In Abruzzo l'omaggio a Nick Drake di Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo

Non solo arte contemporanea in contesti naturalistici incontaminati e di grande fascino ad <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/parco-nazionale-abruzzo-lazio-molise-installazione-marcantonio" target="_blank">ARTEPARCO</a>. La musica di qualità è infatti uno degli "ingredienti" dell'ArteParco Festival di Pescasseroli (AQ), che si appresta ad accogliere una serata d'eccezione sulle orme di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-nick-drake">Nick Drake</a>. Riparte infatti proprio dalla nota località abruzzese la tournée che Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo hanno scelto di dedicare al leggendario cantautore e chitarrista inglese scomparso nel 1974. <h2>ROBERTO ANGELINI E RODRIGO D’ERASMO IN CONCERTO</h2> Sabato 23 luglio i due musicisti calcheranno il palco dall’ArteParco Festival con il loro Songs in a conversation live, il concerto-tributo a Nick Drake legato all'omonimo disco, il secondo lavoro discografico realizzato dalla coppia. Dopo la tappa in Abruzzo, Angelini e D'Erasmo proseguiranno quindi il tour nella Marche, nell'ambito di Risorgimarche, con la data del 24 luglio a Caldarola (MC), per raggiungere quindi l'Umbria il 26 agosto al Moon in June di Panicale (PG). Il 27 agosto sarà quindi la volta del live in programma a Le città invisibili di Rimini, mentre il 9 settembre suoneranno a La città come Palcoscenico, a Pavia. I biglietti del tour, prodotto da Vertigo, sono disponibili sul <a href="https://www.vertigo.co.it/artista/rodrigo-derasmo-roberto-angelini/" target="_blank">sito ufficiale</a> e presso tutte le rivendite autorizzate. <h2>IL DISCO TRIBUTO A NICK DRAKE</h2> La volontà dei due artisti di omaggiare l’intramontabile Nick Drake rappresenta il punto d'avvio del progetto del disco, non a caso realizzato a cinquant'anni di distanza dall’uscita di Pink Moon, ultima "fatica" del celebre musicista. <a href="https://arte.sky.it/news/nick-drake-programmi-tv-19-giugno" target="_blank">Songs in a conversation </a>si pone in continuità con il precedente lavoro del duo, Pongmoon – Sognando Nick Drake, del 2005. Ad alimentarlo è la medesima passione verso l'eredità musicale di un autore unico e inimitabile, che nel corso della sua carriera, prematuramente interrotta, è stato in grado di disegnare un universo poetico e controcorrente, dalle sonorità inconfondibili. Undici le tracce del progetto firmato Angelini e D'Erasmo, suddivise tra un Lato A, che include anche brani registrati e prodotti da John Wood, fonico e produttore storico di Nick Drake, presso i Vada Recording Studios in UK (a poche miglia dalla casa natale di Drake), e un Lato B. A caratterizzare il Lato A è un sound fortemente evocativo dei toni, caldi e autentici, tipici degli anni Settanta: per ottenere questo risultato, il duo ha lavorato gomito a gomito con Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e Andrea Pesce al pianoforte. Restituiscono, infine, l'esperienza dei live le proposte del Lato B, che comprende pezzi suonati e cantati live dai due artisti con una serie di ospiti, a loro volta estimatori di Drake: da Andrea Appino a <a href="https://arte.sky.it/news/manuel-agnelli-tutankhamon-scuola-holden" target="_blank">Manuel Agnelli</a>, da Niccolò Fabi a Piers Faccini, fino alla cantautrice Any Other. La registrazione di questi brani è avvenuta contestualmente alle riprese del documentario intitolato anch'esso Songs in a conversation.

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Icone delle città che li ospitano, i musei spesso hanno alle loro spalle – e anche nel loro presente – una storia turbolenta, strettamente legata alle vicende economiche, politiche e sociali di epoche via via diverse. 
La serie Art of Museum prende in esame questi aspetti, accompagnando il pubblico alla scoperta di musei noti in tutto il mondo insieme a personalità del calibro di Vivienne Westwood, Marina Abramović, Olafur Elíasson e Wolfgang Joop.
A emergere sono gli elementi più vivaci e quotidiani dell’esistenza di un museo e la sua risposta allo scorrere del tempo. Il racconto è impreziosito dalle parole dello storico dell’arte Matt Lodder della University of Essex, che svela agli spettatori gli aneddoti meno conosciuti relativi alle opere presenti nei vari musei. Inoltre le istituzioni museali schiudono le porte dei loro ambienti più “segreti” o raramente accessibili ai visitatori, come ad esempio i depositi, offrendo nuovi punti di osservazione.
L’episodio in onda su Sky Arte giovedì 21 luglio è ambientato nel Solomon R. Guggenheim Museum di New York, dove l’artista Julie Mehretu incontra capolavori quali Composition VIII di Kandinsky, Alchemy di Pollock, Study for Portrait of Chess Players di Duchamp, addentrandosi in una delle raccolte museali più ricche e articolate del pianeta.

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Il Guggenheim Museum di New York | Sky Arte

Il tormento nell’arte di Francisco Goya

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