Ritrovato il prezioso segnalibro disegnato da Vincent van Gogh

<p>Per un amante della letteratura come Vincent van Gogh, anche un anonimo segnalibro doveva avere un valore speciale, sia dal punto di vista estetico che affettivo. È quanto emerge dall'ultima scoperta sull'amato “pittore dei girasoli”. A 140 anni di distanza dalla sua creazione, i ricercatori hanno infatti riportato alla luce una commovente “striscia” di carta realizzata per l'amico e artista olandese Anthon van Rappard.</p> <h2>UN'OPERA D'ARTE IN MINIATURA</h2> <p>Si tratta di un segnalibro personalizzato ispirato alla trama di <em>Histoire d'un Paysan</em>, un romanzo illustrato sulla Rivoluzione francese raccontata dal punto di vista di un contadino. Scritto nel 1868 da Emile Erckmann e Alexandre Chatrian, il libro venne regalato da Van Gogh al collega nel 1883, riponendo tra le pagine del volume una “linguetta” di carta con una serie di disegni in sequenza verticale: tre soggetti delineati con pochi “colpi” di matita, che richiamano alla memoria i moltissimi studi sulla classe operaia che il celebre pittore realizzò tra il 1881 e il 1885.</p>  <p>Conservato da Rappard fino alla sua morte, e successivamente consegnato alla moglie, il prezioso segnalibro è stato acquisito nel 2019 dal Van Gogh Museum insieme al libro che lo conteneva, ed è ora parte della mostra <em>Here to Stay</em>, la rassegna in corso fino al 17 settembre nelle sale dell'istituzione di Amsterdam. Oltre a opere e manufatti del “padrone di casa”, il progetto espositivo presenta una serie di capolavori di Claude Monet, Edgar Degas, Toulouse-Lautrec, Edvard Munch e Adolphe Appian, tutti entrati a far parte della collezione del museo negli ultimi dieci anni.</p> <h2>LA PASSIONE DI VAN GOGH PER I LIBRI</h2> <p>Ma, come prevedibile, protagonista della mostra è il piccolo segnalibro, oggetto di uso quotidiano che condensa, in pochi centimetri, lo sconfinato amore di Van Gogh tanto per la pittura quanto per la letteratura. È infatti ben nota la passione dell'artista per romanzi, testi sacri e poesie, di cui era avido lettore. I libri furono per il pittore una passione “irresistibile” (come lui stesso la definì in una delle lettere al fratello Theo), capace di confortarlo nella solitudine e nei momenti più bui della sua tormentata esistenza.</p>  <p>[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Strip with three sketches of a Woman Walking, Viewed from the Back, a Sitting Man (en face) and a Sitting Woman (en profil), before June 1883, graphite on paper, Van Gogh Museum, Amsterdam, purchased with support from the Bank Giro Loterij, detail. Credit Van Gogh Museum, Amsterdam]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Torino sorgerà la prima biblioteca pubblica internazionale dedicata al design

<p>Torino guarda al futuro, e lo fa nel segno del design. È infatti prossima l'apertura, nel capoluogo sabaudo, della prima biblioteca pubblica dedicata allo studio e alla ricerca nel campo della progettazione.</p> <p>Promossa dalla Città di Torino, dalla WDO – World Design Organization e dal Politecnico di Torino, la World Design Library sorgerà nella nuova sede della Biblioteca Civica Centrale a Palazzo delle Esposizioni: un luogo importante dal punto di vista storico e "affettivo", progettato negli anni Trenta da Ettore Sottsass e Pier Luigi Nervi, e pronto a essere trasformato in un centro di sperimentazione tra passato e futuro.</p> <h2>TORINO “CAPITALE” DEL DESIGN</h2> <p>Oltre alla sede fisica, la biblioteca – che ospiterà una vasta collezione di bozzetti, disegni, modelli, prototipi e brevetti provenienti dai patrimoni librari e archivistici della città e del Politecnico, nonché da aziende e studi professionali – sarà anche fruibile in versione digitale, grazie all'innovativa piattaforma virtuale destinata alla divulgazione e alla ricerca per curiosi ed esperti del settore.</p> <p>Due, infine, i temi principali che guideranno la <em>mission</em> del progetto – la cui inaugurazione è prevista per il 2024: da un lato il car design e la mobilità, dall'altro la sostenibilità ambientale. L'obiettivo, dunque, è offrire al pubblico uno sguardo sulla tradizione e sulle eccellenze del design nazionale e locale, e, allo stesso tempo, fornire gli strumenti per implementare i linguaggi della progettazione in relazione alle sfide del mondo “esterno”.</p> <h2>UN PROGETTO INTERNAZIONALE</h2> <p>Ma c'è di più. L'iniziativa, che rientra tra gli obiettivi della Città creativa UNESCO per il Design, sarà inclusa all'interno di un network internazionale che collegherà tutte le maggiori “capitali” del design su scala globale. La World Design Library di Torino sarà infatti seguita da quelle a Seoul, Helsinki, Cape Town, Taipei, Mexico City e Lille. Un progetto di ampio respiro, per valorizzare il patrimonio culturale e industriale italiano e straniero.</p> <p>[Immagine in apertura: Palazzo delle Esposizioni © Redazione web Comune di Torino]</p>

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