Addio a Carla Fracci, indimenticabile étoile

Leggerezza e poesia, tenacia e delicatezza. Carla Fracci era questo e molto di più, emblema della danza italiana e simbolo assoluto di questa disciplina. L’étoile della Scala è scomparsa questa mattina – 27 maggio – a Milano, in seguito alle complicazioni di un male incurabile con il quale conviveva da tempo. Combattuta con coraggio e riserbo, la malattia l'ha spenta all'età di 84 anni.Nata nel capoluogo meneghino il 20 agosto del 1936, Carla Fracci si avvicina alla danza giovanissima, su invito dei genitori. A dodici anni solca per la prima volta il palcoscenico come comparsa in La bella addormentata, insieme alla ballerina inglese Margot Fonteyn. Da quel momento in poi il percorso dell'artista prende il via, segnando una delle carriere più longeve e trionfali di sempre.<h2>CARLA FRACCI SUL PALCOSCENICO</h2>Nel 1955 debutta nella Cenerentola alla Scala di Milano, mentre a 22 anni, nel 1958, viene promossa prima ballerina del celebre teatro milanese, del quale rimarrà simbolo indiscusso per decenni.Tanti, tantissimi, i palchi che hanno accolto le performance della ballerina italiana: dal Royal Ballet di Londra allo Stuttgart Ballet, dal Royal Swedish Ballet di Stoccolma all'American Ballet Theatre di New York: veri e proprio templi della danza mondiale, sui quali Carla Fracci ha brillato da sola o accompagnata da partner straordinari come Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Gheorghe Iancu e Mikhail Baryshnikov. Tra i coreografi con i quali ha collaborato spiccano John Cranko, Ugo Dell'Ara, Lia Rodrigues e Glen Tetley.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Dai Massive Attack a Nick Cave: la lineup stellare del Primavera Sound 2022 a Barcellona

Se c'è una cosa che ci è mancata nel corso di questa pandemia è stata la possibilità di prendere parte a concerti ed eventi musicali, situazioni di contatto e assembramento per eccellenza. Lo sanno bene gli organizzatori del Primavera Sound, il grande festival di Barcellona atteso da ogni appassionato di musica per la lineup galattica proposta a ogni sua edizione.Ed è proprio per compensare il vuoto e il “silenzio” di questi ultimi due anni che la grande manifestazione torna, addirittura raddoppiando gli eventi.<h2>LA NUOVA EDIZIONE DEL PRIMAVERA SOUND</h2>Nato come festival dedicato alla musica indie, e affermatosi nell'arco di un ventennio come principale evento musicale europeo, il Primavera Sound 2022 farà il suo debutto il 2 giugno del prossimo anno, con un weekend all'insegna della trasversalità.Sui palchi della rassegna si esibiranno infatti (fino al 4 giugno) Massive Attack, Pavement, Tame Impala, The National e Strokes; e poi ancora Gorillaz, Nick Cave e Tyler, the Creator. Accanto agli headliner, capaci di spaziare dal rock all'hip hop all'elettronica, spiccano nomi affatto secondari: tra questi Napalm Death, Dinosaur Jr, Yo La Tengo e Kim Gordon. L'obiettivo, più che mai, è offrire al pubblico un cartellone ampio e per tutti i gusti, capace di estendere come mai prima nella storia del festival il perimetro dei generi musicali proposti.<h2>IL SECONDO WEEKEND</h2>Novità di questa edizione del festival saranno i concerti sparsi per i locali della città catalana: dal 5 all'8 giugno, infatti, moltissime band – anche in questo caso di grande qualità – faranno capolino in diverse location al chiuso e all'aperto di Barcellona: dagli Slowdive ai Sons of Kemet, da Jamie XX al grande Beck, chiamati ad allietare il pubblico con performance forse meno spettacolari rispetto a quelle degli stage principali, ma altrettanto valide e per certi versi più invitanti.L'ultimo weekend della rassegna, infine, vedrà come protagonisti ancora i palchi del Parc del Forum, dove – dal 9 all'11 giugno – band come Lorde, Yeah Yeah Yeahs, MIA, Mogwai e Jesus and Mary Chain torneranno a infiammare il pubblico con esibizioni di altissimo livello. E se il cartellone stellare non dovesse bastarvi, c'è sempre la serata in spiaggia il 12 giugno, per ballare in compagnia di Nina Kraviz, Peggy Gou e Nicola Cruz. Pronti a partire?[Immagine in apertura: Photo by Yvette de Wit on Unsplash]

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