A Napoli il lungo weekend dedicato all'arte contemporanea

Dal 24 al 27 novembre prossimo tornano gli Art Days a Napoli e in tutta la Campania, una regione che da sempre è una fucina di creatività e una meta irresistibile per gli artisti contemporanei: persino realtà storiche come il <a href="https://arte.sky.it/news/museo-capodimonte-napoli-accordo-louvre-parigi" target="_blank">Museo di Capodimonte</a>, che ha visto recentemente accrescere la sua collezione con la <a href="https://arte.sky.it/news/ristrutturazione-palazzina-principi-museo-real-bosco-capodimonte-napoli" target="_blank">donazione Lia e Marcello Rumma</a>, riescono ad accostare con successo l'arte antica con l'arte contemporanea sin dai tempi di Vesuvius di <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/andy-warhol-padova" target="_blank">Andy Warhol</a> nel 1985.

<h2>I PROTAGONISTI DEGLI ART DAYS CAMPANI</h2>
Attiva Cultural Projects, l'associazione promotrice di Art Days Napoli Campania, ha ritenuto più rispondente alla realtà campana l'organizzazione di un evento diffuso piuttosto che una fiera tradizionale per valorizzare le variegate eccellenze dell'arte contemporanea campana e offrire loro visibilità nazionale e internazionale. Sarà così possibile per visitatori, turisti e curiosi immergersi nel panorama creativo campano per un intero weekend, interagendo direttamente con artisti, operatori culturali, proprietari di collezioni private e curatori di gallerie. Questa seconda edizione, curata da Martina Campese e Raffaella Ferraro (fondatrici dell'associazione Attiva) con Letizia Mari e Valeria Bevilacqua, presenta un calendario ricco di mostre, interventi site specific, performance, talk, visite guidate, attività didattiche e workshop. 

<h2>TRA MUSEI E GALLERIE</h2>
Grandi istituzioni napoletane come il <a href="https://arte.sky.it/news/mann-videogame-father-and-son-napoli" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale</a>, l'Accademia di Belle Arti, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/napoli-maradona-mostra-museo-filangieri" target="_blank">Museo Filangieri</a> o il Museo Madre (che ospiterà alcune conferenze) hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa, così come altri luoghi di cultura: tra questi la Casa Morra (e la sua spettacolare scalinata) e l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nello splendido Palazzo Serra di Cassano a Napoli. Per gli Art Days saranno visitabili gallerie d'arte come Aa29 a Caserta, puntozerovaleriaapicella e Acappella a Napoli, SyArt Gallery a Sorrento, Swing Gallery a Benevento e Opificio Puca a Sant'Arpino in provincia di Caserta, solo per citarne alcune. Tra le collezioni private che partecipano all'iniziativa ricordiamo le raccolte d'arte Agovino, Frasca e Rossetta.

<h2>CONCORSI E PREMI</h2>
Art Days Napoli Campania presenterà anche i vincitori dei due premi inediti organizzati nell'ambito della rassegna. Il primo è Wine Wise. Metodologie della trasformazione, un concorso dedicato alla valorizzazione artistica e territoriale di quattro aziende vitivinicole della regione: i vincitori sono stati Andrea Bolognino, il duo Transpecies, Giovanni Chiamenti e Miriam Montani.
Il secondo premio è Flegreo per il contemporaneo - Art Residency, volto a ristabilire il rapporto tra il sito archeologico del Macellum/Tempio di Serapide, simbolo di Pozzuoli, e il suo contesto urbano densamente popolato. Il vincitore è stato il padovano Niccolò Moronato con l'opera Leisure, che trasformerà temporaneamente l'area archeologica in un minigolf, una riflessione sulle modalità di impiego del tempo libero odierno comparato con l'otium di epoca romana. [Immagine in apertura: Napoli. Photo by Zsolt Cserna on Unsplash]

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La sesta stagione di 33 Giri – Italian Masters

Un grande ritorno attende gli amanti della musica italiana su Sky Arte a partire da mercoledì 16 novembre. La sesta stagione della serie <a href="https://arte.sky.it/video/33-giri-italian-masters-lucio-dalla-dallamericaruso-mixer-791065" target="_blank">33 Giri – Italian Masters </a>guiderà il pubblico alla scoperta delle storie, degli aneddoti e delle curiosità connessi ad alcuni tra i dischi più importanti della musica italiana, raccontati da chi c’era e ha contribuito a scrivere quelle pagine in vinile diventate subito classici.
Ogni puntata vede protagonista il master originale dell'album, ascoltato in tutte le sue parti da esperti e musicisti dell'epoca, invitati anche a reinterpretare quelle storiche melodie in chiave intima esibendosi in performance esclusive.
A emergere sono i segreti degli arrangiamenti e della composizione di otto grandi album, a cominciare dal fortunato live registrato a New York da Lucio Dalla nel 1986, impresso su vinile con il nome di DallAmeriCaruso. Un album che racchiude le esibizioni del cantautore bolognese davanti al pubblico americano, impreziosito da un inedito di altissimo livello come Caruso.
Ci tufferemo poi nel mondo di Smalto, l’album che contiene uno dei più noti successi di Nada: Amore disperato, realizzato insieme a un team d’eccezione composto dai membri dei Goblin.
Scopriremo ciò che si cela fra le tracce dell’album di Pierangelo Bertoli Eppure soffia, un disco nel quale traspare tutta la forza, l’intensità e la grinta del cantautore emiliano, che affronta nel 1976 temi ancora di grande attualità.
Spazio poi al ritorno in studio di registrazione del grandissimo Giorgio Gaber, che attualizza e incide alcuni capisaldi del suo teatro-canzone, affiancandoli a inediti dove tratta il confronto tra generazioni, nell’album intitolato La mia generazione ha perso.
Un altro protagonista della serie sarà l’ultimo album inciso dalla cantautrice Giuni Russo, Morirò d’amore, un disco che raccoglie canzoni in versione live, al quale si affiancano quattro preziosi inediti che la cantautrice, con la collaborazione di artisti del calibro di Franco Battiato, incide con un’intensità unica nel periodo più difficile della sua vita. 
Le contaminazioni fra elettronica, pop e suoni della scena alternativa saranno al centro della puntata dedicata a Microchip emozionale, disco pubblicato dai Subsonica nel 1999, che nella sua ristampa contiene la celeberrima Tutti i miei sbagli.
La giovane ma già molto intensa voce di Mia Martini è il vero gioiello che completa le composizioni di autori del calibro di Dario Baldan Bembo, Bruno Lauzi e i fratelli La Bionda nell’album del 1972 Nel mondo, una cosa, contenente brani come Donna sola e Piccolo uomo. 
Infine Mentre tutto scorre è l’album nel quale il suono dei Negramaro matura in modo definitivo: scopriremo i suoi segreti nell’episodio dedicato al terzo album della band salentina.

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