Il premio per la rinascita dell'architettura dopo la pandemia

<p>Quali sono le cinque migliori opere di architettura realizzate in Toscana negli ultimi cinque anni? Quale studio o singolo progettista under 40 ha portato a compimento l'opera prima di maggiore qualità? A decretarlo saranno gli architetti Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Gianpiero Venturini, Sofia von Ellrichshausen e la sociologa Daniela Ciaffi, nominati membri della giuria del Premio Architettura Toscana (PAT). Dopo un biennio di stop, imposto dalla pandemia, sta per ripartire il premio concepito per identificare e promuovere gli interventi architettonici, sia privati che pubblici, artefici di un rinnovamento nel territorio toscano. </p><h2>COME PARTECIPARE AL PREMIO ARCHITETTURA TOSCANA</h2> <p>Intendendo l'architettura come "<em>elemento determinante della  trasformazione del territorio e in quanto costruttrice di qualità  ambientale e civile</em>", il Premio punta dichiaratamente alla valorizzazione di tutti i soggetti che, a vario titolo, contribuiscono all'attivazione dei processi di trasformazione regionale, ovvero progettista, committenza e impresa. Un proposito esplicitato nel <a href="https://www.premio-architettura-toscana.it/" target="_blank">bando</a>, che consente a ciascuna di queste figure la facoltà di sottoporre una candidatura al riconoscimento. Cinque le categorie in cui si articola il PAT: opera prima (che presuppone che il progettista non abbia compiuto 40 anni alla  data della pubblicazione del bando); opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimento o di interni (opere temporanee esterne e  interne e opere di architettura di interni); opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione. Solo nel primo caso, oltre alla targa, è previsto il conferimento di € 5mila (al lordo di  eventuali oneri). I materiali richiesti per la partecipazione dovranno essere presentati in formato digitale, secondo le modalità indicate dal bando ed esclusivamente nell'intervallo temporale compreso fra le<strong> </strong>ore 12 del 3 dicembre 2021 e le ore 24 dell’11 febbraio 2022.</p><h2>NEL 2022 LA MOSTRA ITINERANTE E IL CATALOGO</h2> <p>Il PAT "<em>nasce come momento di confronto, di ascolto, di proiezione nel futuro della professione, caratteristiche peculiari sulle quali si fonda lo spirito stesso del premio</em>", ha dichiarato in una nota la Federazione Architetti della Toscana, che insieme al Consiglio Regionale della Toscana, agli Ordini PPC di Firenze e Pisa, ad ANCE Toscana e alla Fondazione Architetti Firenze compone il comitato organizzatore. Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, Pier Matteo Fagnoni, ha inoltre sottolineato che questa iniziativa rappresenta l'occasione per delineare "<em>una panoramica completa dell’architettura in Toscana: possiamo così valorizzare da un lato il talento dei giovani e dall’altro la competenza dei colleghi più esperti</em>". Gli esiti saranno resi noti il 9 giugno 2022, nel corso della cerimonia di premiazione in programma a Firenze, alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze. In questi stessi spazi verrà inoltre allestita la mostra dei progetti vincitori; da settembre 2022 a marzo 2023 il progetto espositivo farà tappa anche nel resto della Toscana. Contestualmente verrà pubblicato il catalogo cartaceo, un utile strumento di ricognizione sullo stato dell'architettura contemporanea regionale. </p>
<p>[Immagine in apertura: Photo by Sven Mieke on Unsplash]</p>

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Le filastrocche "illustrate" di Gianni Rodari dedicate alla natura

<p>Archiviata la lunga serie di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/festa-centenario-gianni-rodari-roma" target="_blank">eventi</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/libro-infanzia-fantasia-gianni-rodari" target="_blank">pubblicazioni</a> in occasione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/gianni-rodari-anniversario" target="_blank">centenario della nascita di Gianni Rodari</a>, ricorrenza celebrata nel 2020, lo scrittore di Omegna – uno dei più amati del Novecento italiano – non smette di ispirare progetti artistici ed editoriali dedicati alla sua instancabile attività.    </p>
<p>Recentemente protagonista della <a href="https://arte.sky.it/news/escape-room-gianni-rodari-verbania" target="_blank">prima “escape room” nel solco delle sue storie per l'infanzia</a>, il “maestro” piemontese torna sugli scaffali grazie a una nuova raccolta di illustrazioni. Si tratta di <em>Ambiente Rodari</em>, il libro per bambini che aiuta a crescere nel rispetto del mondo che ci circonda.  </p>
<p><h2>LA NATURA SECONDO GIANNI RODARI</h2> <p>Curatore del volume, edito da Einaudi Ragazzi, è Pino Boero – l'insegnante e studioso già autore dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/libro-gianni-rodari" target="_blank">enciclopedia “rodariana”</a> pubblicata all'inizio del 2021. Sono venti in totale gli artisti chiamati a “tradurre” in immagini colorate le filastrocche di Rodari dedicate all'ambiente.  </p>
<p>Vero è infatti che molto spesso, nelle storie dello scrittore, alberi, fiori e prati verdi rappresentano il “regno” della libertà. Contrapposta al grigiore dell'asfalto e della città con i suoi limiti e i suoi divieti, la natura è il luogo perfetto per dare sfogo all'immaginazione. È qui che prendono vita personaggi straordinari dei racconti di Rodari – come l’omino delle nuvole o l’albero delle matite –, e dove si coltivano lo stupore e il rispetto della vita. Pubblicato in occasione del decennio Onu per il Ripristino dell’Ecosistema (2021 – 2030), il libro si sofferma proprio su queste ambientazioni e su questi personaggi “verdi”, valorizzandone l'insegnamento grazie alle matite di autori quali Andrea Antinori, Ballarini Francesca, Zosia Dzierzawska, Elisa Marzano e Buno Zocca (solo per citarne alcuni).    </p>
<p><h2>LE PAROLE DI PINO BOERO</h2> <p>“<em>Non deve stupire che in tutto l'arco della sua produzione, dagli anni Cinquanta del secolo alla prematura scomparsa, Gianni abbia guardato con attenzione a quelle parole che caratterizzano la natura e che tanta parte avevano (e in parte hanno) nei testi dei libri di lettura</em>”, scrive Boero nell'introduzione al volume. “<em>I 'ruscelletti' sempre limpidi, i cieli 'tersi', le 'casine', gli 'alberelli', le 'foglioline', che straripavano come oggetti da poesiole d'occasione, diventano per lui soggetti capaci di interloquire con l'infanzia senza le 'mediazioni"'dei diminutivi e dei vezzeggiativi: 'alberi', 'foglie', 'prati' si contrappongono ai divieti di giocare in cortile, alle barriere dei muri, agli edifici costruiti male per speculazione economica, alle antenne TV che sostituiscono gli alberi, alle radioline che turbano la pace del bosco</em>”.    </p>
<p>[Immagine in apertura: illustrazione di Elisa Marzano da <em>Ambiente Rodari</em> di Gianni Rodari, Einaudi Ragazzi 2021]</p>

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