A Helsinki sorgerà un grande museo dedicato all'architettura e al design

Sebbene ovunque nel mondo i musei siano alle prese con la sfida del rilancio post-pandemico, o come avviene in Italia restino in larga parte chiusi nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio, a non subire battute d'arresto sembrano essere i piani finalizzati alla nascita di nuove strutture culturali. A qualche giorno dalle notizie dell'imminente apertura a Miami dello spazio per l'arte immersiva Superblue e dell'inaugurazione dell'attesissimo M+ di Hong Kong, l'ultima novità sul fronte museale riaccende i riflettori sull'Europa, e in particolare su Helsinki.Il Ministero dell'Istruzione e della Cultura della Finlandia, insieme all'amministrazione comunale della capitale, ha appena istituito una nuova organizzazione che si occuperà del coordinamento del nascente museo per l'architettura e il design. A guidarla sarà Kaarina Gould, già direttrice del programma con cui Helsinki nel 2012 ha detenuto il titolo di Capitale mondiale del design e attuale direttrice esecutiva dell'Istituto di cultura finlandese di New York.<h2>IL MUSEO NAZIONALE DI HELSINKI</h2>La nuova istituzione museale sarà l'esito della fusione di due realtà esistenti, ovvero il Museum of Finnish Architecture e il Design Museum, e godrà dello status di "museo nazionale". A ospitarla sarà un edificio appositamente realizzato, che verrà costruito in un sito già individuato nell'area del porto di Helsinki; l'intervento architettonico è incluso in un più vasto piano di sviluppo di quel distretto della città. Sarà lanciato un concorso di progettazione architettonica ad hoc, previsto per i prossimi mesi.Indiscutibilmente riconosciuti come aspetti distintivi dell'identità finlandese, "il design e l'architettura giocano un ruolo sempre più cruciale nella risoluzione dei problemi globali", ha osservato Jan Vapaavuori, sindaco di Helsinki. "Non potrebbe esserci un momento più opportuno per creare un nuovo museo per l'architettura e il design", ha aggiunto. Del medesimo tono anche la dichiarazione di Anita Lehikoinen, Permanent Secretary del Ministero dell'Istruzione e della Cultura del Paese nordeuropeo: "L'architettura e il design sono i nostri punti di forza e svolgono un ruolo importante nel fornire soluzioni sostenibili per la società. Il nuovo museo riunisce contenuti, competenza e creatività unici. Stiamo lavorando a un museo di architettura e design di livello mondiale con un concetto che promuova nuove esperienze e intuizioni", ha sottolineato.[Immagine in apertura: The new museum of architecture and design is planned to be constructed in the South Harbour of Helsinki as part of the overall development of the district. Photographer: Ilmakuvaus Ruohonen]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Respinto il progetto del resort turistico nei pressi del tempio cambogiano di Angkor Wat

Prima che la pandemia provocasse lo stop senza precedenti del turismo internazionale, il sito archeologico di Angkor, in Cambogia, era considerato fra le mete più ambite dagli appassionati di civiltà antiche di tutti i continenti. Facile comprendere le ragioni di un così forte interesse: situato nei pressi della moderna città di Siem Reap, il vasto complesso di edifici, in larga parte religiosi, costituisce il più rilevante lascito dell'Impero Khmer dell'intero sud-est asiatico.Questo impareggiabile patrimonio architettonico, archeologico e paesaggistico ha recentemente rischiato di essere "messo in crisi" dalla costruzione di un resort turistico che sarebbe dovuto sorgere proprio alle porte del sito, iscritto dal 1992 nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Il piano prevedeva un investimento pari a 350 milioni di dollari da parte di una società con sede a Hong Kong: secondo fonti della stampa cambogiana, l'Angkor Lake of Wonder, come avrebbe dovuto chiamarsi, sarebbe stato costruito ad appena 500 metri dai confini meridionali esterni di Angkor.<h2>IL PROGETTO DEL RESORT A RIDOSSO DI ANGKOR WAT</h2>Ribattezzata "Disneyland Khmerfied", la struttura avrebbe incluso al proprio interno una serie di hotel, un parco divertimenti tematico, ampi giardini botanici, un'area commerciale; l'ultimazione della prima fase del complesso era prevista per il 2025. Nelle scorse settimane, l'annuncio del piano aveva sollevato non poche reazioni negative, suscitando profonda preoccupazione da parte dello stesso UNESCO e del World Monuments Fund (WMF) di New York. Troppo alto il pericolo di intaccare l'unicità di un monumento non solo unico nel suo genere, ma anche fortemente identitario della cultura storica cambogiana e dell'intera comunità locale.Anche per questo la notizia che il progetto è stato respinto dal Ministero della Cultura e delle Belle Arti del Paese orientale, diffusa pochi giorni fa per la prima volta dal Phnom Penh Post e poi rimbalzata sui media di tutto il mondo, è stata accolta con favore a livello internazionale. In particolare, in una nota il WMF, che è impegnato in vari interventi per la conservazione e tutela del complesso archeologico, ha commento che "l'inversione dei piani di sviluppo è una decisione positiva per la protezione di Angkor, delle comunità locali che gestiscono il parco archeologico". Per anni sottoposto alla forte pressione del turismo di massa, il fragile sito merita soprattutto il massimo sforzo collettivo in nome della sua salvaguardia e dello studio della civiltà artefice di questa affascinante opera.[Immagine in apertura: Angkor Wat, Krong Siem Reap, Cambodia. Photo by Vicky T on Unsplash]

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