
L'eredità di Mies van der Rohe in un nuovo volume
Architettura
18 luglio 2021

L'eredità di Mies van der Rohe in un nuovo volume
Architettura
18 luglio 2021
Che cos’è l’architettura, se non un’eterna sfida alla forza di gravità? Un nuovo libro si concentra su questo tema, celebrando il grande progettista tedesco Mies van der Rohe e il suo Padiglione Tedesco, ricostruito 35 anni fa a Barcellona.
Nel trentacinquesimo anniversario della "rinascita" del Padiglione di Barcellona – l’iconico edificio commissionato a Ludwig Mies van der Rohe e alla designer Lilly Reich dal governo tedesco come contributo effimero all’Esposizione Universale organizzata nel 1929 nella città catalana, e ricostruito fedelmente da un gruppo di architetti spagnoli tra il 1983 e il 1986 –, la fondazione intitolata al grande architetto ha pubblicato un libro che riflette sulla questione del “peso” in architettura.
Caratterizzato da linee pure e da una struttura semplice e visivamente leggera che lo rese un emblema dell’architettura moderna, il Padiglione Tedesco risolveva in maniera brillante e innovativa quel nodo progettuale, usando otto colonne cruciformi come unico sostegno della lastra di copertura. Nel 2016, questa soluzione era già stata celebrata con un’installazione che reinterpretava i pilastri, ormai visti come un tratto stilistico e non più soltanto come un elemento strutturale, utilizzando un centinaio di bidoni industriali salvati dalla discarica.
UN OMAGGIO A MIES VAN DER ROHE
The Expression of Weight, il volume fotografico firmato da Luis Martínez Santa-María e pubblicato dalla Fondazione Mies van der Rohe, nata proprio con lo scopo di ricreare il celebre padiglione nel capoluogo della Catalogna, prende in esame una serie di progetti architettonici e opere d’arte in cui la forza di gravità viene "sfidata" in maniera particolarmente efficace o sorprendente.
“L’espressione del peso è una questione con molte interconnessioni in architettura”, ha spiegato l’autore. “Le architetture si innalzano con lo scopo principale di sorreggere un carico, ed è proprio l’incontro con quel peso la fase più ardua, molto più del costruire una superficie orizzontale o dell’erigere un muro”.
[Immagine in apertura: Credit Fundació Mies van der Rohe]
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