Tutte le donne dell'architettura al MAXXI

A qualche giorno di distanza dalla nomina dell'architetta <a href="https://arte.sky.it/news/curatrice-biennale-architettura-2023-lesley-lokko" target="_blank">Lesley Lokko</a> a direttrice della Biennale di Architettura 2023, seconda donna a ricevere l'incarico dopo la giapponese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/dal-giappone-a-roma-al-maxxi-arriva-kazuyo-sejima" target="_blank">Kazuyo Sejima</a>, al MAXXI di Roma è stata inaugurata la mostra BUONE NUOVE. donne in architettura. Verificatisi quasi in contemporanea, questi due "eventi" si aggiungono ai segni incontrovertibili che confermano uno dei fenomeni in corso, a livello globale, nella professione architettonica. A fornire una precisa definizione di quando sta accadendo è il team curatoriale della mostra, formato da Pippo Ciorra, Elena Motisi ed Elena Tinacci, che si è espresso in termini di "crescente processo di liberazione del mondo professionale dell’architettura da pregiudizi e abitudini che spesso hanno frenato l’affermazione delle donne e di altri soggetti "non-standard" (collettivi, coppie, formazioni aperte)." Un'autentica "mutazione antropologica", dopo decenni contrassegnati dal dominio maschile e dallo stereotipo del "grande maestro", che merita di essere indagata in associazione alle profonde evoluzioni sociali del nostro tempo. <h2>85 ARCHITETTE IN MOSTRA AL MAXXI</h2> Sono quattro le sezioni tematiche di BUONE NUOVE. donne in architettura, il cui progetto di allestimento porta la firma dell'architetta italiana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/lo-speciale-programma-per-lultimo-weekend-di-manifesta-12" target="_blank">Matilde Cassani</a>. Visitabile fino all’11 settembre 2022, la mostra si snoda fra le aree identificate dai vocaboli Storie, Pratiche, Narrazioni, Visioni; include inoltre un’installazione site specific della progettista messicana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/06/svelato-londra-il-nuovo-serpentine-pavilion-di-frida-escobedo" target="_blank">Frida Escobedo</a>. L'incipit del percorso espositivo è affidato alla presentazione di 85 architette e studiose di architettura che si sono distinte in tutto il mondo nel corso del Novecento e nei primi decenni del nuovo secolo. Documenti, fotografie, carteggi, modelli proposti in questa sezione ricostruiscono le parabole di riconosciute pioniere del design, come <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/mostra-charlotte-perriand-parigi-fondation-louis-vuitton" target="_blank">Charlotte Perriand</a> ed <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/in-un-fumetto-la-storia-di-eileen-gray-e-della-villa-e-1027" target="_blank">Eileen Gray</a>. Parallelamente la rassegna fa luce anche su figure meno conosciute dal grande pubblico, che hanno tuttavia contribuito in maniera rilevante alla crescita e all'innovazione della professione. <h2>ANCHE UN'INSTALLAZIONE DI FRIDA ESCOBEDO</h2> L'attenzione si concentra quindi sulla produzione architettonica con gli undici focus, dedicati ad altrettante architette contemporanee, della sezione Pratiche. Protagoniste sono progettiste considerate punti di riferimento internazionali per le rispettive ricerche: dalla statunitense Jeanne Gang alle irlandesi <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/pritzker-prize-yvonne-farrell-shelley-mcnamara-edifici" target="_blank">Yvonne Farrel e Shelley McNamara</a>, fondatrici di Grafton Architects e vincitrici del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/architettura-yvonne-farrell-shelley-mcnamara-premio-pritzker-prize-2020" target="_blank">Pritzker Architecture Prize 2020</a>; dall'indiana <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/mostre-2021-architettura-biennali" target="_blank">Anupama Kundoo</a> alla nigerina Mariam Kamara, passando per<a href="https://arte.sky.it/news/chiesa-benedetta-tagliabue-enzo-cucchi-ferrara" target="_blank"> Benedetta Tagliabue</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/dorte-mandrup-progetto-osservatorio-balene-norvegia" target="_blank">Dorte Mandrup</a> e Lu Wenyu, fra le altre. A prendere letteralmente la parola sono quindi le ricercatrici, curatrici, studiose, direttrici di riviste scelte per il capitolo Narrazioni, scandito da dodici video-interviste realizzate dal collettivo Mies.TV. Concludono la rassegna i cinque video prodotti nell’ambito del programma Future Architecture Platform per la sezione Visioni, in cui viene esaminato il rapporto tra identità di genere e spazio, e Unseen, l'installazione che Escobedo ha progettato per questa occasione. Già autrice del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/06/una-passeggiata-fotografica-nel-serpentine-pavilion-di-frida-escobedo" target="_blank">Serpentine Pavilion 2018</a>, l'architetta messicana con questo intervento rende omaggio alla designer tedesca <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/approda-al-guggenheim-di-bilbao-larte-tessile-di-anni-albers" target="_blank">Anni Albers</a>, nell'ambito di una più ampia riflessione sull'invisibilità femminile in architettura. [Immagine in apertura: Jeanne Gang. Credit: Ethan Hill]

