A Beirut una mostra di arte "ferita" per ricordare l'esplosione del 4 agosto

Sono trascorsi alcuni mesi da quel fatidico pomeriggio del 4 agosto, quando Beirut si ritrovò vittima di una potentissima esplosione verificatasi nella zona del porto, causando perdite umane e danni alla struttura architettonica urbana, eppure il ricordo dell'evento resta scolpito nella mente dei suoi abitanti e nell'immaginario internazionale.Dopo la mobilitazione dell'UNESCO per sostenere il patrimonio culturale locale e il lancio della lotteria per prestare aiuto alla comunità creativa, il mondo dell'arte torna a riflettere sulle conseguenze e le implicazioni di un evento che ha lasciato un segno profondo nella storia collettiva della città.<h2>LA MOSTRA A BEIRUT DOPO L'ESPLOSIONE</h2>Momentaneamente chiusa per effetto della pandemia, ma pronta a riaprire i battenti dal 1° al 14 febbraio, la mostra L'Art Blessé, curata da Jean-Louis Mainguy negli ambienti di Villa Audi, sede museale dedicata al mosaico, pesantemente danneggiata dall'esplosione, prende in esame il tema della ferita declinandolo nel linguaggio dell'arte.Riunendo opere a loro volta danneggiate dalla detonazione e lavori ispirati al tragico evento, posti in dialogo con la tradizione letteraria e musicale libanese, la rassegna si sofferma sul significato di perdita, esponendone gli effetti ed echeggiando il senso di smarrimento vissuto dagli artisti. Tuttavia la ferita diventa anche un "varco" attraverso il quale riconnettere passato e futuro, uno strumento da mettere in campo per ricucire gli strappi e ricostruire, senza dimenticare quanto è andato perduto.[Immagine in apertura: veduta della mostra L'Art Blessé presso Villa Audi, a Beirut. Courtesy Villa Audi]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

L'universo creativo di Gianni Rodari dalla A alla Z

Sono passati pochi giorni dalla chiusura del 2020, anno delle celebrazioni legate al centenario della nascita di Gianni Rodari. Ricordato in tutto il Paese con un gran numero di eventi, conferenze, mostre e pubblicazioni dedicate alla sua straordinaria attività, lo scrittore – uno dei più amati del Novecento italiano – è attualmente protagonista del nuovo volume edito da Electa (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina).<h2>UN OMAGGIO AL GENIO DI RODARI</h2>Curato da Pino Boero e Vanessa Roghi, Rodari A-Z è il secondo titolo della nuova collana Enciclopedia. Così come già per il precedente cofanetto in omaggio a Savinio, il libro presenta una folta successione di lemmi disposti in ordine alfabetico e illustrati da 56 protagonisti della cultura internazionale: professori, pedagogisti, intellettuali, giornalisti e accademici, invitati a dare il loro punto di vista sull'eclettica attività dell'autore di Omegna.Il risultato è un racconto corale frammentato ed eloquente sull'universo “rodariano”. Un'opera multidisciplinare, che tocca fotografia, scrittura e illustrazione, restituendo un profilo inedito del noto inventore di favole e filastrocche. “A noi sembra che nascano sempre nuovi motivi di interesse e di cose da dire su Gianni Rodari”, spiegano i curatori del libro, “e che l’oceano Rodari sia attraversabile soltanto insieme, con un lavoro collettivo, polifonico. A Rodari, ne siamo certi, sarebbe piaciuto”.

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

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