Sono le parole le protagoniste del documentario in onda su Sky Arte sabato 20 novembre. La pellicola approfondisce i contenuti delle canzoni contenute nel nuovo album Parola di Giovanni Caccamo, seguendo un percorso in cinque capitoli. Aurora, Madre, Padre, Terra ed Evoluzione sono i titoli delle sezioni, ognuna della quali composta da un brano suonato live e in esclusiva da Giovanni Caccamo. Le canzoni eseguite, estratte dall’ultimo album, sono Aurora, Prede e predatori, Canta, Evoluzione e Il cambiamento. Ogni capitolo, così come accade prima di ogni canzone sul disco, è preceduto da uno speech di un ospite speciale. Nel caso di Aurora da William Defoe che legge le parole di Franco Battiato e prima di Prede e predatori da Liliana Segre, che propone un suo testo dedicato al padre. Nel documentario sono presenti alcuni degli ospiti che hanno partecipato alla realizzazione dell’album, come Aleida Guevara (Canta), Jesse Smith (Il cambiamento), Michele Placido (Evoluzione), che descrivono i contenuti del loro intervento oltre a riproporne una versione letta per l’occasione. Il documentario prende forma tra il Palazzo della Signoria di Firenze, dove Giovanni ha registrato il video abbinato alla canzone Aurora, e la Reggia di Carditello, dove ha eseguito le versioni dal vivo e l’intervista alla base della narrazione filmica. A essere affrontati sono temi come il rapporto con se stessi, con le radici e il problema della salvaguardia ambientale, in un continuo contrasto tra luce e ombra, bellezza e tumulto, tormento e speranza.

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L’ultimo album di Giovanni Caccamo | Sky Arte

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Addio a Jimmie Durham, grande artista e attivista

Scultore, performer, saggista, poeta e attivista tra i più influenti della sua generazione. È scomparso oggi (17 novembre), all'età di 81 anni, il grande artista <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/mostra-jimmie-durham-whitney-museum-new-york" target="_blank">Jimmie Durham</a>, figura di riferimento della scena internazionale. 
<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/jimmie-durham-leone-oro-carriera-biennale-venezia" target="_blank">Leone d’Oro alla Carriera</a> alla Biennale di Venezia del 2019, Durham è meglio conosciuto per le sue sculture, opere quasi sempre di grande formato nelle quali oggetti quotidiani e materiali “poveri” sono assemblati in forme vivide e di forte impatto. Una carriera “sovversiva”, quella dell'artista statunitense, impegnato con la sua produzione a ribaltare luoghi comuni e status symbol della cultura occidentale. 
<h2>LA VITA DI JIMMIE DURHAM</h2> Nato a Houston, in Texas, nel 1940, dopo gli studi d'arte condotti a Ginevra Jimmie Durham inizia la sua attività a sostegno dei diritti dei nativi americani. Negli anni Settanta l'artista abbraccia a pieno titolo l'attività politica, diventando peraltro direttore dell'Indian Treaty Council e rappresentante delle Nazioni Unite. 
Autore polivalente, capace di confrontarsi nell'arco dei suoi cinquant'anni di carriera con scultura, scrittura, disegno e arti performative, Durham ha presentato la sua produzione presso le più importanti istituzioni internazionali: dal Whitney Museum di New York all'Hammer Museum di Los Angeles, dall'Institute of Contemporary Arts di Londra al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. 
<h2>L'AMORE PER L'ITALIA</h2> Forte, infine, il rapporto con il nostro Paese. A confermarlo la prolifica collaborazione con il Museo Madre di Napoli (storico il “<a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/12/presepe-jimmie-durham-museo-madre-napoli" target="_blank">presepe artistico</a>” realizzato per l'istituzione campana nel 2016), il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mostra-maxxi-spirituale-arte" target="_blank">MAXXI</a> di Roma e la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/jimmie-durham-e-venezia-un-dialogo-senza-fine" target="_blank">Fondazione Querini Stampalia</a> di Venezia (dove Durham è stato ospite nel 2015 con una mostra dedicata alla bellezza e alla fragilità della città lagunare). [Immagine in apertura: LABINAC, ritratto di Maria Thereza Alves e Jimmie Durham, Fotografia: Kai-Morten Vollmer]

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