Una nuova residenza artistica in Costiera Amalfitana

La splendida Costiera Amalfitana (dichiarata <a href="https://arte.sky.it/news/lista-siti-unesco-classifica-instagram" target="_blank">Patrimonio UNESCO</a> nel 1997) fa da cornice a un nuovo programma di residenze artistiche. Stiamo parlando di <a href="https://mareartproject.com/" target="_blank">Marea Art Project</a>, l'iniziativa ideata dal cultural manager Roberto Pontecorvo e dalla storica dell’arte Imma Tralli in collaborazione con il curatore Stefano Collicelli Cagol. Concepito con l’intenzione di trasformare il territorio amalfitano da pura meta turistica in un vero e proprio hub creativo, il progetto chiama a raccolta professionisti delle arti visive, della musica e della danza (nonché di altre discipline quali la filosofia, il design, la scienza e l’antropologia) per creare un dialogo inedito con la regione Campania. Inaugurata recentemente, la prima edizione di Marea si svolgerà fino a metà dicembre a Praiano, più specificamente all’interno di Casa L’Orto, la suggestiva dimora appartenuta al celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/app-sol-lewitt-tecnologia" target="_blank">Sol LeWitt</a> e a sua moglie Carol. 

<h2>I PROTAGONISTI DELLA PRIMA EDIZIONE DI MAREA ART PROJECT</h2>
A dare il via a questa prima edizione della residenza artistica sono la giovane artista Giulia Crispiani e il curatore Michele Bertolino. Invitati a lasciarsi ispirare dalle incantevoli atmosfere della Costiera, i due primi protagonisti di Marea avranno modo di approfondire le rispettive ricerche entrando in contatto con professionisti e abitanti del luogo, innescando occasioni di scambio e collaborazione. I partecipanti alla residenza potranno così attingere dalla ricchezza culturale del territorio per confrontarsi con le maestranze locali legate, ad esempio, tanto all'ambito musicale quanto alle lavorazioni dei tessuti, della ceramica e della carta. Arricchisce l’offerta della residenza M.A.P., un progetto di mappatura e ricognizione dell’eredità culturale di illustri personaggi del XX secolo del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/fumetto-virginia-woolf" target="_blank">Virginia Woolf</a>, Roberto Rossellini e<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-escher-genova-palazzo-ducale" target="_blank"> Maurits Cornelis Escher</a>, frequentatori della Costiera Amalfitana.
 <h2>LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI</h2>
 “Avere la possibilità di trascorrere un periodo in Costiera Amalfitana e conoscerne la storia e le maestranze ma anche le tensioni e le esigenze del presente è un’occasione unica di scambio”, afferma Stefano Collicelli Cagol. “‘Marea Art Project’ vuole proporre una postura differente con la quale confrontarsi con i territori della regione”. Alle parole del curatore si affiancano quelle di Roberto Pontecorvo e Imma Tralli: “‘Marea’ nasce dalla volontà di far emergere una nuova prospettiva sulla Costiera Amalfitana, partendo dalle storie legate alle personalità che nel corso del Novecento l’hanno eletta come luogo dove vivere e lavorare (da Gilbert Clavel della Torre di Fornillo a personalità talvolta fuori dagli schemi come l’artista australiana Vali Myers) per proiettarla nel contesto artistico contemporaneo”. [Immagine in apertura: Veduta da Cala La Gavitella Praiano]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Donatello e Olafur Eliasson in mostra a Firenze nel 2022

Prosegue il dialogo innescato dalla Fondazione Palazzo Strozzi fra il patrimonio artistico del territorio fiorentino e l’arte contemporanea: una mission recentemente confermata da tre grandi progetti quali l’installazione <a href="https://arte.sky.it/news/firenze-jr-installazione-palazzo-strozzi" target="_blank">La Ferita</a> di JR, la rassegna <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/mostra-arte-americana-firenze" target="_blank">American Art</a> e la mostra di Jeff Koons, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-jeff-koons-palazzo-strozzi-firenze" target="_blank">Shine</a>, visibile fino al prossimo 30 gennaio. Alle soglie dell’anno nuovo, il museo toscano annuncia la programmazione 2022, incentrata su due mostre imperdibili: una prima dedicata allo scultore rinascimentale <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/crocifisso-donatello-legnaia-firenze" target="_blank">Donatello</a>, e una seconda che avrà come protagonista assoluto l’artista contemporaneo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-olafur-eliasson-basilea-fondazione-beyeler" target="_blank">Olafur Eliasson</a>.<h2>LA MOSTRA DI DONATELLO A FIRENZE</h2>
Si intitola Donatello, il Rinascimento la rassegna che, dal 19 marzo al 31 luglio, metterà a confronto il maestro toscano con altri giganti rinascimentali quali Masaccio, Brunelleschi, Giovanni Bellini, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-2-dicembre-andrea-mantegna" target="_blank">Andrea Mantegna</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-gruppo-scultoreo-david-michelangelo-firenze" target="_blank">Michelangelo</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/docu-film-raffaello-intervista-vincenzo-farinella" target="_blank">Raffaello</a>. Concepita come una mostra unica allestita in due sedi (Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello), l’iniziativa si avvale del prezioso supporto di istituzioni internazionali quali la Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst dei Musei Statali di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra. A cura di Francesco Caglioti, la rassegna nasce con l’intenzione di celebrare il famosissimo scultore evidenziandone l'approccio rivoluzionario al fare artistico espresso tanto nella ricerca dei materiali quanto nell’utilizzo delle tecniche.
<h2>OLAFUR ELIASSON A PALAZZO STROZZI</h2>
È prevista invece per il prossimo autunno la più esaustiva mostra che il nostro Paese abbia mai dedicato al famoso artista contemporaneo Olafur Eliasson. Alternandosi tra architettura, design e progetti dal forte impatto sociale, Eliasson è riuscito a farsi conoscere a livello mondiale soprattutto grazie ai suoi avveniristici progetti ambientali. A cura di Arturo Galansino, l’esposizione consentirà al grande pubblico di addentrarsi – dal 22 settembre al 29 gennaio 2023 – nel mondo di Olafur Eliasson, dove gli elementi naturali e l'interazione con lo spettatore giocano un ruolo fondamentale. La rassegna includerà sia progetti appositamente ideati per Palazzo Strozzi sia lavori storici, offrendo una panoramica della ricerca trentennale del poliedrico artista. 
[Immagine in apertura: Olafur Eliasson, Dimmable Firefly Double Polyhedron Sphere Experiment, 2020. Photo Jens Ziehe. Courtesy of of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York © 2020 Olafur Eliasson]

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