Le anticipazioni della mostra-evento di Anish Kapoor a Venezia

Si preannuncia una delle mostre clou della settimana inaugurale della <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-arte-venezia-2022-titolo-temi-cecilia-alemani" target="_blank">Biennale Arte 2022</a>, posticipata a causa della pandemia. A rendere l'attesa ancora più trepidante hanno contribuito le novità annunciate da Anish Kapoor e dal curatore Taco Dibbits durante la conferenza stampa ospitata dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che faranno da cornice alla poderosa personale dell'artista originario di Mumbai. Ma non saranno le sole. Ad accogliere gli interventi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/mostra-anish-kapoor-gallerie-accademia-venezia" target="_blank">Anish Kapoor</a>, dal 20 aprile al 9 ottobre 2022, sarà infatti anche <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/venezia-palazzo-manfrin-anish-kapoor" target="_blank">Palazzo Manfrin</a>, storico edificio lagunare scelto dall'artista come futura "dimora" della sua Fondazione. Il dialogo che si innescherà tra le <a href="https://arte.sky.it/foto/nuovi-saloni-gallerie-accademia-venezia" target="_blank">Gallerie dell'Accademia</a> e il palazzo attualmente sottoposto a restauro nel sestiere di Cannaregio, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, riporta in vita un legame antico, una sorta di fil rouge teso fra le due sedi.<h2>LA MOSTRA DI KAPOOR A VENEZIA</h2> Acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, dedito al commercio di tabacco, il palazzo divenne ben presto custode della sua oculata collezione di opere d'arte, strutturata con la consulenza di esperti del settore e studiosi. Dopo la morte del conte, gli eredi decisero di mettere in vendita, attorno alla metà dell'Ottocento, la quadreria e, per volere del governo austriaco, ventuno dipinti ‒ tra cui La Vecchia e La Tempesta di Giorgione ‒ confluirono nella raccolta delle Gallerie dell'Accademia, dove si trovano tuttora. La mostra di Kapoor, che affiancherà opere storiche e interventi inediti e recenti, alcuni dei quali ottenuti ricorrendo al nero assoluto ‒ un pigmento ad alto tasso tecnologico capace di azzerare la percezione dei supporti che lo accolgono e di cui l'artista detiene l'esclusiva ‒, prenderà quindi forma in un gioco di corrispondenze tra passato e futuro, usando la città di Venezia come bussola per guardare alle future attività della sua Fondazione. [Immagine in apertura: Anish Kapoor, Symphony for a Beloved Sun, 2013. Stainless steel, wax, conveyor belts. Dimensions variable. Photograph Dave Morgan © AnishKapoor. All rights reserved SIAE, 2021]

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A Bergamo un nuovo spazio indipendente dedicato al disegno

Strumento essenziale per confrontarsi con la realtà che ci circonda, il disegno è sempre stato profondamente radicato nella tradizione artistica del nostro Paese. Da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/natale-assisi-affreschi-giotto-proiezioni" target="_blank">Giotto</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/cimabue-dipinto-francia" target="_blank">Cimabue</a> ai grandi maestri rinascimentali, da <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-giorgio-lodi-casa-morandi-bologna" target="_blank">Giorgio Morandi</a> fino ad artisti contemporanei quali <a href="https://arte.sky.it/news/alighiero-boetti-documentario-filtro-anniversario" target="_blank">Boetti</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/matera-alberga-prosegue-con-larte-di-giuseppe-stampone" target="_blank">Giuseppe Stampone</a>, sono innumerevoli i momenti della storia dell’arte italiana in cui la tecnica del disegno ha giocato un ruolo fondamentale. Con l’intenzione di approfondire la funzione di questa pratica nell’arte contemporanea, tre artisti hanno recentemente dato vita a un nuovo spazio indipendente alle porte di <a href="https://arte.sky.it/news/festival-bergamo-periferia" target="_blank">Bergamo</a>.
<h2>IL NUOVO SPAZIO INDIPENDENTE THE DRAWING HALL</h2>
The Drawing Hall è nata dalla mente dell'artista<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/arte-beneficenza-mastrovito-berruti-coronavirus" target="_blank"> Andrea Mastrovito</a>, del regista Marco Marcassoli e del fotografo e visual designer Walter Carrera. Nell’ottica di creare una sorta di mappatura dei creativi nostrani legati alla pratica del disegno, il progetto si avvale della preziosa collaborazione di colleghi, curatori e professionisti del settore. L’obiettivo finale è presentare periodicamente la ricerca di alcuni protagonisti del contemporaneo per illutsrare le molte declinazioni che il disegno può assumere oggi. A corredare ogni appuntamento sarà la pubblicazione di un Quaderno speciale che racchiude sia il momento espositivo sia un apposito testo critico a opera di alcuni rappresentanti del mondo dell’arte contemporanea.
<h2>LA MOSTRA DI ANDREA MASTROVITO</h2>
Inaugurato nella giornata di sabato 13 novembre, il nuovo spazio bergamasco accoglie la mostra personale di Andrea Mastrovito. Intitolata GV 19,30, l’esposizione comprende un corpus di 25 opere selezionate tra le centinaia di disegni che l’artista ha prodotto per la realizzazione del progetto destinato alla Chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo. Accompagna la mostra Accarezzare con la matita, il volume che trae ispirazione dal videodocumentario Un luogo una carezza (di Marco Marcassoli) per raccontare la produzione delle grandi vetrate absidali progettate da Mastrovito nel polo ospedaliero bergamasco. [Immagine in apertura: Andrea Mastrovito, Pavone, schizzo preparatorio per l’abside centrale, 2011, matita su carta, 14,8 x 21 cm, courtesy l'artista]

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