La call per fotografi che indaga il tema del viaggio

“La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”. Così il poeta e filosofo persiano ʿUmar Khayyām sintetizzava l'importanza dello spostamento al di là dei confini della geografia, alla ricerca di culture e tradizioni differenti. Una attività, quella della partenza verso territori lontani, che nel corso di questi anni segnati dalla pandemia ci è stata in larga parte proibita: a partire dal 2020, viaggiare è diventato sinonimo di potenziale pericolo, azione limitata o interdetta per la nostra sicurezza. 
La nuova edizione della <a href="https://arte.sky.it/news/ferrara-riaperture-festival-fotografia" target="_blank">manifestazione ferrarese</a> Riaperture PhotoFestival vuole tornare a parlare di viaggio, in tutte le sue forme, mezzi e possibili declinazioni. Dopo questo lungo periodo di limitazioni e sedentarietà, quali sono i valori assunti da questa parola? “Pensare alla sesta edizione di 'Riaperture PhotoFestival Ferrara' come un viaggio vuol dire dare sfogo a una necessità preclusa in questi ultimi due anni”, ha spiegato il direttore artistico della kermesse, Giacomo Brini. “L’obiettivo è quello di incamminarci tutti insieme, visitando le venti mostre disseminate per la città, incontrando gli autori e guardando la fotografia con occhi curiosi”. 
<h2>LA CALL DI RIAPERTURE PHOTOFESTIVAL</h2> In vista dell'inaugurazione del festival (in programma dal 13 al 29 maggio), Riaperture ha lanciato <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/premio-fotografia-riaperture-photofestival-ferrara" target="_blank">come di consueto</a> una interessante call per fotografi. L'obiettivo? Spingere autodidatti, appassionati, fotografi emergenti e professionisti a indagare il tema del viaggio, catturando in un'immagine tutta la carica conoscitiva e introspettiva evocata da questa parola. 
<h2>COME PARTECIPARE AL BANDO</h2> Entro il prossimo 20 aprile, i partecipanti dovranno inviare una o più fotografie accedendo alla<a href="https://riaperture.com/festival/concorso-fotografico/" target="_blank"> pagina dell'iniziativa</a>. Si può concorrere sia con uno scatto singolo che con un progetto più esteso. I vincitori di ciascuna categoria avranno l'opportunità di esporre i propri lavori in una mostra collettiva all'interno del Circuito Ufficiale del festival. È fissato al 10 aprile, invece, il termine ultimo per prendere parte alla sezione della call destinata al Circuito Off. In questo caso, i fotografi vincitori vedranno le loro opere allestite all'interno di attività ricettive, ristorative e commerciali del centro storico di Ferrara per tutto il corso della manifestazione. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a dare un’occhiata all'<a href="https://riaperture.com/festival/off/" target="_blank">apposita pagina web</a>. 
[Immagine in apertura: © Elena Ragazzi]

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È la notte del 29 luglio 2015 e siamo a San Pietroburgo. Una figura misteriosa esce dalla porta principale di un palazzo e trascina un grande sacco nero per la strada deserta della città, lo abbandona in un angolo e rientra a casa. Ripete questa operazione per sette volte, esce con un grande sacco, lo trascina per un po’ e poi lo abbandona. L’ultima volta al posto del sacco stringe nelle mani una grossa pentola con il coperchio. Quella strana figura è una donna di 68 anni, ha i capelli rossicci e grosse borse sotto gli occhi e fino a quel momento i suoi vicini la conoscono come una persona gentile e disponibile, ma da quella notte tutti in Russia la chiameranno con un nome che fa paura, “La Baba Jaga”. Ma chi è la Baba Jaga? E cosa ha fatto quella donna? A tentare di dare risposta a questi interrogativi è il nuovo episodio della serie <a href="https://arte.sky.it/video/in-compagnia-del-lupo-biancaneve-che-visse-quattro-730289" target="_blank">In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe</a>, in onda su Sky Arte martedì 8 marzo. Come di consueto, Carlo Lucarelli accompagna il pubblico alla scoperta dei risvolti più cupi delle favole che tutti conosciamo, mettendo in luce i punti di contatto con fatti di cronaca realmente accaduti.

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