Lee Miller, l'artista che ha fotografato il Surrealismo

<p>Tra le numerose donne che hanno contribuito a rendere grande il secolo scorso c'è sicuramente <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/lee-miller-fumetto-biografia/" target="_blank">Lee Miller</a>, fotografa dalla sensibilità unica che è stata anche la musa ispiratrice di tanti protagonisti del Novecento. <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-louvre" target="_blank">Pablo Picasso</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/finding-dora-maar-libro/" target="_blank">Dora Maar</a>, Max Ernst e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/man-ray-libro-donne-catalogo-mostra-torino/" target="_blank">Man Ray</a> sono solo alcuni dei principali avanguardisti che Elizabeth "Lee" Miller (top model statunitense trasferitasi a Parigi nei primi anni Venti per affermarsi come fotografa di moda) ha immortalato con la sua macchina fotografica.   Grazie all’avvicinamento al <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-magritte-surrealismo-madrid" target="_blank">Surrealismo</a>, nel corso della sua carriera la Miller ha saputo impreziosire i propri scatti con una certa poesia che li ha poi resi particolarmente evocativi. <h2>LA GRANDE MOSTRA DEDICATA A LEE MILLER</h2> <p>Proprio con l’intenzione di scandagliare il fascino delle sue opere (nonché della sua vita personale), il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/dali-torna-in-vita-e-accoglie-i-visitatori-del-suo-museo/" target="_blank">Dalí Museum </a>di St. Petersburg, in Florida, ospita fino al prossimo 2 gennaio un’importante retrospettiva dal titolo <em>The Woman Who Broke Boundaries: Photographer Lee Miller</em>. Curata da William Jeffett, la mostra riunisce oltre 130 fotografie provenienti dai Lee Miller Archives nel Sussex, in Inghilterra, per delineare la delicatezza insita nel modus operandi della fotografa statunitense. Oltre alle foto scattate ai suoi colleghi e amici, il progetto allestitivo include anche le immagini storiche realizzate durante la liberazione di Parigi e della Germania e una piccola sezione contenente alcuni sorprendenti autoritratti.   Come afferma Hank Hine, direttore esecutivo del Dalí Museum: "<em>Ugualmente non convenzionale e ambiziosa, Lee Miller si reinventava continuamente, proprio come gli artisti con cui viveva e che fotografava. Con un'ironica qualità surrealista, il suo lavoro ha catturato intimamente una serie di persone e momenti storici</em>". </p> <p>[Immagine in apertura: © Salvador Dali and Gala, c. 1930 by Lee Miller (no number) © <a href="http://www.leemiller.co.uk/" target="_blank">Lee Miller Archives</a> England 2021. All Rights Reserved]</p> 

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Una collezione di cornici vuote in mostra al Louvre

<p>A volte il rapporto tra il contenuto e il "contenitore" di un'opera d'arte può avere risvolti inaspettati, invertendo l'ordine di importanza che si è soliti attribuire alle due categorie. Trae spunto da queste considerazioni la scelta del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/collezione-louvre-sito-database/" target="_blank">Louvre </a>di Parigi di esporre una parte della raccolta di cornici antiche abitualmente custodita nei suoi depositi. La peculiarità di questa iniziativa sta nell'evidenziare l'artisticità stessa della cornice che, vuota, smette i panni di contenitore e si trasforma in un contenuto da ammirare.</p> <p>Nell'ambito delle attività di studio e inventario messe in campo dal département des Peintures, il museo parigino ha selezionato alcune delle 9000 cornici antiche presenti nella sua raccolta, offrendole allo sguardo del pubblico in maniera inedita. Un'opportunità da non lasciarsi sfuggire per ammirare capolavori solitamente inaccessibili e poco noti, ma soprattutto per leggere la storia dell'arte alla luce dei cambiamenti che li hanno visti protagonisti.</p><h2>LE CORNICI E LA STORIA</h2> <p>A balzare all'occhio, oltre alle tecniche di lavorazione, spesso al limite del virtuosismo, con cui furono intagliate le cornici, è il dialogo di queste ultime con i dipinti che delimitavano. Un dialogo oggi quanto mai prezioso per cogliere le ragioni che inducevano i committenti oppure gli stessi artisti a scegliere una determinata tipologia di cornice al posto di un'altra.</p> <p>La struttura che circonda il dipinto ‒ la sua forma, le sue caratteristiche, il materiale che la contraddistingue ‒ influenza la percezione dell'opera, suggerendo un preciso punto di vista su di essa e restituendo una dimensione storica alle maniere con qui, nel corso dei secoli, a partire dall'apertura del Louvre nel 1793, erano presentati i dipinti.</p> <p>[Immagine in apertura: © 2021 musée du Louvre]</p>

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