Artista inquieto per antonomasia, il protagonista del docu-film Maledetto Modigliani, in onda su Sky Arte giovedì 16 giugno, ha lasciato un segno profondo e inconfondibile nella storia dell’arte mondiale.

Prodotta da 3D Produzioni e Nexo Digital, diretta da Valeria Parisi, scritta con Arianna Marelli su soggetto di Didi Gnocchi, la pellicola evoca la vicenda personale e la carriera di Amedeo Modigliani, giunto a Parigi nel 1906, a 21 anni, dopo essere fuggito da una Livorno che gli stava troppo stretta e dopo aver fatto tappa a Firenze e Venezia.

Fu proprio nella capitale francese che Dedo o Modì, come fu soprannominato, conquistò la nomea di tombeur de femmes, alcolista e artista maledetto. Le sue vicende sono narrate dal punto di vista di Jeanne Hébuterne, l’ultima giovane compagna di Modigliani, che si suicidò due giorni dopo la morte dell’amato, avvenuta all’Hôpital de la Charité di Parigi il 24 gennaio 1920.

Esperti e addetti ai lavori del calibro di Marc Restellini, Ann L. Ardis, Chloe Aridjis, David Lévy, Antonio Marras, Emilia Philippot e Paolo Virzì arricchiscono il racconto di dettagli avvincenti, capaci di regalare nuovi punti di vista sull’esistenza di Modigliani.