In Danimarca l'architettura che si ispira alla corteccia cerebrale

<p>Mentre in Val Brembana, in Lombardia, procedono i lavori per il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/esordio-in-italia-per-lo-studio-danese-big-bjarke-ingels-group" target="_blank">primo edificio progettato da BIG in Italia</a>, la cui ultimazione è prevista entro l'anno in corso, lo studio di architettura fondato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/oltre-larchitettura-il-ritratto-di-bjarke-ingels-in-un-documentario" target="_blank">Bjarke Ingels</a> sta lavorando in Danimarca a una struttura sanitaria unica al mondo. Si tratta del nuovo Centro di neuroscienze per l'ospedale universitario di Aarhus, atteso per il 2026: per la prima volta, sotto lo stesso tetto verranno riuniti i reparti di psichiatria e di neuroscienze, così da incoraggiare un approccio medico senza precedenti al trattamento delle patologie, fisiche e mentali, a carico del cervello, del midollo spinale e del sistema nervoso. Una visione alla quale BIG ha scelto di rispondere chiamando in causa la cosiddetta "architettura biomimetica", che come suggerisce la denominazione attinge dichiaratamente dalla natura per "replicarne" lo straordinario complesso di forme e di comportamenti. </p><h2>BIG IN DANIMARCA</h2> <p>Nel caso del nascente centro medico, che disporrà di 19mila metri quadrati e sarà collegato all'esistente campus dell'Aarhus University Hospital, il team dello studio BIG (con Viktoria Millentrup come project leader) ha scelto di ispirarsi alle pieghe e ai solchi che contraddistinguono la corteccia cerebrale. Non si tratta solo di un esplicito riferimento al cervello umano: richiamando, attraverso la composizione dei volumi, il processo di girificazione, i progettisti hanno individuato anche una soluzione per utilizzare la limitata area a disposizione nel modo più efficiente possibile. Con sei piani sviluppati attorno a un atrio centrale, l'edificio sarà scandito da cortili, terrazze e spazi verdi all'aperto, distribuiti su più livelli, evocativi proprio delle "curvature" celebrali.</p><h2>ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E SALUTE</h2> <p>Il progetto affronta il tema, sempre più urgente, delle ridefinizione architettonica degli spazi per la cura e la degenza. Dal punto di vista funzionale fornisce a ciascun dipartimento, dalla neurologia alla medicina nucleare, fino alla clinica psichiatrica, spazi autonomi e indipendenti; nello stesso tempo adotta una serie di soluzioni per incoraggiare l'incontro e lo scambio fra i diversi gruppi di ricerca che opereranno nel centro. Per garantire una condizione condivisa di benessere sia ai degenti che alle figure professionali attive, a vario titolo, nella struttura, il progetto punta su un significativo uso dei materiali naturali. In primis legno e laterizi, già utilizzati negli altri edifici del campus, che contribuiranno a dare vita a un'atmosfera confortevole per pazienti, ospiti e personale medico, prendendo le distanze dello stereotipo dell'ambiente clinico bianco e asettico. Infine, nel grande atrio aperto che costituirà il cuore del centro, sarà realizzato anche un experience center, con un'area espositiva interattiva. </p> <p>[Immagine in apertura: NEURO / DANSK NEUROFORSKNINGSCENTER. Image courtesy of <a href="https://big.dk/" target="_blank">BIG</a>]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

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La Marilyn Monroe di Andy Warhol va all'asta

<p>La casa d’aste <a href="https://www.christies.com/en" target="_blank">Christie’s</a> ha annunciato che le vendite di maggio presso la sede di New York saranno guidate dall’iconico <em>Shot Sage Blue Marilyn</em>, il celebre ritratto di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/marilyn-monroe-coco-chanel-mostra-biella" target="_blank">Marilyn Monroe</a> realizzato da <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-18-ottobre-andy-warhol" target="_blank">Andy Warhol</a> nel 1964. La serigrafia, proveniente dalla Fondazione Thomas e Doris Ammann di Zurigo (costituita dai due fratelli fondatori della nota galleria svizzera Thomas Ammann Fine Art), con un valore stimato intorno ai 200 milioni di dollari, potrebbe diventare l’opera d’arte del XX secolo più cara mai venduta all’asta. </p><h2>IL FASCINO ETERNO DI MARILYN MONROE</h2></p>
<p>Warhol iniziò per la prima volta a creare serigrafie di Marilyn Monroe dopo la sua morte, avvenuta nell'agosto del 1962. Creava riproduzioni del suo viso ispirandosi a una foto dell’attrice scattata per il film <em>Niagara</em> del 1953, pellicola che la lanciò definitivamente a Hollywood. Nel 1964 l’artista, riuscendo a sviluppare una raffinata e difficilmente replicabile tecnica di stampa serigrafica, diede vita a un numero limitato di ritratti pop dell’attrice: si tratta della serie <em>Shot Marilyn</em>, divenuta celebre in tutto il mondo.</p>
<p><h2>L'ASTA DA CHRISTIE'S</h2> <p>Tutti i proventi della vendita dell’iconico capolavoro saranno impiegati dalla Fondazione Ammann per migliorare la vita dei bambini di tutto il mondo attraverso programmi sanitari ed educativi. Marc Porter di Christie's America commenta così lo scopo benefico della vendita: <em>"La filantropia è al centro della nostra missione e siamo orgogliosi di aver raccolto fondi significativi sia per fondazioni che per organizzazioni senza scopo di lucro. Riteniamo che sia assolutamente essenziale impegnarsi in un dialogo per avere un impatto sociale in tutto il mondo. Oggi, non potremmo essere più orgogliosi di collaborare con la Fondazione Thomas e Doris Ammann nella vendita di 'Shot Sage Blue Marilyn': sosteniamo il coraggioso sforzo dei fratelli di creare assistenza sanitaria e programmi di istruzione capaci di avere un impatto positivo sulla vita dei bambini”.</em></p>
<p>[Immagine in apertura: Christie’s Images Ltd. 2022]</p>

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