L'antica Cina in miniatura fra le pagine di un nuovo libro

Affonda le radici in epoche e vicende antiche il nuovo libro targato <a href="https://arte.sky.it/news/morte-franco-maria-ricci" target="_blank">Franco Maria Ricci </a>editore, a riprova dello straordinario interesse nutrito dal suo fondatore, scomparso lo scorso settembre, nei confronti dell'Oriente. La Chine en Miniature ‒ questo il titolo del libro (nell'immagine in apertura, courtesy l'editore) ‒ trae infatti origine dall'omonima pubblicazione stampata fra il 1811 e il 1812, una serie di sei piccoli volumi di cui lo stesso Franco Maria Ricci possedeva una copia nella sua biblioteca.<h2>LA CINA DEL '700 IN MINIATURA</h2> Gli intenti originari di questa impresa letteraria coincidono con la volontà di Luigi XV, appassionato della cultura orientale, di restituire l'essenza della Cina settecentesca attraverso un centinaio di miniature. Furono i due	preti	 cattolici	 cinesi	Aloys	 Ko	ed Etienne	Yang a cimentarsi nell'arduo compito, redigendo questa raccolta illustrata in Francia nell'arco di undici anni. Mezzo secolo più tardi, il tipografo e divulgatore Jean-Baptiste	Joseph	Breton attinse dalle preziose miniature per pubblicare, a Parigi, il compendio sulla Cina in sei volumi che rivive, oggi, nelle edizioni di Franco Maria Ricci. A emergere dalle tavole a	 colori e dalle	 descrizioni	 in	 lingua	 francese	 originale è uno spaccato della Cina dell'epoca, raccontata in tutte le sue sfumature: dalla corte	 dell’imperatore alla quotidianità del popolo, l'intera scala sociale cinese del tempo trova spazio fra le pagine del volume, evocando tradizioni, usanze e mestieri che non smettono di incuriosire.

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Tra le band più innovative della storia del rock, a livello mondiale, ci sono i Genesis. Il rock non è stato più lo stesso dopo l’avvento del gruppo britannico che – tra separazioni e riappacificazioni, cambi di stile e influenze – ha accompagnato il pubblico per oltre quarant’anni. Il docufilm Sum of the parts, in onda su Sky Arte mercoledì 11 agosto, è dedicato proprio alla storia della band che ha dato un nuovo significato al genere progressive. La pellicola riesce nel “miracolo” di radunare i cinque elementi originali per una lunga chiacchierata sul filo dei ricordi, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere da vicino uno dei gruppi cardine della musica recente.

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