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Costruito alla fine del Cinquecento come residenza papale, e utilizzato nei secoli successivi per ospitare prima la figura del re e poi quella del Presidente della Repubblica, il Palazzo del Quirinale è oggi considerato uno dei simboli principali dello Stato italiano: un luogo unico al mondo che è, al tempo stesso, emblema della cultura del nostro Paese. Ricco di storia e di preziose opere d’arte, l’antico edificio si staglia nel cuore di Roma come un rarissimo gioiello da custodire e valorizzare. Definito dall’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la “casa di tutti gli italiani”, il palazzo è finalmente pronto ad accogliere chiunque – e in qualsiasi momento – all’interno dei suoi magnifici saloni. 
<h2>IL PROGETTO DI GOOGLE ARTS & CULTURE</h2>
Da oggi è infatti possibile accedere agli spazi del Quirinale stando comodamente seduti nella propria abitazione. In che modo? Con <a href="https://artsandculture.google.com/" target="_blank">Google Arts & Culture</a>, la piattaforma educativa del colosso di Internet concepita per promuovere e diffondere il patrimonio artistico e culturale del nostro pianeta. Ai numerosi <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/archeologia-storia-egitto-google-arts-culture" target="_blank">musei e monumenti</a> raccolti nell’ambizioso portale si aggiunge adesso anche lo straordinario Palazzo del Quirinale: un’occasione unica per scoprire e ammirare tutto lo splendore conservato all’interno dello storico edificio. Fra sezioni monotematiche, fotografie ad altissima risoluzione, schede di approfondimento e audio esplicativi, il Quirinale invita così i visitatori a cominciare un fantastico tour interattivo. 
 <h2>IL TOUR VIRTUALE DEL PALAZZO DEL QUIRINALE</h2> Una volta entrati nel portale si ha la possibilità di scegliere il proprio itinerario selezionando gli argomenti, le opere o gli ambienti che destano maggiore curiosità. Un viaggio, quello proposto da Google, che consente di costruire il proprio percorso lasciandosi guidare dai numerosi contenuti multimediali che compongono l’intera esperienza. Data l’enorme quantità di meraviglie presenti al suo interno, partire alla volta del Palazzo del Quirinale non è un’operazione semplice. Sicuramente, però, può essere d’aiuto iniziare dal <a href="https://artsandculture.google.com/partner/palazzo-del-quirinale" target="_blank">cortile d’Onore</a>: l’imponente piazza porticata dalla quale si possono ammirare la Palazzina Gregoriana (edificio progettato da Ottaviano Mascarino ed edificata tra il 1583 e il 1585 per volontà di Papa Gregorio XIII) e il Torrino del Quirinale (caratterizzato da un grande orologio con quadrante “alla romana” e dal mosaico con la Madonna e il Bambino benedicente di Giuseppe Conti). <h2>GLI AMBIENTI DEL QUIRINALE </h2> Da qui si può accedere agli spazi più importanti del palazzo tramite il sontuoso scalone d’Onore: un’eccezionale opera architettonica che introduce lo spettatore nei meandri delle sue fantastiche sale. Fra i tanti magnifici saloni dell'edificio non possiamo non menzionare la spettacolare sala dello Zodiaco, caratterizzata da affreschi e oggetti di arredo ispirati ai dodici segni zodiacali, il salone delle Feste (adibito a pranzi e cerimonie) e il solenne salone dei Corazzieri, la sala più grande dell’edificio, contraddistinta da un maestoso soffitto ligneo e dai pavimenti in marmo policromo. E poi ancora l’incredibile Cappella Paolina – voluta da Papa V Paolo Borghese su modello della Cappella Sistina –, la sala degli Specchi e lo studio del Presidente della Repubblica.
[Immagine in apertura: Palazzo del Quirinale, Google Arts & Culture]

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