La finestra virtuale che collega Firenze e Venezia

Un varco spazio-temporale che collega Firenze e Venezia, offrendo a passanti e cittadini la possibilità di godere nello stesso momento della vista su due delle città d'arte più amate al mondo. È questo l'effetto creato da Art Gate, il progetto premiato nel corso dell'ultimo Playable Museum Award – il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/playable-museum-award-bando-premio" target="_blank">contest internazionale indetto dal Museo Marino Marini di Firenze</a>, rivolto ad artisti, designer, architetti e sviluppatori in grado di concepire nuove idee per un “museo del futuro”.Giunto alla sua terza edizione, il concorso (avviato nel 2017 dal game designer Fabio Viola) ha conferito il primo posto al collettivo internazionale Anotherview Collective, team di artisti e creativi di diversa provenienza geografica ma di stanza a Milano.<h2>LA NUOVA EDIZIONE DEL “PLAYABLE MUSEUM AWARD”</h2>Composto da Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen, il collettivo si è imposto sulle oltre cinquecento candidature pervenute, grazie alla sua “finestra digitale”. Appositamente ideato per il concorso, Art Gate consiste infatti in una sorta di “portale” che (a partire dalla prossima estate) metterà in movimento il visitatore, trasportandolo idealmente dalla sede del Museo Marini di Firenze direttamente sul Canal Grande di Venezia. È qui che, grazie a una veduta sincronizzata con l'ora reale, i fruitori potranno osservare l'opera L'angelo della città – la scultura realizzata proprio da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/mostre-marino-marini-pistoia-capitale-italiana-cultura" target="_blank">Marino Marini</a> e collocata all'ingresso della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-surrealismo-peggy-guggenheim-venezia" target="_blank">Collezione Peggy Guggenheim</a>.In linea con lo spirito del concorso, il progetto (che si è aggiudicato il grant da 10mila euro) punta in questo modo a sollecitare la comunicazione e la connessione fra persone e istituzioni culturali, offrendo nuovi mezzi e strategie per innovare i musei del domani.<h2>IL PROGETTO DI ANOTHERVIEW COLLECTIVE</h2>“Siamo stati conquistati da questa idea che abbina tecnologia e immaginazione”, ha spiegato Patrizia Asproni, presidente del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/verso-la-riapertura-del-museo-marino-marini-a-firenze" target="_blank">Museo Marino Marini</a>. “'Art Gate', come lo Stargate del celebre film, permette di accedere a un luogo altro, a un'altra dimensione. È una finestra che in modo straniante collega istantaneamente due diversi punti dello spazio-tempo. In un mondo che si sta trasferendo sul Metaverso, è il varco che permette di osservare l'altroquando'”.[Immagine in apertura: Anotherview Collective, Carnival from Palazzetto Pisani. Courtesy Anotherview Collective]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Un imponente anello di bambù e carbonio nei boschi di Arte Sella

A sei anni dall'inaugurazione di Kodama, allestita in forma permanente nel giardino di Villa Strobele, il circuito di <a href="https://arte.sky.it/foto/arte-sella-riapertura-natura-trentino" target="_blank">Arte Sella</a> si arricchisce con una nuova opera disegnata da Kengo Kuma. Il noto <a href="https://arte.sky.it/news/museo-albert-kahn-parigi-kengo-kuma" target="_blank">architetto giapponese</a> è infatti l'autore di Bamboo Ring, l'installazione "itinerante" che dopo le precedenti tappe, fra Londra e Milano, ha trovato la propria collazione definitiva nel contesto paesaggistico della Val di Sella, in Trentino.<h2>BAMBOO RING DI KENGO KUMA PER ARTE SELLA</h2>Maestro dell'architettura giapponese, particolarmente noto per l'uso del legno, Kengo Kuma aveva presentato Bamboo Ring per la prima volta nel 2019, in occasione del London Design Festival curato da Clare Farrow. Lo scorso anno, questa scultura dalle forme avvolgenti è stata inserita nel Cortile dei Bagni dell’Università Statale di Milano nell'ambito del Fuorisalone. Definitivamente abbandonata la dimensione urbana, d'ora in poi potrà essere osservata a diretto contatto con il bosco di Arte Sella, attivando una forma di contatto con gli alberi e le montagne. Una decisione non azzardata, dato che a formare l'opera sono elementi circolari in strisce in bambù e fibre di carbonio a elevata resistenza: dal loro intreccio prende vita un "anello spaziale" che si pone in una relazione armonica con il resto del percorso del parco artistico.<h2>LE NOVITÀ DI ARTE SELLA PER L'ESTATE 2022</h2>Dal punto di vista concettuale, Bamboo Ring intende rimandare al principio della "circolarità" e all'allegoria del divenire: due concetti enfatizzati dall'impiego del bambù, ovvero la specie vegetale che più di tutte fissa l’anidride carbonica. L'opera può essere smantellata, smontata e riciclata; gli elementi circolari sono fissati con clip in plastica, a loro volta riutilizzabili. L'installazione di Kengo Kuma non è la sola novità di Arte Sella per l'estate 2022: nel giorno della sua inaugurazione ufficiale, a Villa Strobele, ha debuttato anche Tobusa Bench. Progettata dall'architetta e designer Satoko Shinohara, è una speciale "panca", realizzata con scarti della <a href="https://arte.sky.it/foto/arte-sella-stefano-boeri-interiors-installazione" target="_blank">tempesta Vaia</a>, che offre contemporaneamente riposo ai visitatori del parco e riparo agli animali sotto forma di nidi.[Immagine in apertura: Kengo Kuma, Bamboo Ring. Photo Giacomo Bianchi]

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