Il nuovo podcast della serie di Carlo Lucarelli sul cuore nero delle fiabe

<p>Il viaggio nei meandri più oscuri delle favole continua su Sky Arte con il nuovo episodio della serie <em>In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe</em>, in onda lunedì 22 febbraio alle ore 21:15. Stavolta Carlo Lucarelli esplorerà i risvolti meno noti della storia di Barbablù, il personaggio narrato da Charles Perrault.</p> <p>A ispirare lo scrittore furono le vicende di Gilles de Rais, soprannominato Barbablù e condannato al patibolo nel 1440 per aver assassinato centinaia di ragazzi molto giovani, spesso dopo aver abusato di loro. La sua figura, nei secoli successivi, si fonderà con quella dell’orco e del demonio, fornendo a Perrault gli spunti per il “suo” Barbablù, un uomo ricco e crudele che uccide tutte le sue mogli.</p><h2><strong>IL PODCAST SU BARBABLÙ</strong></h2> <p>Come di consueto, l’episodio è anticipato dal podcast, pubblicato venerdì 19 febbraio: redatto in collaborazione con lo stesso Lucarelli, svela ulteriori dettagli e retroscena della fiaba o del racconto protagonista della puntata, offrendo nuovi punti di vista su trame e personaggi che tutti crediamo di conoscere.</p> <p>I podcast sono disponibili qui, sulla piattaforma Spreaker e sulle principali piattaforme gratuite: Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts, iHeart Radio, Castbox, Deezer, Podcast Addict e Podchaser.</p> <p><iframe style="margin-top: 20px;" frameborder="0" height="350px" src="https://widget.spreaker.com/player?show_id=4773881&theme=light&playlist=show&playlist-continuous=false&autoplay=false&live-autoplay=false&chapters-image=true&episode_image_position=left&hide-logo=true&hide-likes=true&hide-comments=true&hide-sharing=true&hide-download=false&color=6f6e6e" width="100%" gdpr-consent="false"></iframe></p>

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A Torino si restaura la facciata di Palazzo Madama, capolavoro architettonico del Settecento

<p>La produzione dall’architetto Filippo Juvarra è fortemente legata a Torino, città in cui operò per alcuni anni presso la corte sabauda. Un sodalizio, quello tra i Savoia e il progettista di origini messinesi, che portò alla realizzazione di numerosi interventi, a partire dalla Basilica di Superga, voluta dal sovrano Vittorio Amedeo II, e della Palazzina di caccia di Stupinigi, fra i gioielli monumentali dell'area torinese.</p><p>Al periodo fra il 1718 e il 1722 risale la progettazione della facciata di Palazzo Madama, complesso architettonico affacciato sulla centralissima Piazza Castello, nel cuore del capoluogo piemontese. Annoverata fra i capolavori architettonici del Settecento europeo, sta per riconquistare l'antico splendore grazie al progetto di restauro e consolidamento del suo avancorpo centrale presentato da pochi giorni. L'intervento è stato promosso dalla Fondazione Torino Musei ed è sostenuto economicamente da Fondazione CRT con un finanziamento pari a 2.4 milioni di euro.</p><h2><strong>ENTRO LA FINE DEL 2022 </strong><strong>TERMINERÀ IL RESTAURO </strong></h2><p>A precedere il restauro, che ha ottenuto l'approvazione dal MIBACT e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, sono state le indagini scientifiche degli anni scorsi, nelle quali sono stati coinvolti anche il Politecnico e l'Università degli Studi di Torino. Si tratta di studi che hanno riguardato, in particolare, i materiali della facciata e le alterazioni intervenute nel tempo.</p><p>Un passaggio essenziale, non solo per l'indiscutibile rilievo del monumento in questione, ma anche perché le caratteristiche costruttive di Palazzo Madama, e il marmo di Foresto utilizzato, hanno innescato problemi di conservazione e cedimenti strutturali anche in passato, a tal punto da rendere necessarie azioni già alla fine del XVIII secolo. Di "<em>percorso esemplare, costruito su di uno studio approfondito e maturato nella piena conoscenza e nel rispetto della eccezionalità della facciata juvarriana</em>" ha non a caso parlato Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino, commentando l'imminente avvio del cantiere.</p><h2><strong>RESTAURO LIVE PER IL CAPOLAVORO DI JUVARRA</strong></h2><p>Molte le operazioni che verranno condotte sulla facciata, al fine di restituirle piena dignità entro la fine del 2022, termine auspicato per la conclusione dell'intervento. Tra queste, si ricordano: il restauro dell'apparato architettonico e decorativo; il consolidamento strutturale dei soffitti e degli architravi lapidei dei tre intercolumni del pronao centrale; il restauro, la revisione e il consolidamento strutturale dei serramenti lignei; il recupero dei sotterranei circostanti il palazzo.</p><p>Infine, grazie al sistema di videocamere che trasmetterà su schermi collocati a terra le principali fasi di lavorazione e gli interventi in progress sulle impalcature, residenti e visitatori potranno assistere "live" al complesso restauro. Annunciata anche una mostra, che a conclusione dell'intervento ripercorrerà la lunga e affascinante storia di Palazzo Madama, facendo luce sui restauri che si sono susseguiti nei secoli e svelando porzioni dell'immobile non ancora note al pubblico.</p><p>[Immagine in apertura: Torino, Palazzo Madama. Vista nottura. Ph. Perottino]</p>

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