A Milano la biennale di quartiere che viaggia anche in treno

Grazie a un efficace progetto di riqualificazione della periferia nord di Milano, NoLo (acronimo di “North of Loreto”) si è trasformato, negli ultimi anni, in un vero e proprio incubatore culturale. Fra le numerose iniziative artistiche che continuano a interessare l’intera zona vi è anche <a href="http://www.biennolo.org/" target="_blank">BienNoLo</a>, biennale a cielo aperto che, fino al 10 ottobre, prende forma tra strade ed edifici del sobborgo meneghino. Ideata da Carlo Vanoni, e curata con l'associazione ArtCityLab, la rassegna quest'anno vuole essere un momento di festa e condivisione (come suggerisce anche il titolo, tratto da un verso delle Odi di Orazio che recita: "Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus", “Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero”). Grande novità del nuovo appuntamento è il numero dei partecipanti, praticamente raddoppiato rispetto al debutto del 2019. Sono infatti più di cinquanta gli artisti invitati a prendere parte alla manifestazione. Fra i tanti nomi coinvolti spiccano quelli di Rebecca Agnes, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/mostra-loris-cecchini-t-fondaco-dei-tedeschi-venezia" target="_blank">Loris Cecchini</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/bologna-mostra-mambo-progetti-artista" target="_blank">Flavio Favelli</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/ra-di-martino-mostra-museo-novecento-firenze" target="_blank">Rä di Martino</a> e del giovane Giulio Alvigini, star di Instagram con il suo profilo di meme sul mondo dell’arte Make Italian Art Great Again. 
 <h2>IL PROGETTO SPECIALE DI IGOR EŠKINJA</h2>
Nell’ottica di far dialogare arte e vita quotidiana, l’ultima edizione di BienNoLo include anche l'intervento dell’artista croato Igor Eškinja in collaborazione con la società di trasporti Trenord. Intitolata Paesaggi imprevisti, l’opera si presenta come un’installazione ambientale allestita all’interno della carrozza di un treno. Fra macchie di colore giallo e brevi frasi nascoste, l’intervento di Eškinja ricopre letteralmente finestrini e superfici del vagone per invitare i viaggiatori a osservare il paesaggio da una prospettiva inedita. L'opera è "fruibile" tutti i giorni, fino al 10 ottobre, salendo a bordo del treno che percorre le linee Como-Saronno-Milano, Milano-Asso e S1 Saronno-Milano-Lodi. [Immagine in apertura: Bianco-Valente, Terra di me, 2018]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Tanino Liberatore, il Michelangelo del fumetto italiano

Fu <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/il-docu-film-che-racconta-il-concerto-di-frank-zappa-a-palermo" target="_blank">Frank Zappa</a> a soprannominare <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/12/tanino-liberatore-protagonista-al-museo-del-fumetto-di-cosenza" target="_blank">Tanino Liberatore</a> il "Michelangelo del fumetto". Un appellativo roboante, scelto appositamente dall'istrionico cantante per sintetizzare in maniera chiara e provocatoria le abilità tecniche del fumettista abruzzese. Bandiera storica della rivista Frigidaire, e prima ancora “colonna” del giornale underground Cannibale (sul quale esordisce alla fine degli anni Settanta illustrando storie scritte da Stefano Tamburini), Liberatore è al centro di una nuova rassegna espositiva: un progetto di larga portata, pensato per ripercorrere temi e personaggi della sua produzione. 
Sede ospite della mostra – dal titolo Tanino Liberatore. La Potenza del Segno – è la Rocca dei Rettori di Benevento, trasformata per l'occasione in un grande tempio della nona arte e della cultura pop. Sono più di ottanta, infatti, le opere proposte, fra tavole originali, schizzi e illustrazioni a olio e acquerello. 
<h2>I CORPI DI TANINO LIBERATORE</h2> A emergere è soprattutto la profonda maestria dell'autore nato in provincia di Chieti: sulla carta i corpi dei soggetti ritratti prendono forma e risaltano grazie alla cura minuziosa dei dettagli, portati alla luce attraverso una forma originalissima di iperrealismo "allucinato". Si tratta di corpi maschili (nei quali i muscoli vengono “scolpiti” come archetipo di forza), di corpi femminili (“Le donne che disegno sono quasi sempre quelle che vorrei”, dice l'artista), ma anche di corpi di androide. È il caso, quest'ultimo, del mitico Ranxerox – il “coatto sintetico” creato con Stefano Tamburini negli anni Ottanta. 
<h2>LA MOSTRA A BENEVENTO</h2> Realizzata nell'ambito di COMICON Extra – il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/comicon-extra-festival-fumetto" target="_blank">progetto di promozione della cultura del fumetto su tutto il territorio campano</a>, ideato nel 2020 come alternativa al festival COMICON durante la pandemia –, la rassegna include anche una selezione di inedite illustrazioni realizzate negli ultimi anni da Liberatore, nonché carte originali di Lucy, l'ultimo grande fumetto dell'artista dedicato al celebre australopiteco vissuto circa 3,2 milioni di anni fa in Etiopia. 
[Immagine in apertura: Courtesy Tanino Liberatore]

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