Il lato artistico di Martin Margiela, pilastro della moda

<p>Grazie alla sua innata dirompenza, l’arte è sempre riuscita a superare confini prestabiliti ibridandosi spesso con le suggestioni provenienti da altre discipline. Una di queste è sicuramente la moda: un mondo che continua a essere sia fonte di ispirazione per gli artisti sia, a propria volta, condizionata dal linguaggio delle arti visive. </p> <p>Ne è la prova il cambio di rotta di uno dei più celebri protagonisti dell’universo fashion. Stiamo parlando di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-3-ottobre-moda-martin-margiela" target="_blank">Martin Margiela</a>: lo sfuggente (ex) stilista belga che, allontanatosi definitivamente dai lustrini dell’<em>haute couture</em>, ha nel frattempo dato il via a una carriera da artista. Ad accogliere con entusiasmo le ultime produzioni di Margiela è la<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/mostra-martin-margiela-parigi-arte" target="_blank"> Fondazione Lafayette Anticipations</a> che, fino al 2 gennaio 2022, ospita la prima mostra personale del noto designer.</p>
<p><h2>LA MOSTRA DI MARTIN MARGIELA A PARIGI</h2></p>
<p>Intitolata semplicemente <em>Martin Margiela</em>, l’esposizione presenta per la prima volta al pubblico un corpus di oltre venti opere inedite: una selezione che racchiude al suo interno installazioni, collage, film e dipinti. Concepita come un'"opera d'arte totale", la mostra è incentrata su temi cari a Margiela quali la trasformazione e la diversità. Attraverso un percorso espositivo che disorienta il pubblico fin dall’inizio (come suggerisce l’uscita di emergenza dell’edificio adibita a ingresso effettivo della mostra), il visitatore è chiamato a intraprendere un viaggio labirintico all’interno della mente raffinata dell’artista couturier. Caratterizzato da costanti giochi prospettici, l’allestimento delle opere pone l’attenzione su alcuni elementi centrali nella ricerca di Margiela, ovvero la scomparsa, l’incompletezza e la (im)permanenza del corpo umano. </p><h2>LE OPERE DI MARGIELA</h2> <p>I lavori in mostra lasciano spazio alle interpretazioni più svariate, rivelandosi come degli interventi apparentemente non ancora completati. Grazie a espedienti al limite dell’iconoclastia – che, ad esempio, mettono in dialogo un dipinto di Caravaggio con una confezione di tintura per capelli –, i riferimenti di Margiela attingono tanto dalla storia dell’arte quanto dalla cultura popolare, nell’ottica di provocare un costante esercizio sia dello sguardo sia dell’attenzione. </p>
<p>[Immagine in apertura: <em>Vanitas</em>, 2019. Silicone and natural dyed hair<em>. </em>Courtesy the artist and Zeno X Gallery, Antwerp<em>. </em>Produced by Lafayette Anticipations<em>. </em>Photo Pierre Antoine]</p>

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A caccia di bellezza tra Mantova e Firenze

Dieci spettacolari videoinstallazioni in dieci luoghi simbolo del Cuneese

<p>Chi l’ha detto che la provincia italiana è morta? Nel Cuneese è più viva che mai! Ad avvalorare una simile affermazione è la grande rassegna artistica che, proprio in questi giorni, si sta svolgendo in quattro città del territorio piemontese: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/cuneo-festival-montagna" target="_blank">Cuneo</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/marina-abramovic-ad-alba-per-una-mostra-e-un-incontro" target="_blank">Alba</a>, Bra e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-gioco-museo-ceramica-mondovi" target="_blank">Mondovì</a>. Grazie all’allestimento di opere che vanno dalle videoinstallazioni immersive fino a spettacoli di videomapping, piazze, strade ed edifici delle t città prendono magicamente vita, rendendo il patrimonio architettonico e urbanistico locale il protagonista assoluto dell’originale kermesse. </p><h2>LE DIECI INSTALLAZIONI DI CUNEO PROVINCIA FUTURA</h2> <p>Concepito dal regista e light designer <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/mostra-luna-tecnologia-cuneo" target="_blank">Alessandro Marrazzo</a>, l'evento <em>Cuneo Provincia Futura</em> si presenta come una vera e propria mostra a cielo aperto dedicata alla sperimentazione multimediale. Al centro dell’intera manifestazione sono dieci stupefacenti  progetti che, fino al 21 novembre, invaderanno altrettanti luoghi simbolo della provincia di Cuneo. Un’iniziativa inedita, che strizza l’occhio ai <a href="https://arte.sky.it/foto/light-festival-vilnius-installazioni-lituania" target="_blank">grandi festival di luci di respiro internazionale</a>. A unire insieme tutte le opere presentate è il tema del futuro: un argomento che porta a interrogarsi su questioni urgenti quali il cambiamento climatico, il rapporto tra l’uomo e le intelligenze artificiali e le esplorazioni spaziali. </p>
<p><h2>I LUOGHI DELLA KERMESSE PIEMONTESE</h2></p>
<p>Dislocata in dieci location distinte, la manifestazione artistica mira a creare un itinerario sorprendente, fatto di proiezioni, ledwall e altri impianti hi-tech. Tra i luoghi inclusi nel progetto ci sono Palazzo Vitale a Cuneo, pregevole esempio di architettura nobiliare settecentesca, Piazza Risorgimento ad Alba, cuore del centro storico cittadino, Palazzo Garrone a Bra, e la Torre Civica del Belvedere, emblema architettonico di Mondovì. Sei degli interventi proposti animano il centro di Cuneo: dallo spettacolo olografico allestito in Piazza Virginio, dedicato alla "sfida umana" dell’immortalità, al videomapping immersivo a 360° ispirato alla problematica dell’estinzione animale, in Piazzetta del grano, fino alla suggestiva scenografia luminosa che domina il cortile del complesso di Santa Croce, con il suo focus su deforestazione e salvaguardia dell’ambiente. Arricchisce <em>Cuneo Provincia Futura</em> l'installazione luminosa ospitata dallo Spazio Innov@zione: un progetto pensato per accogliere il pubblico, introducendolo alla mostra a cielo aperto attraverso un sofisticato sistema di dieci parallelepipedi luminescenti che simboleggiano ciascuno degli interventi di questo speciale circuito.</p>
<p>[Immagine in apertura: Photo Luca Privitera]</p>

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