILM</h2></p>
<p>Arricchiscono la pellicola le incursioni all’interno del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli – custode dello “scandaloso” <a href="https://arte.sky.it/news/riapertura-gabinetto-segreto-mann-napoli" target="_blank">Gabinetto Segreto</a> – e gli interventi di esperti e docenti universitari quali Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020, Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica - Birkbeck, Università di Londra, il Professore Emerito di Studi Classici dell’Università di Cambridge Andrew Wallace-Hadrill, il Professore Associato di Studi Classici dell’Università di Bristol Ellen O'Gorman e Darius Arya, Direttore dell'American Institute for Roman Culture.</p> <p>Ad accompagnare musicalmente il film è invece la colonna sonora composta dal noto pianista Remo Anzovino. Prodotto in collaborazione con Sky e Ballandi, <em>Pompei. Eros e Mito </em>si inserisce all’interno della serie di eventi cinematografici distribuiti da Nexo Digital dal titolo <em><a href="https://arte.sky.it/news/film-venezia-infinita-avanguardia" target="_blank">La Grande Arte al Cinema</a></em>. </p>

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<p>Quando si attraversano le sale di un grande museo, le opere che si presentano ai nostri occhi costituiscono generalmente tra il 6 e il 10 % del patrimonio totale dell'istituzione. Insomma, la punta dell'iceberg di una collezione che in molti casi resta nascosta agli occhi del pubblico, rimanendo conservata negli archivi in attesa di essere esposta.    </p>
<p>Il nuovo edificio Depot Boijmans van Beuningen di Rotterdam, in Olanda, rompe questa tradizione, rendendo visibili capolavori altrimenti lontani da ogni possibilità di fruizione.    </p>
<p><h2>LE OPERE DEL DEPOT DI ROTTERDAM</h2> <p><a href="https://arte.sky.it/news/architettura-museum-depot-mvrdv-rotterdam" target="_blank">Annunciato nel corso degli ultimi mesi</a> come un unicum a livello mondiale, il progetto si prepara finalmente a tagliare il nastro. Succederà il prossimo 6 novembre, quando l'enorme edificio progettato dal celebre studio di architettura <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/architettura-mvrdv-concordia-design-wroclaw-polonia" target="_blank">MVRDV</a> farà il suo debutto ufficiale, accogliendo i visitatori e consentendo loro di ammirare le 151mila opere d'arte qui conservate.    </p>
<p>Tanti sono infatti i lavori che troveranno posto negli spazi della struttura, che non ospiterà mostre o esposizioni a tema, ma “solo” la sterminata collezione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/rotterdam-museum-boijmans-van-beuningen-mecanoo" target="_blank">Museum Boijmans Van Beuningen</a>. Raccolte in diversi “sotto-depositi”, le opere saranno raggruppate secondo un criterio inconsueto: non per epoca, per artista o corrente stilistica, ma in base alle esigenze climatiche necessarie al loro mantenimento. Tra i pezzi forti spiccano i capolavori di Bosch, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/libro-rembrandt-dipinti" target="_blank">Rembrandt</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-amsterdam-mangiatori-patate-van-gogh" target="_blank">Van Gogh</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-21-ottobre-salvador-dali" target="_blank">Dalí</a> ed esempi di design olandese.  </p>
<p><h2>IL PROGETTO DELLO STUDIO MVRDV</h2> <p>Costruito all'interno del Museumpark di Rotterdam, e adiacente al Museum Boijmans Van Beuningen, questo straordinario magazzino disporrà di una superficie di 15mila metri quadrati, distribuiti su sei livelli.    </p>
<p>Alta 39,5 metri, la struttura è composta da oltre 6mila metri quadrati di vetro, divisi in pannelli a specchio che riflettono il paesaggio circostante creando un accattivante dialogo con la città. Un aspetto, quest'ultimo, amplificato anche dal grande giardino pensile situato sul tetto dell'edificio, popolato da decine di betulle e abeti, e affiancato da uno spazio per eventi e dal ristorante del pluripremiato chef Jim de Jong. È qui che i visitatori, una volta conclusa l'esperienza di visita, potranno affacciarsi sullo splendido skyline della città, ammirando il paesaggio urbano da una prospettiva decisamente unica.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Depot Boijmans Van Beuningen © Ossip]</p> 

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