Banksy protagonista di una mostra immersiva a Firenze

<p>A breve distanza dal romantico Ponte Vecchio di Firenze c'è un luogo sorprendente, in cui dal 2015 la tecnologia più innovativa è messa al servizio dell'arte: è la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-salvador-dali-cattedrale-immagine-firenze" target="_blank">Cattedrale dell'Immagine </a>di Crossmedia Group, il primo centro permanente italiano dedicato alle esperienze di arte immersiva, ospitato nell'ex chiesa di Santo Stefano al Ponte. L'ultima proposta è <em>Inside Banksy </em><em>‒ Unauthorized Exhibition</em>, una mostra multimediale immersiva che dal 26 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 guiderà alla scoperta del mondo di <a href="https://arte.sky.it/news/street-art-banksy-fumetto" target="_blank">Banksy</a>, l'artista più irriverente, sovversivo e arguto della street art contemporanea. Il percorso espositivo parte dalla cripta, in cui si viene catapultati nell'ambiente urbano di Bristol, la prima città in cui sono apparse le opere di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-street-art-banksy-trento" target="_blank">Banksy</a>: attraverso un accurato allestimento è evocato il contesto underground e postindustriale che ha ispirato tante opere dell'artista britannico, nelle quali muove spesso critiche nei confronti della società, dell'imperialismo, di un'economia vista talvolta come strumento di sopruso nei confronti dei più deboli o degli emarginati. Alla fine di questa sezione introduttiva, spazio alle interazioni tra l'artista e la musica: Banksy ha infatti disegnato molte copertine per album di popolari artisti inglesi come i Blur, i Massive Attack o i Portishead.</p>
<p><h2>LA MOSTRA SU BANKSY A FIRENZE</h2> <p>L'originalissimo impianto interno della navata di Santo Stefano al Ponte, dominato da inedite linee spezzate poligonali, fu rinnovato a metà Seicento e costituisce un unicum, quasi una anomalia all'interno del Barocco fiorentino: è qui, in questo contesto architettonico “ribelle”, che sarà allestita la Sala Immersiva dell'esposizione su <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/jago-banksy-tvboy-palazzo-albergati-bologna" target="_blank">Banksy</a>. Per 35 minuti i visitatori sono proiettati in un'esperienza multimediale a 360°, durante la quale sarà possibile andare alla scoperta delle opere dell'artista britannico: un emotivo itinerario nel cuore della street art accompagnati da musica, immagini e video delle audaci prodezze di Banksy. Il racconto prende il via dalle sue prime opere fino al giorno d'oggi, approfondendo i temi affrontati dalla sua eclettica ricerca creativa, come l'ipocrisia della società occidentale, la manipolazione dei media, l'appiattimento culturale, l'orrore della guerra, ma anche l'inquinamento, lo sfruttamento minorile, il maltrattamento nei confronti degli animali o la repressione del dissenso. Nella Mirror Room i visitatori potranno scattare immagini circondati dalle celebri creazioni di Banksy.</p>
<p><h2>OCCHI PUNTATI SULL’ARTE DI BANKSY</h2> <p>All'interno della Cattedrale dell'Immagine, grazie a dei proiettori laser di ultima generazione, sono creati degli autentici “affreschi digitali” evanescenti che avvolgono l'imponente struttura architettonica, creando suggestivi effetti tridimensionali sui muri, sulle decorazioni in pietra serena e sul pavimento. Non mancheranno i momenti interattivi: i visitatori, infatti, potranno cimentarsi nella realizzazione di un graffito, rigorosamente virtuale, vestendo per un attimo i panni degli street artist.  [Immagine in apertura: <em>Inside Banksy - Unauthorized Exhibition</em>, courtesy Crossmedia Group]</p>

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L'imprevedibile fotografia di Diane Arbus in un libro da collezione

<p>Soggetti spiazzanti, reietti e volti altrimenti invisibili della New York del secondo dopoguerra sono passati di fronte al suo obiettivo, dando vita a un mosaico di storie lontane da ogni narrazione convenzionale. Stiamo parlando di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-fotografia-diane-arbus-hayward-gallery-londra" target="_blank">Diane Arbus</a>, la fotografa americana conosciuta per i suoi scatti in bianco e nero dedicati alla sfera dell'umano.</p> <p>Pioniera della <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/magnum-strada-libro-fotografia" target="_blank">street photography</a>, l'artista raggiunse la definitiva notorietà poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1971. Risale infatti all'anno successivo l'inclusione nella <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-28-giugno-biennale-venezia-mostre" target="_blank">Biennale di Venezia</a>. Assai più recenti sono invece le mostre <em>Diane Arbus: Revelations</em>, del 2005, al <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-metropolitan-new-york-videogioco" target="_blank">Metropolitan Museum of Art </a>di New York e, sempre nella Grande Mela, <em><a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/07/mostra-diane-arbus-fotografia-met-breuer-new-york" target="_blank">Diane Arbus: in the beginning</a></em>, allestita al Met Breuer nel 2016.  </p>
<p><h2>IL NUOVO LIBRO SU DIANE ARBUS</h2> <p>A mezzo secolo dalla scomparsa, una nuova pubblicazione rende onore a questa antesignana del linguaggio fotografico contemporaneo, ripercorrendone la parabola creativa con immagini e approfondimenti critici. Si intitola <em>Diane Arbus Documents</em>, ed è stato dato alle stampe da <a href="https://www.davidzwirnerbooks.com/product/diane-arbus-documents?utm_source=DZB&utm_medium=email&utm_campaign=DADZB2022" target="_blank">David Zwirner Books</a> (la sezione editoriale della celebre galleria) in collaborazione con la Fraenkel Gallery.  </p>
<p><h2>FOTOGRAFARE LA DIVERSITÀ</h2> <p>Sono quattrocento le immagini riunite nel volume, che abbraccia un arco temporale di circa trent'anni – ovvero dagli esordi della Arbus con la macchina fotografica al collo negli anni Quaranta fino alla morte. A catturare l'attenzione, tra gli scatti selezionati da Max Rosenberg, curatore del libro, sono certamente i volti dei tanti “outsider” immortalati dalla fotografa: pazienti con disturbi psichici, prostitute, transessuali e persone con malformazioni. E poi ancora bambini (celebre la foto <em>Child with Toy Hand Grenade in Central Park</em> del 1962), modelle glamour (incontrate nelle prime fasi della carriera) e celebrità del tempo. Una costellazione di persone osservate con curiosità e con un approccio quasi antropologico alla sfera umana.  </p>
<p><h2>L'OMAGGIO A DIANE ARBUS</h2> <p>Anticipata dai testi di Jeffrey Fraenkel e Lucas Zwirner, la lunga sequenza di opere è inoltre arricchita da decine di testi e pubblicazioni raccolti dal 1967 a oggi. Si tratta di scritti critici composti da oltre cinquanta autori tra i quali Hilton Als, Holland Cotter, Germaine Greer, Hilton Kramer, Adrian Searle e Susan Sontag.  </p>
<p>[Immagine in apertura: cover of <em>Diane Arbus Documents</em>, published by David Zwirner Books and Fraenkel Gallery. © The Estate of Diane Arbus. Photo: Madison Carroll. Courtesy David Zwirner]</p>

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