Musica e arte si incontrano al Godai Fest di Ancona

<p>Sarà la suggestiva Mole Vanvitelliana di Ancona ad accogliere il debutto ufficiale di <em><a href="https://arte.sky.it/news/godai-fest-ancona" target="_blank">Road to GODAI Fest</a>. </em>In programma il prossimo 7 settembre, nel capoluogo marchigiano, l'evento rappresenta il preludio del festival multidisciplinare che si svolgerà nell'arco di cinque giornate nel 2023. Nato da un'idea dell’artista <a href="https://arte.sky.it/news/nick-drake-programmi-tv-19-giugno" target="_blank">Rodrigo D’Erasmo</a> e del produttore Daniele “ilmafio” Tortora, <em>GODAI Fest </em>si distingue per il peculiare format, con un focus sui cinque elementi chiave della filosofia giapponese, ciascuno affidato a un curatore d'eccezione.</p><h2>DEBUTTA AD ANCONA GODAI FEST</h2> <p><em>GODAI Fest </em>propone una peculiare combinazione fra musica, arti visive e performative. Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto, ovvero i cinque grandi elementi, sono stati interpretati dagli artisti coinvolti in questa primissima edizione come il punto di avvio per una performance originale. A esibirsi, negli spazi dell'architettura simbolo di Ancona, saranno Valerio Lundini (Terra), Diodato (Acqua), Meg (Fuoco), Gemitaiz (Aria), Vasco Brondi + Silvia Calderoni (Vuoto). Ciascun curatore, oltre a offrire una personale lettura del tema assegnato, ha potuto prevedere la partecipazione di ulteriori figure, a propria scelta. Il risultato atteso sarà un inedito viaggio all'insegna di tutte le discipline artistiche, dalla musica alle arti visive, fino al teatro e alla stand up comedy.</p><h2>L'ARTE CONTEMPORANEA AL GODAI FEST</h2> <p>Come descritto da Rodrigo D’Erasmo, punto d'avvio di <em>GODAI Fest </em>sono il desiderio e l’esigenza di <em>"creare un qualcosa che abbatta definitivamente qualsiasi recinto di genere e che permetta a tutti (organizzatori, artisti, spettatori, curiosi) di assistere a performance non convenzionali mettendole in dialogo e relazione tra loro per indagare gli elementi e la loro forza comunicativa ed espressiva, cercando di tracciare un filo comune tra di essi</em>". Rientra a pieno titolo in questa visione anche il percorso sensoriale dedicato ai linguaggi artistici contemporanei, curato da Cristiano Carotti e White Noise, Nel complesso la Mole di Ancona ospiterà sei installazioni (una per ogni elemento d’origine e una che li riunisce tutti), realizzate da Loredana Longo (Fuoco), Lulù Nuti (Acqua), Jonathan Vivacqua (Vuoto), Luca Grimaldi (Aria), Christopher Domiziani (Terra) e Cristiano Carotti. Tutte le informazioni, anche su orari e biglietti, sono disponibili sulla pagina Facebook <a href="https://www.facebook.com/GoDaiFest/" target="_blank">Godai Fest</a>. </p>





<p>[Immagine in apertura: Photo Omar Marcelli]</p>

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60 anni dal primo concerto dei Beatles in Italia

I grandi miti del jazz in versione illustrata

Un Natale distopico con Vinicio Capossela

Design d'autore in due ville progettate da Jean Nouvel

<p>Particolarmente conosciuto oltre la cerchia degli addetti del settore per i suoi progetti di musei e istituzioni culturali di respiro internazionale — dal celeberrimo Institut du Monde Arabe ai più recenti <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/scoprire-larte-allombra-della-cupola-del-nuovo-louvre-abu-dhabi" target="_blank">Louvre Abu Dhabi </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/apre-a-doha-il-national-museum-of-qatar-progettato-da-atelier-jean-nouvel" target="_blank">National Museum of Qatar </a>—<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/apre-a-doha-il-national-museum-of-qatar-progettato-da-atelier-jean-nouvel" target="_blank"></a>, l'architetto francese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/11/mostra-cina-architetto-jean-nouvel" target="_blank">Jean Nouvel</a> lega il proprio nome anche a edifici residenziali a uso privato. Due fra questi, entrambi situati in Costa Azzurra, sono stati scelti per un particolare quanto inedito progetto espositivo.</p><h2>UNA MOSTRA NELLE VILLE PROGETTATE DA JEAN NOUVEL</h2> <p>Organizzata da Galerie Philia, realtà cui si deve anche la recente rassegna <em><a href="https://arte.sky.it/news/mostra-design-le-corbusier-marsiglia-cite-radieuse" target="_blank">Héritages </a></em>allestita<em> </em>negli spazi dell’Unité d’Habitation di Marsiglia, la mostra <em>Jean Nouvel: Racines Aériennes </em>riunisce pezzi unici di designer contemporanei; fra loro Frederic Saulou, Andrés Monnier, Arno Declercq, Jojo Corväiá, Rick Owens, Elsa Foulon e Jan Ernst. La dimensione domestica delle due dimore diventa la scenografia d'eccezione per conoscere da vicino i lavori recenti di questi progettisti, che per l'occasione dialogano anche con le opere di artisti di fama internazionale, inclusi Sam Szafran, Flora Temnouche, Edgar Sarin, Manuel Merida, Francisco Salazar, Jörg Kratz e Mateo Revillo. Alla base del progetto, la volontà di celebrare l'architettura di Jean Nouvel stimolando un dialogo fra gli ambienti da lui concepiti, l'elegante collezione di design, sculture e arte contemporanea appositamente raccolta e i suggestivi panorami circostanti. La mostra, fin qui senza precedenti, non solo rende accessibili entrambe le case private, ma ne propone una peculiare interpretazione, arricchendole di un'atmosfera speciale.</p><h2>LE VILLE DI JEAN NOUVEL IN COSTA AZZURRA</h2> <p>Sinonimo di lusso e "bien-vivre", la Costa Azzurra è lo scenario in cui — su commessa di Rivere Group — Nouvel ha progettato entrambe le ville oggi "teatro" di questo "esperimento espositivo". Perfettamente integrate nel paesaggio e circondate da giardini terrazzati dai quali si aprono viste panoramiche sulla costa mediterranea, Villa Maeterlinck, a Nizza, e la Villa St. Jean Cap Ferrat sono state completate di recente. La prima, in particolare, è stata ultimata nel 2015 e risulta in parte scavata nella roccia. Tutte le sue stanze, che godono di una scenografica vista sul mare, al pari degli altri ambienti, sono l'esito di un intervento sartoriale: del resto ogni dettaglio della tenuta, che nel complesso supera gli 8000 metri quadrati, è stato realizzato su misura, inclusi i lampadari e le finiture in acciaio inossidabile. Si tratta di un luogo a dir poco unico, nel quale grandi pareti scorrevoli azzerano il canonico confine tra interno ed esterno, permettendo di godere sempre della bellezza del mare. Risale, infine, al 2021 la Villa St. Jean Cap Ferrat, la cui particolarità è la quasi totale "invisibilità" dall'esterno: Nouvel, infatti, l'ha immaginata come una dimora in grado di "scomparire" perfettamente nel paesaggio, svelandosi a poco a poco. In queste due location straordinarie, <em>Jean Nouvel: Racines Aériennes</em> resterà aperta fino al 14 ottobre prossimo.</p> <p>[Immagine in apertura: Villa St. Jean Cap Ferrat, exhibition view. Image credit @maisonmoutonnoir]</p> 

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