Le donne dell'antica Roma "rivivono" in Francia

Una delle funzioni più importanti di cui l'arte è portatrice risiede nella sua capacità di fornire ulteriori chiavi di lettura per comprendere la società nella quale viviamo. In un’epoca così complessa come la nostra, lo studio e l’analisi dell’arte antica possono essere d’aiuto per analizzare in maniera più approfondita determinati fenomeni che appartengono al nostro quotidiano. Con l'obiettivo di riscoprire il ruolo della donna nella cornice della storia, durante gli scorsi mesi le <a href="https://arte.sky.it/news/gallerie-uffizi-firenze-bund-one-art-museum-shanghai" target="_blank">Gallerie degli Uffizi</a> hanno presentato al pubblico una mostra archeologica dal titolo Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane: un excursus cronologico sulle abitudini sociali che hanno definito il modo stesso di guardare al mondo femminile. A circa un anno di distanza, il museo fiorentino ritorna sull’argomento coinvolgendo questa volta un’importante istituzione estera. 
<h2>LA GRANDE MOSTRA SULLA DONNA IN EPOCA ROMANA</h2>
Inaugurata lo scorso 11 novembre con la curatela di Novella Lapini, la mostra che guarda all'epoca dell’Impero Romano sbarca al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/mostra-plinio-pompei-museo-nimes" target="_blank">Musée de la Romanité di Nîmes</a>, in Francia. Dal titolo Portraits et secrets de femmes romaines. Impératrices, matrones et affranchies, la rassegna conduce il visitatore in un viaggio attraverso i secoli per osservare i vari aspetti che caratterizzavano l'esistenza delle donne romane. Un’esperienza unica arricchita da prestiti provenienti da altre istituzioni fiorentine come la Biblioteca Nazionale Centrale e il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/un-viaggio-verso-limmortalita-tra-le-mummie-dellantico-egitto" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale</a>. Fino al prossimo 8 marzo si avrà così la possibilità di ammirare reperti quali epigrafi e monete antiche che mettono in evidenzia i diversi punti di vista sul ruolo della donna, tra emarginazione e conquiste sociali. Fra le opere esposte sono presenti anche alcuni importanti disegni rinascimentali ispirati ai capolavori del passato dedicati alla figura femminile. Accompagna il progetto espositivo una serie di eventi collaterali raggruppati sotto il titolo di Place(s) des femmes: una programmazione che include visite guidate e un ciclo di conferenze sul tema.
[Immagine in apertura: Courtesy Gallerie degli Uffizi]

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Parma la mostra intitolata a Franco Maria Ricci, pioniere dell'editoria

Grafico, editore, collezionista e designer di successo. L'opera di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/eco-ricci-mostra-labirinti-parma" target="_blank">Franco Maria Ricci</a> ha toccato nell'arco di oltre mezzo secolo ambiti diversi del sapere, attestandosi come una delle esperienze creative e intellettuali più esemplari del Novecento italiano. Una nuova mostra inaugurata a Parma lo testimonia in maniera lampante, fornendo una squisita sintesi dell'intensa e poliedrica attività di questo grande protagonista della nostra cultura. 
<h2>L'OMAGGIO DI PARMA A FRANCO MARIA RICCI</h2> Realizzata in occasione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/parma-capitale-italiana-cultura-2021" target="_blank">Parma Capitale della Cultura 2021</a>, e organizzata dal Comune emiliano in collaborazione con la Fondazione Franco Maria Ricci, la rassegna – dal titolo Franco Maria Ricci. I segni dell'uomo – abbraccia l'intera eredità dell'editore (<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/morte-franco-maria-ricci" target="_blank">scomparso il 10 settembre dello scorso anno</a> all'età di 83 anni).
Sono diversi gli episodi che caratterizzano il percorso espositivo, a riprova degli innumerevoli interessi e dei traguardi raggiunti in vita da questo “maestro di stile”. 
 <h2>IL PERCORSO ESPOSITIVO</h2> Curata da Giorgio Antei e Maddalena Casalis, e visitabile a Palazzo Pigorini fino al prossimo 30 gennaio, la mostra è un “viaggio” tra le immagini e le suggestioni riconducibili alla figura di Maria Ricci. Si parte dalle principali prove grafiche degli anni Sessanta e Settanta, segnate dalla progettazione di marchi, manifesti e campagne pubblicitarie (su tutti i loghi per Poste Italiane e Cariparma). Un “capitolo” speciale dell'itinerario di visita è inoltre dedicato al “colpo di fulmine” per <a href="https://arte.sky.it/news/parma-museo-bodoni-pilotta" target="_blank">Giambattista Bodoni</a> (sua la ristampa del Manuale Tipografico), alle copertine di celebri collane editoriali quali I segni dell'uomo e La biblioteca blu, e al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/giardino-giusti-labirinto-masone-arte-natura" target="_blank">Labirinto della Masone</a> – lo straordinario parco culturale costruito nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma. 
Caratterizzata dal forte impatto scenico, e dalla creazione di alcuni ambienti ispirati alle librerie di Franco Maria Ricci, la rassegna si sofferma infine sulla rivista "culto" FMR – manifesto del senso estetico e del pensiero dell'intellettuale parmense. 
<h2>IL RITORNO DI FMR</h2> Da molti considerata “la rivista più bella del mondo”, e oggi in procinto di rinascere con la pubblicazione di nuovi numeri, la storia di FMR è ripercorsa all'interno di una sala dedicata. 
Fondata nel 1982 con la volontà di raccontare e mostrare l’arte come non era mai stato fatto prima, la rivista si distinse nel tempo per l'eleganza della sua veste, la qualità dei contenuti e l'originalità delle scelte. Un oggetto editoriale simbolo della nostra tradizione, abbandonato nei primi anni Duemila e finalmente pronto a una seconda stagione proprio nelle prossime settimane: il primo numero della “nuova” FMR uscirà a dicembre, segnando il ritorno di uno degli esperimenti simbolo della nostra editoria. [Immagine in apertura: Franco Maria Ricci nella sua abitazione di Milano, anni Novanta]

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