Ad Abu Dhabi aprirà (anche) un grande museo di storia naturale

<p>Non mancheranno i pezzi eccezionali nel percorso espositivo del nascente Natural History Museum Abu Dhabi, il museo progettato dallo studio olandese <a href="https://arte.sky.it/news/biblioteca-mies-van-der-rohe-mecanoo" target="_blank">Mecanoo</a> che dovrebbe aprire entro il 2025. L nascente istituzione diverrà infatti la "casa permanente" del monumentale <em>Stan</em>, uno dei più rari esemplari al mondo di T. Rex, di recente balzato agli onori della cronaca internazionale per l'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/tirannosauri-asta-stan-christies" target="_blank">asta da capogiro</a> di cui è stato protagonista. Acquisito dal Dipartimento per il Turismo e la Cultura di Abu Dhabi, il dinosauro sarà una delle "punte di diamante" del museo, destinato a divenire il più grande della sua categoria nella regione affacciata sul Golfo Persico. Una volta inaugurata, la struttura permetterà ai visitatori di intraprendere un viaggio nel tempo e nello spazio, ripercorrendo oltre 13 miliardi di storia dell'universo, e di gettare lo sguardo anche sulle future prospettive del nostro pianeta.</p><h2>NASCE AD ABU DHABI IL MUSEO DI STORIA NATURALE </h2> <p>Attualmente in costruzione, l'edificio occuperà un'area di oltre 35.000 mq. Fondato e guidato dall'architetta Francine Houben, Mecanoo ha concepito il museo attingendo a una serie di "suggestioni naturalistiche", restituite attraverso una chiara interpretazione geometrica. Evocando l'immagine di un gruppo di cime montuose, l'edificio risulta scandito da volumi puri di altezze eterogenee, posti in connessione con l'acqua e con la componente vegetale. All'interno, oltre alle aree espositive, sono previsti spazi per mostre temporanee, un'area per eventi speciali e rappresentazioni teatrali, ambienti educativi e per la ricerca. Una volta aperto, infatti, non sarà solo un museo: funzionerà anche come istituto di ricerca scientifica e come polo educativo finalizzato a diffondere la conoscenza dell'evoluzione del nostro pianeta a un pubblico di tutte le età. L'esposizione di<em> Stan</em>, che come noto è lungo 11,7 metri ed è pervenuto quasi integro, rappresenterà l'apice della percorso di visita, a sua volta arricchito da ulteriori opere straordinarie. Fra queste, anche un esemplare del meteorite Murchison: caduto in Australia più di 40 anni fa, è considerato dalla comunità scientifica una preziosa fonte di informazioni sul primo sistema solare.</p><h2>I GRANDI MUSEI INTERNAZIONALI  DI ABU DHABI</h2> <p>Con l'apertura del Natural History Museum Abu Dhabi, il distretto culturale di Saadiyat nella capitale degli Emirati Arabi Uniti verrà ulteriormente potenziato. Nella medesima area della città, infatti, sono già attivi il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/scoprire-larte-allombra-della-cupola-del-nuovo-louvre-abu-dhabi" target="_blank">Louvre Abu Dhabi</a>, il "museo universale" progettato dall'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/mostra-cina-architetto-jean-nouvel" target="_blank">Atelier Jean Nouvel</a>, e il Manarat Al Saadiyat, un centro culturale che vivacizza la scena artistica locale con mostre, eventi, workshop e iniziative di respiro internazionale. Prossimamente apriranno il  Zayed National Museum, che sarà il museo nazionale degli Emirati Arabi Uniti ed è stato disegnato da Foster + Partners, il <a href="https://arte.sky.it/news/apertura-guggenheim-abu-dhabi-2025" target="_blank">Guggenheim Abu Dhabi</a>, la cui collezione si concentra sull'arte moderna e contemporanea, in una prospettiva globale, e la Abrahamic Family House. Quest'ultimo è un complesso religioso senza precedenti: pensato per favorire la pacifica convivenza tra persone di religioni diverse e progettato da Sir<a href="https://arte.sky.it/news/adjaye-associates-biblioteca-centro-eventi-florida" target="_blank"> David Adjaye</a>, include una moschea, una sinagoga e una chiesa.</p> <p>[Immagine in apertura: Mecanoo, Natural History Museum Abu Dhabi - Exterior Architecture. Image credit Red Vertex] </p>

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La mostra che racconta il Memoriale a Michelangelo mai realizzato

<p>Il CARMI ‒ Museo Carrara e Michelangelo situato nel complesso di Villa Fabbricotti, all’interno del parco artistico di scultura ambientale della Padula, presenta la mostra <em>1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo</em> dedicata alla storia del mai realizzato Memoriale in onore di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/film-michelangelo-buonarroti-cinema-2" target="_blank">Michelangelo Buonarroti</a>, sognato e progettato tra il 1972 e il 1975 dall’architetto Giovanni Michelucci. La mostra, curata da Marco Ciampolini ed Emanuela Ferretti, sarà aperta al pubblico dal 30 aprile al 15 settembre 2022.</p>
<p> <h2>LA MOSTRA SUL MONUMENTO IN ONORE DI MICHELANGELO</h2> <p>Il percorso espositivo, volendo ripercorrere la pluriennale evoluzione del progetto destinato poi a rimanere solo su carta, è articolato in tre grandi nuclei tematici. Parte con la presentazione dell’idea iniziale di un monumento dedicato a Michelangelo da parte del Circolo Arturo Dazzi e del suo presidente Pierantonio Balli, si sofferma sul complesso e dettagliato progetto dell’architetto Michelucci e giunge alla rievocazione della grande mostra antologica del celebre scultore <a href="https://arte.sky.it/news/henry-moore-scoperta-scultura-asta" target="_blank">Henry Moore</a> ‒ che avrebbe dovuto prendere parte al progetto ‒ al Forte Belvedere di Firenze nel 1972, a conferma del vivace fermento culturale che si respirava nella patria del marmo tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso.</p>
<p><h2>MICHELANGELO E MICHELUCCI A CONFRONTO</h2> <p>A testimonianza poi della profonda riflessione che Michelucci aveva condotto su Michelangelo e sulla sua eredità artistica per la progettazione del Memoriale, è possibile rintracciare in mostra stimolanti connessioni tra i due. La ricca selezione di 150 studi che Michelucci aveva prodotto per il monumento, include, ad esempio, alcuni interessanti disegni dedicati alla scultura michelangiolesca del <em>Dio fluviale</em>, presente in mostra sotto forma di un modello realizzato nel 2017 in occasione del restauro dell’opera.</p>
<p>[Immagine in apertura: Giovanni Michelucci (1891-1990), <em>Disegni di studio per il Memoriale a Michelangelo</em>, 1972, Pistoia, Centro di Documentazione “Giovanni Michelucci”]</p>

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