Lorenzo_Lotto_Marsilio_Cassotti_e_sua_moglie_Faustina_1523._Museo_del_Prado_Madrid.jpg

100 ragioni per amare il ritratto in mostra ad Amsterdam

Arte

22 agosto 2021

Lorenzo_Lotto_Marsilio_Cassotti_e_sua_moglie_Faustina_1523._Museo_del_Prado_Madrid.jpg

100 ragioni per amare il ritratto in mostra ad Amsterdam

Arte

22 agosto 2021

Si intitola “Remember me. Portraits from Dürer to Sofonisba” la grande mostra che il Rijksmuseum di Amsterdam dedica, dal 1° ottobre al 16 gennaio 2022, alla ritrattistica rinascimentale. In esposizione numerosi capolavori di giganti del passato quali Sofonisba Anguissola, Hans Hoblein e Albrecht Dürer.

Il fascino del ritratto è per l’essere umano qualcosa che, da sempre, lo porta a farsi raffigurare con gli intenti più disparati: dal desiderio di immortalare un momento importante alla volontà di affermare il proprio ruolo sociale o, semplicemente, per ricordare a qualcuno la propria presenza nel mondo. Una attitudine che va di pari passo sia con la storia dell’arte sia con l’avanzamento tecnologico, si pensi ad esempio al concetto di selfie, al mondo dei social e all’utilizzo di un dispositivo del nostro quotidiano come lo smartphone. Ma cosa significa realmente farsi ritrarre? A tale quesito il Rijksmuseum di Amsterdam risponde con una mostra dedicata al tema del ritratto in epoca rinascimentale: un’opportunità sia per ammirare alcuni capolavori realizzati da grandi artisti del passato sia per comprendere un po' di più la rilevanza storica e sociale di questo genere pittorico.

LA MOSTRA AL RIJKSMUSEUM DI AMSTERDAM

Presentandosi come la più grande mostra mai realizzata nei Paesi Bassi sulla ritrattistica rinascimentale europea, Remember me. Portraits from Dürer to Sofonisba riunisce oltre cento opere per indagare i motivi che, tra il XV e il XVI secolo, spinsero un numero via via crescente di individui a farsi ritrarre dagli artisti del proprio tempo. Con la prima grande fioritura della ritrattistica in Europa, intorno al 1500, gli artisti e i loro committenti compresero il bisogno primordiale dell’uomo di lasciare ai posteri un ricordo indelebile. L’espressione del viso, la posa da assumere, l’abbigliamento da indossare, lo sfondo ed eventuali oggetti simbolici da inserire sono tutti elementi compositivi studiati fin nel minimo dettaglio per restituire un’immagine ben precisa del soggetto ritratto.

Grazie ai prestiti da parte di celebri istituzioni mondiali (come il Kunstmuseum di Basilea, la National Gallery of Art di Washington e il Museo del Prado di Madrid), le opere in mostra dal 1° ottobre al 16 gennaio getteranno nuova luce su alcuni dei più importanti pittori del Rinascimento. Tra le tante è d’obbligo citare il famosissimo Portrait of a Young Woman, realizzato intorno al 1470 dal pittore fiammingo Petrus Christus, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina – prestato dal Museo Civico d'Arte Antica, Palazzo Madama di Torino –, e due dipinti di Albrecht Dürer: Portrait of an African man (1508) e Young Woman in Prayer With Her Hair Down (1497), provenienti rispettivamente dall’Albertina di Vienna e dallo Städel Museum di Francoforte. E poi ancora Lorenzo Lotto, Piero di Cosimo, Hans Holbein il Giovane e Sofonisba Anguissola, incredibile pittrice italiana nata a Cremona intorno al 1531. [Immagine in apertura: Lorenzo Lotto, Marsilio Cassotti e sua moglie Faustina, 1523. Museo del Prado, Madrid]

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