La mostra-studio sulle copie della Monna Lisa di Leonardo

Quando si pensa a <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-disegni-leonardo-da-vinci-torino-musei-reali" target="_blank">Leonardo da Vinci</a>, è impossibile non associare il suo nome a una delle opere più conosciute al mondo, la Monna Lisa. Proprio il capolavoro leonardesco per antonomasia è il fulcro della mostra Leonardo and the copy of the Mona Lisa. New approaches to the artist’s studio practices, allestita al Museo Nacional del Prado di Madrid fino al 23 gennaio prossimo. Frutto di un attento lavoro di ricerca che ha preso le mosse dalla copia della Monna Lisa custodita dal museo madrileno, l'esposizione approfondisce lo studio delle opere realizzate dalla cerchia di allievi e seguaci di Leonardo, sottolineando l'influenza esercitata dall'artista sui suoi successori e anche le modalità con cui il maestro rinascimentale seppe trasmettere i propri insegnamenti a chi ne frequentava la bottega.<h2>LEONARDO MAESTRO ESEMPLARE</h2> La bussola che ha orientato questa affascinante indagine è l'inossidabile Monna Lisa, le cui copie, autorizzate dallo stesso Leonardo e ideate a partire dai suoi prototipi, sono in mostra nel museo spagnolo. Attraverso il cospicuo gruppo di lavori esposti, i disegni che li accompagnano e gli esiti degli studi condotti su di essi ricorrendo alla tecnica della riflettografia a infrarosso, è possibile delineare l'approccio didattico adottato da Leonardo nei confronti dei suoi allievi, svelando alcune peculiarità meno note del genio toscano. La copia della Monna Lisa conservata al Prado, riconosciuta come la più antica e la più "densa" di indizi rispetto alle attività che si svolgevano nella bottega di Leonardo, diventa quindi uno strumento fondamentale per aggiungere un importante tassello alla conoscenza dell'opera vinciana, assegnando così una nuova sfumatura all'appellativo di "maestro" spesso associato alla figura di Leonardo. [Immagine in apertura: Detail of The Mona Lisa (after restoration). Studio of Leonardo da Vinci, authorised and supervised by him. Oil on panel, 76.3 x 57 cm. 1507/8–1513/16. Madrid, Museo Nacional del Prado]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La figlia di Picasso ha donato nove opere del padre alla Francia

Ospitato nel palazzo Salé, nel quartiere Le Marais di Parigi, il <a href="https://arte.sky.it/news/musee-picasso-eventi-parigi" target="_blank">Museo Picasso</a> è una delle principali istituzioni al mondo dedicate alla conservazione e alla promozione del patrimonio del pittore spagnolo. Forte di oltre 3mila opere dell'artista – tra cui disegni, ceramiche e dipinti (oltre che opere di coetanei collezionate nel corso della sua vita) –, il museo si prepara ad accogliere un cospicuo numero di capolavori: una serie di tele e interventi su carta inclusi nella collezione personale della figlia Maya, ed eccezionalmente donati alla Francia. <h2>PABLO PICASSO E LA FRANCIA</h2> L'operazione, salutata con grande clamore dalla stampa e ufficializzata con una cerimonia alla presenza della Ministra della Cultura Roselyne Bachelot-Narquin e del Ministro dell'Economia Bruno Le Maire, conferma e rinnova il profondo rapporto che da sempre lega <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-louvre" target="_blank">Pablo Picasso</a> al Paese transalpino. È qui, nel pieno fermento dell'Esposizione Universale, che il maestro di Malaga si trasferì temporaneamente nel 1900. Il viaggio, durato più del previsto, fu solo il primo di una serie di ritorni a Parigi, dove il genio spagnolo trascorse vari periodi durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.<h2>LE OPERE DI PICASSO DONATE AL MUSEO</h2> Sono in totale nove le opere “regalate” da Maya Ruiz-Picasso (nata nel 1935 dalla relazione tra Picasso e la modella Marie-Thérèse Walter) al museo francese. Tra queste figurano sei dipinti, una scultura, un carnet di disegni e una statuetta “tiki” delle isole Marchesi (splendido esempio di arte primitiva). Il valore complessivo della donazione non è stato specificato, ma ciò che è certo è che presto i visitatori del museo potranno ammirare opere fino a oggi conservate nell'abitazione privata della donna: su tutte il ritratto del padre di Picasso, José Ruiz y Blasco, del 1895, e il dipinto cubista del 1938 intitolato Enfant à la sucette assis sous une chaise, con protagonista proprio la piccola Maya. Per ammirare le “nuove” opere in tutta la loro bellezza bisognerà aspettare il 19 aprile 2022, quando il Museo Picasso presenterà al pubblico tutti i disegni e i dipinti della donazione, all'interno di un percorso espositivo costruito ad hoc. [Immagine in apertura: Pablo Picasso, Tête d’homme, Mougins, 31 juillet 1971. Huile sur toile. H. 73 cm. L. 60 cm, Zervos XXXIII, 129 OEuvre entrée par dation. © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Rachel Prat © Succession Picasso 2021. Photo Robert McKeever]

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La mostra-studio sulle copie della Monna Lisa di Leonardo

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Banksy e la ribellione

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