A Treviso torna il grande festival dedicato al fumetto

Dopo un anno di "riposo forzato” torna, a Treviso, l’atteso appuntamento dedicato alla nona arte: il Treviso Comic Book Festival. Inaugurata ieri, venerdì 24 settembre, la <a href="https://www.tcbf.it/21/" target="_blank">diciottesima edizione</a> della rassegna internazionale propone una serie di eventi che immergeranno, fino a domani, grandi e piccoli nel fantastico mondo dell’illustrazione e del fumetto. “‘Treviso Comic Book Festival’ diventa maggiorenne", ha affermato l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Treviso, Lavina Colonna Preti, "e lo fa con esposizioni di caratura internazionale, un workshop dedicato al maestro cartellonista Renato Casaro e la mostra dedicata al vignettista Ennio Comin, oltre all'ormai consolidata iniziativa delle vetrine decorate. ‘TBCF’ è in grado di coinvolgere, toccare temi e sensibilità, ma anche di far sognare e divertire i tantissimi visitatori”.
<h2>IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL</h2>
Nonostante la posticipazione all’anno prossimo della tradizionale mostra mercato, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/treviso-comic-book-festival-open-call" target="_blank">TCBF</a> continua a offrire un sorprendente ventaglio di iniziative che spaziano dalle attività laboratoriali ai talk con autori rinomati. Con diversi eventi collaterali e ben nove mostre in programma, il centro storico di Treviso si trasforma così in un luogo ideale per far prendere vita a universi magnifici e personaggi amati. Tra le varie sedi espositive ricordiamo Casa Robegan – Ca’ da Noal, che ospita quattro grandi mostre di cui una dedicata all’artista inglese Joe Kessler, e la Fondazione Benetton, le cui sale accolgono le personali Primitivo del futuro e Rhythmic space, rispettivamente di <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-davide-toffolo-remo-remotti" target="_blank">Davide Toffolo</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/libro-new-york-illustrazioni-lucio-schiavon" target="_blank">Lucio Schiavon</a> (quest'ultimo protagonista, insieme a Lorenzo Bolzoni e Riccardo Ali, anche di alcuni workshop previsti a Palazzo Giacomelli). Fra i prestigiosi ospiti invitati alle diverse conferenze online vale la pena ricordare anche Luca Genovese, Paolo Gallina, Francesco Cattani e l’autore statunitense Mark Crilley. 
 <h2>PAROLA AGLI ORGANIZZATORI</h2>
Come per ogni edizione, anche quest’anno non possono mancare il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/treviso-comic-book-festival-fumetto" target="_blank">progetto </a><a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/treviso-comic-book-festival-fumetto" target="_blank">Centovetrine</a> – che nell'arco di undici anni ha coinvolto più di quaranta artisti nella decorazione di oltre 300 vetrine di Treviso –, e il Premio Boscarato, dedicato alle più interessanti novità editoriali dell’anno. “Se nel 2020, nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo mantenuto fermi i punti saldi del ‘TCBF’ con una programmazione prevalentemente online”, hanno affermato gli organizzatori della manifestazione, “la XVIII edizione del festival segna la ripartenza con un calendario di eventi ampliato che vede il ritorno dei big internazionali in città e ben nove mostre in presenza nei palazzi, nelle strade e nelle piazze del centro storico. Un impegno che continua per la città e per la promozione dell’arte del fumetto e dell’illustrazione in vista di un 2022 a completo regime”. [Immagine in apertura: la vetrina di Paolo Gallina e Claudio Bandoli, 2019]

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Il cappello di Napoleone battuto all'asta per una cifra da capogiro

Quando si pensa a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/napoleone-isola-elba-mostra-anniversario" target="_blank">Napoleone</a> è inevitabile associare l'immagine del condottiero francese al suo iconico cappello. Pensate al dipinto di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/12/ricordando-jacques-louis-david" target="_blank">Jacques-Louis David</a> Bonaparte valica il Gran San Bernardo, con il copricapo dipinto bene in vista, a rendere ancora più nobile e austera la figura del generale. In occasione del bicentenario della morte dell'imperatore (scomparso il 5 maggio 1821), la casa d'aste <a href="https://www.sothebys.com/en/" target="_blank">Sotheby's</a> a recentemente ceduto al migliore offerente uno dei circa venti esemplari di cappelli in circolazione. 
<a name="auction-header-Desktop-container"></a> È successo lo scorso 22 settembre a Parigi, nell'ambito dell'evento Les Arts sous Influence. È qui che, tra oggetti e cimeli storici di straordinario valore, l'antico copricapo a bicorno è stato venduto al prezzo record di 1,2 milioni di euro. Una cifra eccezionale, che ha superato di gran lunga la <a href="https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/les-arts-sous-influence-napoleon/the-legendary-a-la-francaise-hat-of-emperor" target="_blank">stima iniziale</a> (tra i 500mila e i 700mila euro). 
<h2>NAPOLEONE E LA PASSIONE PER I CAPPELLI</h2> Indossato dall'imperatore francese durante la sua trionfale campagna del 1807, il copricapo è uno dei circa centoventi esemplari conservati in vita da Napoleone, grande appassionato di cappelli. Realizzato in feltro nero, con fascia interna in seta, l'indumento fu regalato dal valletto dell'imperatore a Jean-Baptiste Kuhnel, portiere del palazzo Bruhl-Marcolini di Dresda. Nel 1814 fu poi acquistato dal politico Sir Michael Shaw Stewart, che lo portò in Scozia. È qui che l'antico cappello fu tramandato di generazione in generazione, rimanendo di proprietà della famiglia fino al 2015 – quando fu venduto alla casa d'aste Christie's per oltre 386mila sterline. 
Tra gli altri cimeli battuti a cifre esorbitanti nel corso dello stesso evento, vale la pena menzionare il <a href="https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/les-arts-sous-influence-napoleon/a-cased-pair-of-french-flintlock-officers-pistols" target="_blank">set di pistole</a> regalato da Napoleone al duca Antonio Litta (venduto per 126mila euro) e una <a href="https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/les-arts-sous-influence-napoleon/a-pair-of-empire-patinated-and-gilt-bronze-six" target="_blank">coppia di candelabri in bronzo</a> attribuiti a Pierre-Philippe Thomire (battuti per 176mila euro). 
[Immagine in apertura: courtesy Sotheby’s / ArtDigital Studio. Imperial black felt Bicorne Campaign Hat Wore at Eylau and Friedland. Circa 1806. Est. : 400,000 – 600,000 EUR]

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