Fotografo, illustratore, designer, regista, nonché caposaldo per eccellenza della Pop Art, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-18-ottobre-andy-warhol" target="_blank">Andy Warhol</a> non smette di affascinare con le sue opere, capaci di tenere testa allo scorrere del tempo grazie a una sorprendente attualità. Ne è prova la mostra in arrivo al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera il prossimo 10 novembre: 140 lavori dell'istrionico artista ne ripercorrono la storia e la poetica, gettando nuova luce su uno degli autori più amati e discussi dell'epoca contemporanea. Fino al 20 marzo 2022, Andy Warhol. ICONS!, curata da Nicolas Ballario ed Edoardo Falcioni, analizzerà l'attitudine warholiana a leggere e interpretare le dinamiche sociali del proprio tempo, dal consumismo al ruolo dei mass media fino alla delineazione di una cultura di massa che, a partire dagli anni Sessanta, ha sviluppato una forma e delle peculiarità via via più definite nell'immaginario collettivo americano e non solo.<h2>ANDY WARHOL A PONTEDERA</h2> Ed è nell'immaginario collettivo che affondano le radici le icone della pubblicità, del cinema, del marketing trasformate da Warhol in feticci del tempo presente ed "eternate" in opere entrate a loro volta nel panorama visivo contemporaneo: da Liz Taylor a Marilyn Monroe, dalle lattine di Campbell’s Soup alle banconote, i soggetti di Warhol, ripetuti e moltiplicati, diventano la grammatica di un linguaggio massificato e saturo di colori, rispetto al quale l'artista è spettatore e al contempo voce narrante. La mostra rientra fra le iniziative del progetto culturale e di arte urbana Natale ad Arte ‒ Pontedera 2021, promosso dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, in collaborazione con il Comune di Pontedera. Una iniziativa che tiene accesi i riflettori sulla creatività e che offre a cittadini e visitatori l'opportunità di entrare in contatto con l'arte e i suoi protagonisti. [Immagine in apertura: Andy Warhol, Liz, 1964. Serigrafia su carta, 58,7x58,7 cm. Collezione privata © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2021 per A. Warhol]

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Aperto a Francoforte il museo del Romanticismo tedesco

Nonostante l'incertezza e le restrizioni che caratterizzano l'attuale fase storica, in Germania l'anno che si avvia verso la chiusura è stato contrassegnato da importanti traguardi in ambito culturale. A Berlino, la <a href="https://www.smb.museum/en/museums-institutions/neue-nationalgalerie/home/" target="_blank">Neue Nationalgalerie</a> progettata dall'architetto <a href="https://arte.sky.it/news/libro-mies-van-der-rohe-barcellona-peso" target="_blank">Mies van der Rohe</a> e considerata un'<a href="https://arte.sky.it/news/riapertura-neue-nationalgalerie-berlino-mies-van-der-rohe" target="_blank">icona dell'architettura del XX secolo</a>, è tornata ad accogliere i visitatori dopo la chiusura per ristrutturazione. Spostandoci dalla capitale a Francoforte, si registrano almeno due novità di rilievo sul fronte museale. Punto di riferimento finanziario del Paese ed europeo, la città si è recentemente arricchita di un nuovo indirizzo, grazie all'apertura del Deutsche Romantik-Museum, prima istituzione a livello internazionale focalizzata sul Romanticismo tedesco, oltre ad aver rinnovato l'esistente Dialogmuseum.<h2>IL MUSEO DEL ROMANTICISMO TEDESCO </h2> Diffuso in Europa fra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX, con peculiari declinazioni regionali nelle arti visive, nella musica e nella letteratura, il Romanticismo nacque e si sviluppò in Germania. Sulla sua genesi e crescita, nonché sugli autori che contribuirono alla sua ascesa e sulle loro opere, si concentrano l'attività e il programma culturale del nuovo Deutsche Romantik-Museum. Aperto il 14 settembre scorso, dopo quasi un decennio di lavori, è situato nel centro storico di Francoforte; condivide parte delle facciate, alcuni spazi interni (come il foyer) e la mission con l'adiacente Goethe-Haus, casa natale del celebre scrittore. Nel complesso, l'edificio museale dispone di un'area espositiva di circa 1.200 metri quadrati, distribuiti su tre livelli e in venticinque sale; ulteriori 400 metri quadrati sono riservati alle mostre temporanee.<h2>UN'IMMERSIONE NELL'ERA ROMANTICA</h2> Manoscritti, opere grafiche, dipinti, partiture musicali e oggetti di uso quotidiano costituiscono il fulcro del percorso espositivo, concepito per illustrare ai visitatori gli aspetti distintivi del Romanticismo tedesco. A scandire questo inedito racconto sono preziose testimonianze dell'epoca, come le bozze di Schumann per la composizione Faust di Goethe o i manoscritti di Clemens e Bettine Brentano, Novalis e di suo fratello Schlegel e di altri autori ancora. Immancabile il focus sulla pittura romantica, qui documentata da dipinti come Stella della sera di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/allalte-nationalgalerie-di-berlino-prende-vita-il-capolavoro-di-friedrich" target="_blank">Friedrich</a> e Incubo di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/mostra-johann-heinrich-fussli-kunstmuseum-basilea" target="_blank">Füssli</a>; nella collezione permanente spazio anche alla ricerca grafica, con opere come le stampe di Runge. Atmosfere e protagonisti di un'epoca chiave per il panorama culturale tedesco ed europeo vengono inoltre evocati anche attraverso il supporto di strumenti multimediali. [Immagine in apertura: Deutsches Romantik-Musuem © Freies Deutsches Hochstift. Photo Alexander Paul Englert]

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