Il piccolo borgo del Lazio rigenerato grazie alla street art

Sono sempre più frequenti i borghi e le realtà periferiche della nostra Penisola che si lasciano conquistare dal fenomeno della street art. Strumento di grande efficacia nella rigenerazione e nella rinascita di zone “marginali” del Paese, l'arte urbana si prepara a conquistare il piccolo Comune di Antrodoco, in provincia di Rieti. Domani, 26 giugno, si alzerà infatti il sipario su R/ESISTENZA – Street Art Gallery, il nuovo progetto culturale che ha visto coinvolti, a partire dal mese di marzo, alcuni dei nomi più blasonati della scena italiana. Chiamati a lavorare su aree diverse del territorio, Lucamaleonte, Alessandra Carloni, Neve e il duo Sten Lex hanno realizzato una serie di opere in maxi-formato, trasformando il borgo in una vera e propria galleria a cielo aperto.<h2>STREET ART E CONDIVISIONE</h2> I murales prodotti in questi mesi sotto la direzione di Marco Paciotti e Alin Cristofori saranno rivelati al pubblico in un evento ufficiale alle ore 11.30. Alla presentazione del progetto, vincitore del bando pubblico Lazio Street Art, seguirà il tour per conoscere da vicino i nuovi interventi urbani, in compagnia della storica dell'arte Angela Scilimati. L'obiettivo è fare dell'iniziativa un appuntamento annuale fisso, con la speranza di trasformare il piccolo borgo di Antrodoco in un simbolo di rinascita culturale, sostenibilità e condivisione. [Immagine in apertura: R/ESISTENZA – Street Art Gallery. Copyright 2021 Ondadurto Teatro. Artista: Alessandra Carloni]

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Il piccolo borgo del Lazio rigenerato grazie alla street art | Sky Arte

Palazzo Barberini accoglie il capolavoro di Giorgione in prestito da Budapest

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

La raccolta fondi per restaurare il "puppy” di Jeff Koons a Bilbao

Una delle opere più ammirate e fotografate della città di Bilbao chiede "soccorso" agli appassionati d'arte. Si tratta del celeberrimo Puppy di Jeff Koons, fiore all’occhiello del Guggenheim Museum. Collocata negli spazi esterni dell’istituzione dal 1997, la scultura rappresenta un cucciolo di West Highland Terrier interamente ricoperto di fiori. Una caratteristica che, se da una parte assicura un impatto visivo unico e decisamente spettacolare, dall'altra richiede frequente manutenzione e interventi conservativi necessari a contrastare i naturali effetti del tempo.<h2>SALVIAMO IL CUCCIOLO DI JEFF KOONS</h2> È per questo che, dopo un'attenta analisi da parte del dipartimento di conservazione del museo, l'istituzione di Bilbao ha deciso di avviare una campagna di crowdfunding mirata a raccogliere le risorse economiche utili al mantenimento dell'opera. L'obiettivo dell'iniziativa #BringPuppyToLife è raggiungere la quota di 100mila euro, cifra che consentirebbe una serie di interventi strutturali dedicati allo “scheletro” in acciaio e al sistema di irrigazione. I lavori di restauro di Puppy inizieranno dopo l'estate, in coincidenza con il prossimo cambio di fiori della scultura. Per contribuire e garantire un “futuro” al West Highland Terrier, basta dare il proprio contributo sull'<a href="https://davidaapuppy.guggenheim-bilbao.eus/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">apposita piattaforma</a> del museo. [Immagine in apertura: courtesy Guggenheim Museum Bilbao]

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La raccolta fondi per restaurare il "puppy” di Jeff Koons a Bilbao | Sky Arte

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Il piccolo borgo del Lazio rigenerato grazie alla street art

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