Future inventors è il nuovo progetto di educazione alle STEM

Scienza, tecnologia e arte si contaminano nell'innovativo percorso esperienziale di <a href="https://www.museoscienza.org/it/area-stampa/Future-Inventors" target="_blank">Future Inventors</a>, lo spazio educativo sviluppato da Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano e Fondazione Rocca nell'ambito dell'omonimo progetto di educazione alle STEM. Indirizzato ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni e ai loro docenti, il nuovo laboratorio sta per debuttare con un caleidoscopio di sorprendenti contenuti. Oltre al coinvolgimento di cinque scuole lombarde, che prenderanno parte all'iniziale fase di sperimentazione, Future Inventors sarà accessibile a tutti da sabato 4 dicembre, nella <a href="https://arte.sky.it/news/fausto-melotti-sette-savi-milano-museo-scienza-tecnologia" target="_blank">sede museale milanese</a>.<h2>EDUCARE ALLE STEM IN MODO INNOVATIVO</h2> Espressamente concepito dallo staff educativo del Museo e di Fondazione Rocca per superare la canonica distinzione tra materie scientifiche e artistiche, Future Inventors punta su proiezioni interattive, sound art, videomapping, pixel e algoritmi creativi per potenziare l'insegnamento delle discipline scientifico-tecnologiche in ambito scolastico. L'adozione di questi coinvolgenti strumenti intende ridefinire il tradizione approccio educativo alle STEM. Pedagogia, tecnologie digitali, linguaggi artistici ed espressivi d’avanguardia sono infatti integrati in percorsi di apprendimento che incentivano la sperimentazione, la manipolazione diretta e la partecipazione attiva degli studenti della scuola secondaria di I° grado. Parallelamente, grazie alla sua peculiare ibridazione fra STEM e Arte, digitale e analogico, fisico e virtuale, Future Inventors si rivolge anche al pubblico del museo milanese, traducendosi in un nuovo punto di forza dell'esperienza di visita. Secondo uno specifico calendario, percorsi e installazioni saranno infatti aperti a tutti; sarà sufficiente prenotare l'accesso a questi spazi al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso.<h2>LE INSTALLAZIONI DI FUTURE INVENTORS TRA STEM E ARTE</h2> Dato il carattere pluridisciplinare e la capillare diffusione fra le giovani generazioni, "Immagine" e "Suono" sono i due poli scelti come focus di Future Inventors. Di conseguenza, le numerose attività educative proposte, che prevedono l'impiego di strumenti analogici e digitali, sono state elaborate prendendo spunto da entrambe queste tematiche. Scendendo nel dettaglio, nel laboratorio i visitatori potranno sperimentare e comprendere le STEM e la cultura digitale attraverso percorsi e installazioni di arte digitale, queste ultime sviluppate in collaborazione con artisti come Gerhard Funk, Michael Bromley, Anders Lind, Machiel Veltkamp e Moritz Simon Geist. Qualche esempio? Media artist e robotic musician di base a Dresda, Geist è l'autore di Techno Robot, l'installazione sonora nella quale oggetti analogici e digitali insoliti possono essere combinati per generare i suoni. Il videomapping è protagonista inWall of Stools di Machiel Veltkamp del Hogeschool voor de Kunsten di Utrech, mentre nell’installazione interattiva di sound art Lines, opera del compositore svedese Anders Lind dell’Umeå University, le pareti diventano un pentagramma. Trait d'union dell'intero percorso è il pixel: oltre a essere l'elemento identificativo dello spazio fisico (è presente nel casellario per le sedute, nei tavoli e nel tabellone interattivo), viene dettagliatamente spiegato dallo "specchio meccanico" realizzato da Maximiliano Romero, Giovanni Borga, Rohan Vangal del Physical Computing Laboratory dell’Università IUAV. [Immagine in apertura: Future Inventors © Museo Scienza]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La collezione privata di Karl Lagerfeld all'asta da Sotheby's

Stilista, designer, fotografo, ma soprattutto icona pop: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/morte-karl-lagerfeld-moda" target="_blank">Karl Lagerfeld</a> è stato tutto questo e molto di più. A due anni dalla sua scomparsa, il geniale artista tedesco è ora protagonista di una sensazionale sessione d’asta che, da domani 3 dicembre, svelerà parte del famoso alone di mistero che ha sempre contraddistinto la sua figura. A ospitare l'evento sarà la sede parigina di <a href="https://arte.sky.it/news/asta-manifesto-futurismo" target="_blank">Sotheby’s</a>, che ha deciso di offrire al migliore offerente 650 lotti provenienti dalla collezione privata di Lagerfeld: un corpus di oggetti selezionatissimi che hanno caratterizzato le sue lussuose abitazioni.
 <h2>LA COLLEZIONE DI KARL LAGERFELD ALL’ASTA </h2>
Riconosciuto come un raffinato esteta, Karl Lagerfeld amava circondarsi di oggetti prestigiosi da allestire all’interno delle sue diverse residenze. All’interno della vendita sono infatti riunite decine di importanti pezzi di arti decorative dai quali emerge una varietà di stili che vanno dal XVIII secolo (come dimostrano le eleganti sculture e i lampadari in cristallo e bronzo dorato) fino all’Art Déco e al design contemporaneo; articoli sfarzosi (come ad esempio il letto regale di Luigi XVI con drappeggio di filo d'argento e lampassi di seta gialla), che si contrappongono a oggetti di design prodotti da artisti del calibro di Martin Szekely e Marc Newson. <h2>GLI OGGETTI IN VENDITA</h2> Questa originale sessione d’asta rappresenterà anche un’occasione unica per “entrare” all’interno di due sue abitazioni rimaste ancora inesplorate: l’appartamento parigino a due piani, in Rue des Saints-Pères (nel quale il design minimale si mescola in maniera decisa con le arti decorative), e una villa del XIX secolo situata a Louveciennes, vicino alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/reggia-versailles-google-tour-virtuale" target="_blank">reggia di Versailles</a>. Si aggiungono alla lista di cimeli in vendita anche i pregiati capi di abbigliamento che compongono il suo guardaroba. Qualche esempio? Alcune giacche provenienti dalle case di moda Yves Saint Laurent, Christian Dior e Maison Martin Margiela, e abiti firmati, ovviamente molti dei quali di colore nero. E poi ancora i suoi inseparabili guanti senza dita dalle tinte e le fantasie più stravaganti, album colmi di disegni, e perfino alcuni cuscini riservati al suo gatto Choupette, sui quali campeggia la frase “Ici, c’est la place du chat”. Altri tre cataloghi annunciati da Sotheby’s, contenenti diverse centinaia di altri lotti della collezione, saranno pubblicati nelle prossime settimane. 

[Immagine in apertura: Lot 708, Causse, Dix paires de mitaines, circa 2000, € 500-1000. Courtesy Sotheby's Paris]

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