La storia del tatuaggio raccontata da una delle sue leggende

Per chi ama il mondo del tattoo Henk Schiffmacher rappresenta una vera e propria istituzione. Tatuatore di celebrities come Antony Kiedis, Kurt Cobain, Keith Haring e Lemmy dei Motörhead, questo grosso omone barbuto – riconoscibile per il suo aspetto genuino e caloroso – è una leggenda dell'arte dell'inchiostro: uno della “vecchia scuola”, per intenderci, al lavoro nel suo studio di Amsterdam da molto (molto) prima che il tatuaggio diventasse una questione di tendenza.Il nuovo libro edito da <a href="https://www.taschen.com/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Taschen,</a> TATTOO. 1730s-1970s, è un omaggio alla sua fruttuosa produzione, ma anche e soprattutto alla sua vastissima collezione sul tema: un repertorio incredibile di oltre 40mila disegni, fotografie e manufatti provenienti da tutto il mondo, raccolti da Schiffmacher e dalla sua famiglia nel corso dei decenni.<h2>DUE SECOLI DI STORIA DEL TATUAGGIO</h2>Suddiviso in cinque capitoli, il libro – in formato XXL e stampato in 10mila copie numerate – ripercorre oltre due secoli di storia del tatuaggio, intrecciando le vicende universali legate a questa pratica millenaria alle battaglie, ai successi e ai traguardi raggiunti dal protagonista del volume.Ma oltre ai testi, ricchi di aneddoti e curati da Noel Daniel, a farla da padrone sono soprattutto le splendide double page e i dettagli dedicati a litografie, acqueforti, antiche attrezzature per tatuaggi, dipinti, poster, insegne e disegni rari di alcuni fra i più grandi maestri di quest’arte. Una ricognizione vastissima che parte dalle pratiche Māori e degli abitanti delle isole del Pacifico e risale fino ai nostri giorni, passando per le tradizioni dell’Asia e del Giappone. Un compendio da collezione, a metà fra libro di storia, libro d’arte e affascinante biografia.[Immagine in apertura: TATTOO. 1730s-1970s. Henk Schiffmacher's Private Collection, Taschen, 2020, p. 262. An album of original tattoo designs by unidentified British tattoo artist, ca. 1918–20s. Given the dress code back then, the private part of your body was much bigger than it is now. And inside this large private zone, they would put very private tattoos like these. Copyright: Courtesy of the Schiffmacher Tattoo Heritage]

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Sarà dedicato alla memoria della storica dell’arte, curatrice e autrice toscana Lara-Vinca Masini, scomparsa pochi giorni fa all'età di 94 anni, More Museum: il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamenti e nuovi scenari, il convegno online in programma giovedì 14 gennaio dalle ore 9:30 alle ore 19:00. Aperto dagli interventi del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, e del sindaco di Firenze, Dario Nardella, l'appuntamento è stato organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e rappresenta la prima occasione pubblica, dall'inizio della crisi sanitaria, di confronto e riflessione fra i direttori e i rappresentanti di musei e istituzioni culturali italiani.Anche nel settore culturale, come noto, l'emergenza dovuta alla pandemia ha aperto scenari imprevisti e drammatici, causando prolungati periodi di chiusure delle sedi museali, limitazioni negli accessi, annullamenti o modifiche significative nei progetti espositivi, crescenti difficoltà per i professionisti attivi a vario titolo in questo ambito. Parallelamente si è verificata una accelerazione nel ricorso al digitale come strumento di fruizione e conoscenza del patrimonio culturale: un processo che, sebbene non possa sostituire l'esperienza diretta di visita, in questi complessi mesi ha dimostrato di possedere significative potenzialità e ha aperto il campo a prospettive inedite.<h2>LA PAROLA A DIRETTORI DI MUSEI ED ESPERTI</h2>Il programma del convegno More Museum: il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamenti e nuovi scenari prevede una successione di dodici panel, della durata di trenta minuti ciascuno. L'introduzione è stata affidata a Massimo Osanna, direttore generale dei Musei Italiani, dopo il quale a prendere la parola saranno gli assessori alla cultura di Milano, Firenze e Torino.Si entrerà quindi nel vivo con le sessioni di cui saranno protagonisti i direttori e i presidenti dei principali musei italiani (o altri rappresentanti istituzionali), tre per ciascuna sessione del convegno. Previsti, fra gli altri, gli interventi di Christian Greco – direttore del Museo Egizio di Torino, Giovanna Melandri – presidente del MAXXI di Roma, Eike Schmidt – direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gabriel Zuchtriegel – direttore del Parco Archeologico di Paestum, Stefano Boeri – presidente della Triennale di Milano, Laura Valente – presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee e museo Madre di Napoli, Gabriella Belli – direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia e Alfonsina Russo – direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. More Museum: il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamenti e nuovi scenari potrà essere seguito online collegandosi a questo <a href="https://vimeo.com/event/596508/embed" target="_blank" rel="noopener noreferrer">link</a>.[Immagine in apertura: Gallerie degli Uffizi, Firenze. Photo by Matt Twyman on Unsplash]

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