La<a href="https://arte.sky.it/news/fiera-milano-miart" target="_blank"> settimana dell’arte</a> milanese ritorna alla grande con un ricchissimo calendario di eventi. Sono tante, infatti, le istituzioni e le realtà culturali che offrono al pubblico rassegne da non perdere e tra queste vi è anche Palazzo Reale. A inaugurare la stagione autunnale del museo meneghino sarà l’importante mostra dedicata al genio di Claude Monet. Dal 18 settembre al 30 gennaio sarà infatti possibile ammirare una selezione di 53 capolavori provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi. L’iniziativa, inserita all’interno del progetto museologico ed espositivo Musei del mondo a Palazzo Reale, si avvale anche della preziosa collaborazione con l’Académie des Beaux-Arts – Institut de France. <h2>LA GRANDE MOSTRA SU MONET</h2> Con la curatela di Marianne Mathieu, direttrice scientifica del museo parigino, il percorso espositivo della mostra <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-manet-milano-palazzo-reale" target="_blank">Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi</a> è scandito da sette sezioni che daranno allo spettatore la possibilità di immergersi nell’universo pittorico di Monet, respirando le atmosfere che hanno contribuito alla fama internazionale dell’Impressionismo. Fra le opere esposte non compaiono soltanto iconici capolavori come Charing Cross (1899-1901), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) o le Ninfee (monumentale ciclo pittorico realizzato tra il 1916 e il 1919), ma anche lavori che il Maestro impressionista ha sempre custodito con gelosia, evitando addirittura di destinarli al mercato dell’arte.<h2>L’ULTIMO CAPOLAVORO DI MONET</h2> Tutta la magia della pittura di Monet la si può ritrovare soprattutto in uno dei pezzi forti della mostra: Le rose, l’ultimo grande capolavoro eseguito dall’artista tra il 1925 e il 1926. Contraddistinte da una corposità quasi palpabile, le pennellate che costituiscono il dipinto sembrano donare al soggetto una forma astratta ante litteram. A riprova dell'afflato pioneristico della pittura di Claude Monet. [Immagine in apertura: Claude Monet, Iris, 1924-25 circa. Olio su tela, 105 x 73 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet, legs Michel Monet, 1966. Inv. 5076 © Musée Marmottan Monet, Académie des Beaux-Arts, Parigi]

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La musica è tutta da disegnare grazie a una nuova call per illustratori

Quanti modi ci sono per raccontare la musica? E tra questi il disegno è una possibile opzione? Ne è decisamente convinta la Fondazione Toscanini, l'istituzione con sede a Parma nata con l'intento di diffondere e valorizzare il lascito artistico dello storico direttore d’orchestra a cui è dedicata. 
Costituita ufficialmente nel 1994, la fondazione indice oggi un nuovo bando pubblico: un contest per giovani fumettisti e illustratori invitati a dare sfogo alla propria creatività raccontando la musica attraverso disegni e comics inediti. 
<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2> Destinato ad autori tra i 18 e i 35 anni, il concorso – dal titolo Nuovi modi di vedere la musica – rappresenta un'interessante occasione per favorire il dialogo tra musica e arti visive. In risposta al tema La musica necessaria, i partecipanti sono infatti chiamati a realizzare una serie di tavole illustrate o brevi storie a fumetti adattabili sia alla sfera fisica che digitale. 
Le opere dovranno essere inviate, corredate di portfolio artistico e brevi didascalie, entro il prossimo 4 ottobre. Una giuria di esperti, composta da rappresentanti de La Toscanini e del Comune di Parma, valuterà gli elaborati, annunciando il vincitore entro il 10 dello stesso mese. L'artista selezionato riceverà un contratto di collaborazione e un compenso economico pari a mille euro, per l'elaborazione di quattro tavole illustrate o fumetti da inserire nei magazine che accompagneranno la stagione concertistica 2021/2022. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare l'<a href="https://www.fondazionetoscanini.it/it/open-call-4-artists-under35/" target="_blank">apposita pagina web</a>. 
[Immagine in apertura: Photo by Tamanna Rumee on Unsplash]

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