Zaha Hadid Architects rivoluziona una piazza nel centro di Nicosia

<p>Ancora un intervento di trasformazione dello spazio pubblico per lo studio di architettura fondato dalla compianta architetta anglo-irachena <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/morta-zaha-hadid-archistar-inglese-pritzker-prize" target="_blank">Zaha Hadid</a>. A due anni di distanza dall'ultimazione della<em> </em>scultorea <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/amburgo-zaha-hadid-architects-fiume-elba" target="_blank">Niederhafen River Promenade</a>, ad Amburgo, nella capitale cipriota Nicosia è stata infatti inaugurata la rinnovata piazza Eleftheria. L'intervento, su progetto del team di Zaha Hadid Architects, dota la città di un vivace epicentro urbano, a ridosso del centro storico. Adiacente alle mura veneziane, l'antica e massiccia fortificazione difensiva che separa il nucleo antico dai quartieri sorti in seguito alla moderna espansione, e all'antico fossato cittadino, ormai secco, la piazza suggerisce l'idea di una sorta di "parco urbano". Le geometrie fluide e le forme irregolari che ne caratterizzano l'impianto planimetrico sono l'esito di un processo compositivo in cui le stratificazioni storiche sono state intese come "punti di riferimento" imprescindibili. Sono proprio questi "points of intensity" a definire la collocazione delle sedute, delle aiuole e dei giochi d'acqua.  </p><h2>GEOMETRIE FLUIDE PER LA NUOVA PIAZZA DI NICOSIA</h2> <p>Concepito come punto d'avvio di un possibile più ampio piano urbano di Nicosia, il progetto di piazza Eleftheria ridefinisce la vista sulla mura veneziane, identificandole come parte integrante dell'identità cittadina. Nello stesso tempo rende in larga parte accessibili aree del fossato, sottraendole all'inutilizzo per consegnarle all'uso pubblico. In futuro proprio questo canale di scolo potrebbe trasformarsi in una "cintura verde" a beneficio della capitale divisa e delle sue comunità residenti. La realizzazione della piazza, che grazie alla pedonalizzazione diviene una porta di accesso all'antica Nicosia, e del suo parcheggio sotterraneo ha comportato anche una vasta campagna di scavi archeologici e interventi di conservazione della cinta muraria. </p><h2>I PROGETTI DELLO STUDIO ZAHA HADID ARCHITECTS</h2> <p>Piazza Eleftheria è la più grande piazza civica di Nicosia, condizione che le consentirà di ospitare festival ed eventi pubblici nel prossimo futuro. La sua ultimazione arriva nello stesso anno in cui ZHA ha presentato, in occasione dell’ultima <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/biennale-architettura-venezia-mostra-internazionale/" target="_blank">Biennale di Architettura</a>,<em> </em>l’innovativo ponte <a href="https://arte.sky.it/news/zaha-hadid-ponte-biennale-venezia" target="_blank">Striatus</a> nei <a href="https://arte.sky.it/foto/ponte-zaha-hadid-venezia-biennale" target="_blank">Giardini della Marinaressa</a>, a Venezia. Di respiro internazionale sono i più recenti progetti dello studio Zaha Hadid Architects, che continua a operare in varie scale: dalla Cina, con lo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/zaha-hadid-architects-stadio-xian-cina" target="_blank">Xi’an International Football Centre</a>, a Dubai, con l'edificio multifunzionale <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/05/zaha-hadid-architects-hotel-dubai-opus" target="_blank">Opus</a>, fino al Qatar, dove l'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/verso-qatar-2022-pronto-lo-stadio-progettato-da-zaha-hadid-architects" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Al Wakrah Stadium</a> sarà una delle sedi delle partite del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/verso-qatar-2022-pronto-lo-stadio-progettato-da-zaha-hadid-architects" target="_blank">FIFA World Cup 2022</a>.</p> <p>[Immagine in apertura: Zaha Hadid Architects (ZHA), Eleftheria Square, Nicosia, Cipro. Photo Laurian Ghinitoiu. Courtesy Zaha Hadid Architects]</p> 

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I beni archeologici del Lazio meridionale in una mappa tecnologica

<p>È disponibile da qualche giorno, e accessibile a tutti gli utenti del web, la nuova piattaforma multimediale dedicata ai beni e ai siti archeologici presenti sul territorio laziale meridionale. Autori dell'iniziativa sono la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma.    </p>
<p>A loro va il merito di aver rintracciato, in un arco di tempo dal 2018 al 2021, centinaia di epigrafi, sculture ed edifici architettonici in 215 Comuni del Lazio. Un tesoro spesso inesplorato, finalmente ordinato e riunito in un’unica presentazione della storia urbana e rurale della regione.    </p>
<p><h2>NUOVE TECNOLOGIE E ARCHEOLOGIA</h2> <p>Risalenti indicativamente al periodo tra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C., i siti sono stati censiti e catalogati in una mappa digitale denominata <em>Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale</em>: un totale di oltre 41mila presenze archeologiche e monumentali che hanno condotto alla schedatura di oltre 10mila oggetti.  </p>
<p>Attraverso il proprio dispositivo, chiunque può usufruire di questo enorme “contenitore” di informazioni storiche. <a href="https://lazioantico.it/app.html" target="_blank">Accedendo al sito</a> paesaggi scomparsi, ritrovamenti archeologici ed edifici dell'antichità presenti sul territorio a sud del Tevere si palesano agli occhi dell'utente. Catalogati in apposite schede descrittive, i siti archeologici sono illustrati con tavole architettoniche, foto d'archivio e accenni storici: tra questi il Sepolcro di Priscilla (risalente all'89 d.C. e situato lungo la via Appia) e la Villa marittima cd. di Cicerone (il complesso residenziale d'età imperiale a sud di Roma). Uno strumento di grande valore scientifico, per scoprire i cambiamenti subiti dal territorio laziale nel corso dei secoli.  </p>
<p>[Immagine in apertura: www.lazioantico.it. Credit Stampa e comunicazioni Sapienza]</p> 

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