Il nuovo bando del Ministero della Cultura per la rigenerazione urbana

Favorire il coinvolgimento delle comunità locali; sperimentare e diffondere metodologie innovative e inclusive; implementare la produzione di nuove opere site-specific, in grado di attivare e valorizzare i luoghi più fragili del territorio nazionale. Sono questi gli intenti principali del Premio Creative Living Lab, l'iniziativa ministeriale nata nel 2018 per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative. <a href="https://arte.sky.it/news/bando-mibact-creative-living-lab" target="_blank">Giunto alla sua quarta edizione</a>, il contest – indetto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura – è rivolto a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro quali enti culturali, fondazioni, associazioni, università e centri di ricerca non profit. Obiettivo, appunto, è donare nuova linfa a territori che vivono condizioni di fragilità ambientale, sociale, culturale ed economica, fornendo gli strumenti per attivare strategie culturali mirate al loro recupero. 
<h2>LA NUOVA EDIZIONE DEL PREMIO CREATIVE LIVING LAB </h2> Per fare ciò, il bando (al quale si può concorrere singolarmente o in partenariato) si divide in due categorie: una sezione dedicata al finanziamento di progetti in luoghi rigenerati – ovvero già oggetto di precedenti interventi di rigenerazione –, e una per la promozione di progetti in luoghi da rigenerare – cioè volti a trasformare aree urbane e spazi in disuso in luoghi accessibili e aperti alla collaborazione della comunità. “Con questa quarta edizione del 'Premio Creative Living Lab', l’impegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea è duplice: sostenere le realtà che operano già attivamente a livello locale sul tema della rigenerazione urbana e promuovere nuove progettualità”, ha dichiarato Onofrio Cutaia, direttore generale della DGCC. “Il riscontro ottenuto dalla precedente edizione ci ha dimostrato che l’ascolto da parte delle istituzioni è condizione imprescindibile per calibrare al meglio i progetti e porsi in linea con le esigenze concrete. E il 'Premio Creative Living Lab' sa rispondere alla necessità, tutta contemporanea, di costruire reti virtuose che coinvolgano la cittadinanza e che sappiano far dialogare pubblico e privato”. 
<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2> L’avviso pubblico e tutti gli allegati sono reperibili sul <a href="https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/creativelivinglab-edizione4/" target="_blank">sito istituzionale della DGCC</a>. Le proposte dovranno pervenire all'ente organizzatore dal 20 giugno al 9 agosto. In palio un finanziamento pari a oltre 1 milione e 200mila euro. 
[Immagine in apertura: photo by Lennart Hellwig on Unsplash]

Segui su Sky Arte Il nuovo bando del Ministero della Cultura per la rigenerazione urbana

Il nuovo bando del Ministero della Cultura per la rigenerazione urbana | Sky Arte

La mostra immersiva di Frida Kahlo apre questo weekend

Torna il festival dedicato alla tecnica dell'acquerello

500 anni dalla storica Battaglia di Pavia

Gli scultorei alberi di Giuseppe Penone alle Terme di Caracalla

Fino al prossimo 30 ottobre, l’antica natatio delle Terme di Caracalla di Roma ospita quattro grandi alberi in pietra, metallo e altri materiali realizzati da uno dei maggiori esponenti italiani della corrente artistica dell'arte povera: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/scultura-giuseppe-penone-arabia-saudita-pietrasanta" target="_blank">Giuseppe Penone</a>. L’intervento – Idee di pietra. Giuseppe Penone a Caracalla – è promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, con la curatela di Francesco Stocchi, e vuole far riflettere sull'atavico rapporto tra essere umano, spazio e tempo.<h2>GIUSEPPE PENONE TRA LE ANTICHE ROVINE DI ROMA</h2>Le quattro opere scelte dall’artista per "abbracciare" il visitatore nell'attraversamento del sito archeologico, e dialogare così con la storicità e solennità del luogo, sono Identity, realizzata nel 2019 in alluminio e bronzo, Idee di pietra, Olmo del 2008, oltre a Triplice e Ciliegio del 2011, tutte eseguite in bronzo e pietre di fiume. Così come Penone ha spiegato in un suo scritto, si tratta di poetiche sculture capaci di racchiudere e fermare il tempo: ”Non è permesso all’albero dimenticare; sono i contorcimenti, il suo equilibrio, la ripartizione armoniosa delle sue masse, la sua perfezione statica, la freschezza del suo modellato, la purezza della sua struttura unita al carattere compatto della sua superficie di bronzo, che ne fanno una scultura vivente”.<h2>LE TERME DI CARACALLA E L’ARTE CONTEMPORANEA</h2>Quello dell’artista piemontese non è il primo intervento artistico alle Terme che, già da tempo, accolgono contributi e interventi di arte contemporanea capaci di dialogare con il monumento e valorizzarne così la storia millenaria. Nel 2012 il sito ha infatti ospitato Terzo Paradiso di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-michelangelo-pistoletto-ascona" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a>; nel 2017 la prima vera mostra di arte contemporanea: Molti di Antonio Biasiucci; nel 2018 è stato il turno di <a href="https://arte.sky.it/news/app-turismo-volterra-mauro-staccioli" target="_blank">Mauro Staccioli </a>con Sensibile ambientale, ovvero la prima grande retrospettiva sullo scultore toscano scomparso. Risale allo stesso anno anche Omnia Flumina Romam Ducunt, la rassegna di Alvin Curran dedicata alle architetture sonore. Nel 2019 i sotterranei delle Terme hanno accolto, infine, le installazioni visive di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fabrizio-plessi-venezia-digitale" target="_blank">Fabrizio Plessi</a>.[Immagine in apertura: Giuseppe Penone, Idee di pietra, Caracalla, Roma, 2022. SSABAP, Photo di F.Caricchia]

Segui su Sky Arte Gli scultorei alberi di Giuseppe Penone alle Terme di Caracalla

Gli scultorei alberi di Giuseppe Penone alle Terme di Caracalla | Sky Arte

Tutto pronto a Vienna per la grande mostra dedicata ai maestri del disegno

La mostra di Daniele Spanò a Roma indaga la crisi dell’immagine nell’era digitale

Il più costoso dipinto di Klimt al centro di Artbox